capitolo 14

58 2 0
                                    

a fine puntata il ballottaggio era tra christian e gio montana, torniamo in casetta, aspettando che Maria ci comunichi chi uscirà e chi resterà, quando ci chiama, andiamo tutti alle gradinate, non vorrei fare la solita scontrosa, ma non mi interessa di chi esce, un po' come con Alice, non sono legata a loro, però capisco come dev'essere, trovarsi lì, così vicini alla salvezza e al tempo stesso alla fine, Maria senza perdersi in chiacchere fa il suo annuncio

"Gio, sarai tu a lasciare la scuola" tutti gli vanno attorno, immediatamente penso a nunzio, non ci avevo fatto caso prima, lui con gio aveva legato molto, mi dispiace per lui. Quando il cantante abbandona la casetta, nunzio si chiude in bagno e non fa entrare nessuno, hanno provato tutti, chri, carola, sere, alex  non c'era modo

"dianaaa, daii, per favore, almeno provaci"

"ma caro non apriva a voi perché deve aprire a me?"

"tu provaa, ti pregooo"

"e va bene" rispondo sbuffando e andando verso la famigerata porta
_

dopo un po' di indecisione busso

"vai via" una voce rotta ecco cosa sento

"nunzio ti prego"

"Diana?"

"apri, per favore"

sento dei passi poi una chiave girarsi, e la porta si apre, cosa c'è dietro? nunzio, è triste, non piange però i suoi occhi dicono tutto, come quella sera in cui si è tanto incolpato, senza tutte le barriere che si crea, senza protezioni, senza fronzoli, solo, i suoi occhi neri, mi ci perdo ancora una volta, in quel mare di emozioni, in quel nero che dice più di mille parole, poi d'istinto lo abbraccio
_

pov carola

"lo sapevo seree, indovina chi ha fatto entrare nunzio?"

"uhhhh"

"eh già, io lo sapevooo"

"sapevo cosa?" oh no, non luca, non adesso, non con sere che non conosce la situazione, no no no, prevedo disastri

"il nostro caro nunzietto ha fatto entrare proprio Diana" annuncia Serena, guai in arrivo me lo sento

"ah ma te guarda, proprio lei eh" Luca si alza di scatto, oh merda, va verso il bagno, apre la porta, senza nemmeno bussare, la scena, nunzio e Diana stretti in un abbraccio, lei si alza, lo conosco quello sguardo, privo di emozioni, quasi incazzato, non è affatto un buon segno.

fine pov carola
_

"scusate dovevo andare in bagno"

"no" rispondo semplicemente afferrando Luca per il braccio, lo trascino fino all'esterno, non mi piace fare dramma davanti a tutti

"no cosa?"

"no, in bagno non ci dovevi andare, ce n'erano altri mille e tutti in casetta sapevano benissimo che lì c'era nunzio, non mentire, non lo sopporto luca"

"ok, potrei aver sentito che eri lì con nunzio, e non so, ho visto nero, avevo voglia di entrare da quella porta e non vedere altro che lui, poi ti ho vista, tra le sue braccia, "è tutto vero" ho pensato, sono rimasto come paralizzato"

"oggi, durante la puntata, dopo la mia esibizione, non hai applaudito, non è stato molto, carino, da parte tua, sai?"

"la tua mano teneva quella di nunzio e non la mia" è distrutto

"avrei tenuto la tua se fossimo stati in squadra insieme"

"non mi avresti lasciato per correre da lui"

"è questo che pensi?"

"è ciò che sembra diana, è proprio ciò che sembra"

"io non"

"povera piccola, pensava di poter passare da un ragazzo all'altro senza problemi"

"tu sei meglio di così luca"

"ma non meglio di nunzio"

"tra me e lui non c'è nulla"

"riparliamone tra qualche settimana e vedrai"

"ok, va bene, basta così, non ce la faccio a continuare così, con te che mi provochi, pensi che io non mi senta in colpa, sono giorni che mi chiedo "avrò fatto bene?" sono giorni che penso "forse avrei dovuto dargli più tempo" la verità è che sono impulsiva, non sembra vero? sembro una che ci pensa e ci ripensa 50 volte prima di fare qualcosa, invece no, appena sento qualcosa, io non ci penso più, agisco, non me ne sono mai pentita, ho iniziato a fare così un po' di tempo fa, una volta, sai, ero molto razionale, guardavo ogni punto di vista, ho imparato che la prima cosa che penso è quella buona, quella che devo fare, così faccio, voglio che tu sappia, che  non ho mai pensato, nemmeno una volta, di lasciarti per lui, ricordatelo"

"dici ricordatelo per quando starai con lui eh?"

"basta Luca" mi alzo ed entro, basta davvero.

vado a letto, e mi addormento tra i mille pensieri
_

"tra a me e te non c'è niente, lo sai vero?" per quanto ci provi il parere di Luca mi rimbomba in testa

"e chi ha mai avuto dubbi" risponde nunzio divertito

"niente, solo luca"

"cristo, è abbastanza, va bene finché ne parla con noi ragazzi, ma non così"

"con voi ragazzi?"

"si, non lo sapevi che ci ha detto di starti lontano?"

"no, no no, questo è troppo"

"infatti, ci vado a parlare" si alza di scatto

"fermo, nunzio, ci penso io, così è solo peggio" 
_

"mi spieghi dov'è il problema? dici a tutti di girarmi lontano, mi rispondi sempre male, non capisco cosa c'è che non va"

"non capisci cosa? non capisci che iniziavi a piacermi davvero? non capisci che ci sono rimasto male quando hai fermato tutto?"

"non so cosa dire"

"il punto è che tu non sai mai cosa dire"

"parlo con la danza"

"in questi casi non basta"

"la verità è che alla fine, la mia impulsività, non è altro che uno scudo, una volta ero razionale, molto, e badavo sempre al minimo dettaglio per non far star male nessuno, tranne me, ovviamente, ho cambiato la mia visione, non è che non penso agli altri, non è che penso solo a me stessa, semplicemente provo a non pensarci troppo e basta e-"

"e quindi per te ero solo una persona che potevi tenerti un giorno per poi dire che ti dispiace e che non provi quello che pensavi così, senza pensarci, senza pensare neanche cosa io potessi pensare"

"sei sulla cattiva strada, sai quanto sono stata a preoccuparmi, a mangiarmi le unghie, perché pensavo, Luca mi capiva davvero, forse dovevo essere più paziente con lui, magari poteva essere la persona giusta per me, sai quanto? chiedi anche a carola, mi sono tormentata per giorni"

"dovrebbe farmi stare meglio?"

"se son rose fioriranno" dico, poi rientro in casetta.

𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐- 𝒏𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐Where stories live. Discover now