27. Power Rangers

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   27. Power Rangers





Mi sedetti piano sul grembo di Harry, deglutendo in seguito al bruciore provocato sul mio sedere.

-Scusa piccola, ti fa tanto male? Mi domandò Harry non sapendo come ridurre la sensazione pungente.

Scossi la testa, permettendogli di avvolgere le braccia intorno a me. Ero cosciente anche di un'altro dolore, che persisteva come un fuoco del piacere dentro di me.

-Dimmi che cosa vuoi sapere, disse baciandomi leggermente la pelle del collo e stringendomi in braccio.

Sospirai profondamente rendendomi conto che il momento che avevo tanto atteso era arrivato. Lui avrebbe risposto a qualsiasi mia domanda. E, sorpresa: non avevo la minima idea di cosa chiedergli. Avevo migliaia di domande in testa e nessuna di esse ben formulata.

-Dimmi come tutto ciò è cominciato. Come svolgete più esattamente i vostri affari. Dissi gesticolando per esprimermi.

-Una domanda che le comprende tutte, ridacchiò Harry guardandomi. Tirò una gran boccata d'aria prima di cominciare:

-Gli affari di Carter non sono cominciati molto prima che io arrivassi sulla pista. Ero un principiante per quanto riguardava quelle cose e forse anche per questo aveva accettato anche me. Non ce lo vedo più a prendere ora sotto la sua ala un ragazzino di 14 anni, indifferentemente da quanto sia promettente. All'inizio non sapevo tanto di che cosa si trattava, ma partecipavo alle corse, ero messo a fare la scorta perché me la cavavo bene al volante ma Carter mi portò con lui al primo vero incontro con altri trafficanti solo quando compii 17 anni e conquistai la sua completa fiducia. Sono stato fortunato perché grazie al mio fisico potevo facilmente sembrare uno di 20 anni, e poi avevo un aspetto così duro e oscuro che a volte ero scambiato per il capo al posto di Carter. Il traffico d'armi non è così complicato per quel che può sembrare. Tutto quello che ti serve sono delle conoscenze e una buona bocca. Sapere come infilarti sotto la pelle degli altri, negoziare un trasporto in cui sembri che sei corretto ma attiri tutto in tuo favore. Sarebbe questo quello che ci è successo ora con Reynolds anche se non avevamo pianificato una cosa simile. E comunque, ti devi assicurare di riuscire a tenerti la testa sulle spalle dopo aver sparato al avversario nel petto.

-E da dover provengono tutte queste armi? Avete una fabbrica o... Domandai di nuovo perplessa, lasciando la frase in sospesa.

-Oh, no piccola, disse ridendo. Anche se Carter sogna ad una cosa simile. Le rubiamo. Dai veri trasporti legali, dell'industria di armamenti. Tir che attraversano il deserto o altre zone spopolate, con la destinazione alle zone di guerra ma che spesso arrivano nelle nostre mani. E qui rientrano nell'altra parte della barricata. Invece di essere mandate diciamo, ai soldati in Iraq, arrivano nelle mano dei ribelli che pagano milioni per averle.

Sentii la mia bocca spalancarsi dallo stupore. Sapevo più o meno che questo era incluso nel traffico d'armi ma sentirlo uscire fuori dalla sua bocca mi fece gelare il sangue nelle vene. Harry analizzava attentamente ogni mia reazione, aspettandosi che gli dicessi da un momento all'altro "è troppo". Era molto, ma dovevo guardarlo negli occhi per sapere che non avevo scelta.

-E voi le consegnate lì? Domandai con la gola secca anche se nemmeno io avevo capito quello che avevo domandato.

-In gran parte si, è più sicuro quando hai i tuoi uomini a proteggere la tua merce e non altri che ti lascino fallito come è successo a Reynolds.

Dangerous Love H.S I. ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora