𝟬𝟭 ✦ 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗿𝘁𝘆 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼

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Se c'era una cosa che ero perfettamente cosciente di non dover fare, era quella di innamorarmi del ragazzo più popolare e desiderato di tutto il nostro istituto: Park Donghwan

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Se c'era una cosa che ero perfettamente cosciente di non dover fare, era quella di innamorarmi del ragazzo più popolare e desiderato di tutto il nostro istituto: Park Donghwan.

E sapevo fosse un amore proibito, non tanto a causa della nostra sessualità, del nostro orientamento o di qualunque altra cosa ─ ancor più perché Donghwan mai si era espresso a riguardo, permettendomi di continuare a sognare e sperare ─ quanto più a causa di quel suo dannato gruppo di amici stretti di cui si era lasciato circondare, tremendamente attenti a tenergli alla larga chiunque non fosse pienamente alla loro altezza.

Dopotutto, quel gruppo composto da ben cinque ragazzi, rappresentava l'elite non solo del loro istituto bensì dell'intera società coreana; loro erano figli di miliardari, di impresari, di celebrità e se una persona come me era stato in grado di respirare la loro stessa aria era solamente perché mi ero precedentemente distinto tra tutti i miei ex compagni delle medie, ottenendo borse di studio in grado di potermi permettere l'accesso in questa scuola decisamente fuori dalla mia portata.

Ma anche lì, in una struttura piena di futuri re del paese, di attori, di modelli, di artisti e molto altro, Donghwan e il suo gruppo restavano la punta d'oro che nessuno, nessuno, aveva mai avuto la possibilità di raggiungere. Un po' accadeva a causa del background familiare non abbastanza rilevante, un po' a causa di tratti estetici non pienamente soddisfacenti e un po' ─ o parecchio di più, come nel mio caso ─ a causa di quello che nient'altro rappresentava se non il personale cane da guardia di Donghwan: Kim Taehyung.

Non mi ero mai aspettato nulla di meno dal figlio del proprietario della catena d'Hotel KimStar, la più importante, famosa, quotata e soprattutto rispettata non solo della Corea del Sud, bensì dell'intera Asia Orientale; non c'era Hotel di lusso che non fosse di proprietà di suo padre e il corvino ─ come figlio unico ─ non era nient'altro che il suo diretto ereditiere e successore.

Il suo conto in banca contava già miliardi di won e se solo avessi dovuto pensare a quello posseduto da suo padre o dai suoi amici, beh, il mio e quello della mia famiglia composto da qualche milione, mi faceva parecchio tristezza.

Eppure, soldi o meno, avevo finalmente ottenuto la possibilità di frequentare il loro stesso istituto e di potermi diplomare tramite quell'unico complesso scolastico che mi avrebbe consentito una futura carriera certa e produttiva.

E mi ero ripromesso più e più volte di non farmi distrarre da niente e da nessuno, di continuare per la mia strada, seguendo i miei obiettivi, i miei principi, ma innamorarmi di Donghwan era stato inconscio, naturale e soprattutto incontrollabile. Volevo ignorare la cosa, evitare di soffrire in partenza ─ vista l'enorme competizione ─ ma ogni qualvolta che mi auto imponevo di non provare interessa e di imparare a stare bene senza di lui, puntualmente sentivo un vuoto al petto divorarmi con una tale intensità da farmi mancare il fiato.

Non ci avevo praticamente nemmeno mai parlato, lo incrociavo ogni tanto per i corridoi di scuola e ─ differentemente da altri ragazzi e ragazze che già avevano avuto l'oggettiva possibilità di conversare con lui ─ ogni mio tentativo era sempre stato smorzato da quello che Donghwan non aveva mai esitato a chiamare migliore amico: Taehyung.

➽ It's Still You | Taekook ✔Where stories live. Discover now