Capitolo 29:

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{Eccolo! Spero vi piaccia, commentate e leggete lo spazio autrice è importante.}

"Hilary. Guardami.", ordinò e lentamente alzai lo sguardo incrociando i suoi occhi, "Che cos'hai? Stai male? Ti abbiamo fatto qualcosa che non dovevamo?", iniziò a chiedere, gli presi la mano e lo feci scendere dal divano. Aprii il balcone e uscimmo.

"Non ho niente.", sussurrai appoggiandomi alla ringhiera, "Hilary dimmi tutto. Non aprirò bocca finché non lo dirai tu. Te lo prometto.", continuò spostando il suo bellissimo ciuffo. Mi appoggiai al muro e mi coprii il viso con le mani.

"Mi odio.", sputai fuori con disprezzo, "Perché?", chiese lui inginocchiandosi davanti a me, "Ehi Hila va tutto bene.", mi sussurrò abbracciandomi, "Mi odio perché mi sono affezionata a voi.", ammisi allontanandolo da me; "Non volevo ok? Non pensavo che saremmo diventati tutti così legati. Non posso pensare di non vedervi più.", aggiunsi asciugandomi le lacrime.

"Ma possiamo venire qua quando vogliamo e poi tu sarai a Londra!", disse lui sedendosi davanti a me, Risi nervosamente, "È la stessa cosa che ha detto Lou.", ammisi sorridendo; "Vedi? Allora ho perfettamente ragione!"

"Sarete in Tour Zayn."

"E allora?"

"E allora non potrete fare ogni volta avanti e indietro!"

"Hilary smettila."

"Di fare cosa?"

"Di fare così!"

"Sono solo obbiettiva! Pensi veramente che appena ve ne andrete da qui ci vedremo?"; non rispose e io annuii.

"Solo non volevo affezionarvi a voi, per evitare tutto questo. Quando tornerò a Londra non farò altro che pensarvi! Mi odio così tanto.", sussurrai alzando lo sguardo sul cielo blu scuro, "Sarà lo stesso anche per noi.", rispose prendendomi la mano, "Proprio per questo appena avrò un po' di tempo libero prenderò il mio jet e verrò da te.", concluse sorridendo.

"Zayn.", iniziai non sapendo cosa dire, "Hilary.", rispose guardandomi negli occhi, "Perché?"

"Perché cosa?"

"Perché hai continuato a scrivermi anche se sapevi che io non vi conoscevo? So che hai già risposto a questa domanda ma ho bisogno di risentirlo.", domandai finalmente.
Lui sorrise.

"Vuoi sapere il perché?", chiese divertito, "Si.", risposi, "Perché ho pensato che, forse, nella mia vita avrei potuto essere veramente felice con una persona che non pensava a me solo come fonte di soldi."

"E come sapevi che una volta saputa la verità non sarei scappata?"

"Non lo sapevo. Infatti l'hai fatto per metà, ma eccoci qua."; sorrisi anche io mentre lo abbracciai.

"Mi prometti che non scomparirete?", esitai sentendo la sua presa aumentare, "Non scompariremo mai.", mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi la spalla, "Grazie, avevo bisogno di sentirtelo dire.".

"Stai meglio?", si preoccupò staccandosi di poco, "Diciamo di si.", risposi perdendomi nei suoi occhi.

Com'era quel detto? È proprio quando vedi il mare negli occhi castani che capisci di essere fregata.

Rimasi a fissarlo. Non volevo abbassare lo sguardo e lui non era da meno.
Cosa stavo facendo?
Lottai contro me stessa ma alla fine vinsi e lentamente mi staccai da lui.
Non potevo rifare lo stesso sbaglio. Non adesso. Non così.

Sospirai per poi alzarmi.
Delle urla sotto il palazzo attirarono la mia attenzione. Mi affacciai e lentamente iniziai a ridere.

C'era Margaret, Liam e Niall che continuavano a sbracciare per farsi notare da noi.

False identità ||Zayn Malik (#Wattys2015)Onde histórias criam vida. Descubra agora