[RICHIESTE APERTE]
Tokyo revengers x reader
𖦹 one-shot
𖦹 headcanon
𖦹 curiosità
𖦹 chat
𖦹immagina
𖦹 oroscopo
!AVVERTENZE!
𖦹 scene +18
𖦹 questa storia è frutto della mia immaginazione
𖦹 i diritti dei personaggi sono riservati all'autore che l...
𖦹 Introduzione: un matrimonio combinato per questioni politiche e finanziarie della famiglia, non è mai stato il sogno di T/n. Voleva sposarsi con un uomo che l'avrebbe amata, rispettata e protetta. Invece, a Sanzu, non gli importava niente, avrebbe fatto il suo lavoro e si sarebbe divertito con altre ragazze. Era un spirito libero senza redini, o almeno così credeva. _____________________
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"Se giudichi le persone, non hai tempo per amarle"
Chi mai avrebbe voluto sposarsi con un uomo, obbligata dai suoi genitori?
Penso che a nessuno piacerebbe questa situazione di finto amore, dove il matrimonio si basa su questioni politiche e di potere. Non puoi mai sapere chi sposerai, visto che solitamente, il tuo futuro marito lo vedrai per la prima volta all'altare.
Sono nata per questo momento, sposarmi con qualcuno che avrebbe portato alla mia famiglia maggiori ricchezze, più potere, e, principalmente, per stipulare un'alleanza definitiva con un altro gruppo criminale.
Non sono mai stata amata, e non sono mai riuscita a provare quel emozione, nemmeno per i miei perenti, per loro sono sempre stata una merce di scambio che avrebbe dovuto attirare la preda perfetta.
Fin da piccola avevo capito il mio destino, provando anche a cambiarlo, ma fu sempre inutile. Non si può sfuggire alla propria sorte, diversamente da come raccontano nei libri.
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"Akashi Sanzu vuoi accogliere T/c T/n come tua sposa nel Signore, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?" domandò il sacerdote riferendosi al mio futuro marito.
"Si" rispose secco, probabilmente, sperando che la cerimonia possa finire il prima possibile.
"T/c T/n vuoi accogliere Akashi Sanzu come tuo sposo nel Signore, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?" mi domandò guardandomi negli occhi aspettando una risposta affermativa.
"Si" esplicai mentendo, mentre l'uomo che si trovava insieme a me all'altare, mi alzava piano e in modo delicato il mio velo, fino a portarlo dietro alla mia nuca. Era la prima volta che vedevo mio marito. Durante le nozze non riuscivo a scorgere bene i lineamenti del suo viso, a causa del velo.
