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Vedo Hotch andare nel suo ufficio così senza dirgli niente lo seguo e appena vedo che chiude la porta io entro e per poco non si prende un colpo, chiudo la porta ha chiave e mi metto difronte a lui che si era appoggiato alla sua scrivania

Io: ok basta, e da quando siamo tornati che sei strano, cosa c'è?
Hotch: niente
Io: Aaron...
Hotch: davvero non succede niente perché me-
Io: Aaron!
Hotch: ti devo parlare
Io: mi devo preoccupare?
Hotch: voglio chiudere la nostra amicizia
Io: cosa? Perché? Ho fatto qualcosa di male?
Hotch: no non hai fatto nulla, solo che ho capito che questa nostra amicizia non può andare avanti se io continuo a fare questo lavoro, saresti sempre in pericolo e non voglio che accada
Io: sei serio?
Hotch: si
Io: Aaron io e te siamo amici fin da prima che tu diventassi profiler, quando tu mi hai detto che eri diventato profiler ho capito cosa mi sarebbe accaduto se io fossi rimasta tua amica sapevo i pericoli che correvo e li so anche adesso, ma non mi importa io ti voglio bene e ti starò sempre accanto qualunque sia il rischio
Hotch: sicura?
Io: si

Hotch mi abbraccia e dopo poco ricambio anch'io, dopo che ci stacchiamo lo vedo sorridere

Io: perché sorridi?
Hotch: stavo pensando, sta sera vieni a cena a casa mia così vedi Jack e non cucini neanche
Io: perché mi sembra più un affermazione che una richiesta?
Hotch: perché è così
Io: ok
Hotch: ok, se vuoi possiamo andare anche adesso
Io: si voglio andare dal mio piccolo Hotchner
Hotch: ok andiamo

Usciamo dal suo ufficio e prima di andare via ci uniamo agli altri per salutarli

Hotch: ragazzi noi andiamo
Morgan: come mai così presto di solito vai via dopo di noi
Hotch: lo so, è che ho promesso di cucinare io sta sera a cena
Rossi: e T/N vuole andare da Jack, vero?
Io: si voglio vedere quanto è cresciuto il mio piccolino
Reid: il tuo piccolino?
Hotch: si T/N e un po' come una seconda mamma per Jack e Jack e come un figlio per lei
Io: ricordo ancora la prima volta che lo visto era così piccolo non posso credere che adesso ha 10 anni, il tempo passa infetta
JJ: parli proprio come una mamma
Io: grazie

Salutiamo tutti poi andiamo a casa ma prima Hotch mi porta a casa mia. Appena arriviamo, saliamo e poi chiudo la porta

Io: perché siamo a casa mia?
Hotch: così ti prendi qualcosa per dormire e il cambio per domani mattina
Io: perché?
Hotch: resti a dormire da me
Io: no Aaron non voglio disturbare
Hotch: ma che disturbare e poi sai quanto sarà felice Jack di sapere che tu dormi da noi?
Io: va bene
Hotch: perfetto, allora scelgo io cosa dovrai indossare
Io: no faccio io
Hotch: dai fidati di me
Io: ok

Mentre Hotch prepara la mia borsa per sta notte e per domani mattina io mi appoggio allo stipide della porta a guardarlo

Hotch: ma guarda quanto nero che hai
Io: lo sai che è il mio colore preferito
Hotch: si lo so ma così è esagerato
Io: ma non ti lamentare che anche tu ti vesti sempre di nero
Hotch: giusto, il giubbotto lo vuoi di pelle?
Io: si
Hotch: ok

Mi avvicino per vedere la borsa e non appena vedo che mi aveva messo una maglietta di un pigiama la tolgo e la rimetto nell'armadio stessa cosa faccio con la felpa che mi ha messo ma poi ci metto dentro una camicia nera

Hotch: perché hai tolto la maglia?
Io: perché poi ti rubo una delle tue camice
Hotch: va bene, invece la camicia perché? Era più bella la felpa
Io: lo so ma la camicia è la tua, te lo rubata l'ultima volta che mi sono fermata a dormire a casa tua
Hotch: ladra

Chiudo la borsa e dopo aver preso tutto andiamo a casa Hotchner. Appena entriamo mi nascondo subito dietro Hotch che intanto aveva chiamato Jack e quest'ultimo è andato subito ad abbracciare il padre

Hotch: ciao ometto
Jack: ciao, sei tornato presto
Hotch: lo so ma ho una sorpresa per te che so che ti piacerà
Jack: davvero?
Hotch: si

E detto ciò mi faccio vedere da Jack mettendomi a fianco ad Hotch, Jack non appena mi vede mi abbraccia così decido di prenderlo in braccio

Jack: che bello sei qui
Hotch: rimane anche a dormire
Jack: davvero? Evviva
Io: mi accompagni in camera?
Jack: si

Faccio per prendere la borsa ma Hotch me lo impedisce e fa strada sia a me che a Jack fino in camera sua dove poggia la borsa e Jack si siede sul letto

Jack: tu dormi qui con il mio papà
Io: Hotch sicuro? Se vuoi dormo nella camera degli ospiti
Hotch: no tranquilla dormi pure qui
Jack: andiamo a cucinare?
Io: si andiamo

Così scendiamo e ci mettiamo a cucinare

PIÙ CHE UNA SEMPLICE AMICIZIA Where stories live. Discover now