Capitolo 39

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"Piacere Abby" Mi presentai allungando la mano al ragazzo, che non strinse perché mi abbracciò per poi dandomi due baci sulle guance.

"Meglio che.. vi lasci soli, vi aspetto alle 21:30 davanti al collegio, buona giornata" Ci salutò mio padre, noi ricambiammo il saluto limitandoci a sorridere.
Passammo tutta la giornata insieme, tra negozi e parchi.
È un ragazzo fantastico, mi trovo davvero bene con lui, scherzammo e parlammo tutto il pomeriggio.

Eravamo seduti al bordo della fontana quando lui guardò l'orario e si accorse che erano già le 20:00, di conseguenza mi prese la mano e mi tirò su

"Andiamo" Mi ordinò

"Andiamo dove?" Chiesi,

"A mangiare, ho fame" Rispose sorridendo

"E dove mangiamo non ho nemmeno portato i soldi.." Dissi io preoccupata e maledicendomi per essermi dimenticata il portafoglio,

"Tranquilla è già tutto pagato, seguimi" Mi rassicurò lui facendomi l'occhiolino, io annuì col capo, poi mi prese la mano e ci avviammo.

POV ALESSIO
Oggi è il mio giorno libero, il bar, in teoria, il sabato è chiuso, anche se io finora avevo sempre lavorato per stare vicino ad Abby, ma dato che lei oggi non c'era, passava la giornata con il padre, ne approfittai per alzarmi un po' più tardi del solito ed uscire a fare una passeggiata, mi avviai verso il parco nella piazza centrale della città e con mia sorpresa chi vidi? Abby con un ragazzo che passeggiavano, ridevano, scherzavano... ad un certo punto si abbracciarono, mi arrabbiai nel vedere quella scena, ma non mi sarei mai permesso di andare da loro e mettere in atto una scenata di gelosia, quindi feci un respiro profondo, mi calmai e me ne andai via da quel posto.

POV ABBY
Alle 20:15 arrivammo al ristorante,

"Oddio, ma è bellissimo!" Esclamai dopo aver visto dov'era situato il nostro tavolo, al centro di un enorme prato circondato da alberi e stagni, poco lontano da noi era situata un'altalena costruita con i fiori,

"Mi sembra di essere dentro una favola!" Continuai sbarrando gli occhi,

"Se siamo in una favola.. tu sei la mia principessa" Rispose Lorenzo con un mezzo sorriso, di seguito mi accompagnò al tavolo e con gesto galante, mi spostò la sedia per farmici sedere.

"Ti piace?" Mi chiese

"Certo che mi piace, non hai visto la mia espressione appena entrati?" Risposi ridendo,

"Ordiniamo?" Chiese, io annuì con la testa.

La serata passò velocemente e, purtroppo, arrivò l'ora di tornare in collegio,

"Ehi ragazzi! Vi siete divertiti? Abby come ti sembra Lorenzo?" Iniziò a tempestarci di domande mio padre appena ci vide tornare,

"Ciao, è andato tutto bene" Risposi per poi girarmi verso Lory e ringraziarlo

"Grazie di tutto, mi sono trovata davvero bene con te"

"Anch'io, spero ci rivedremo" Disse lui, salutai mio padre e mi avviai verso il portone dove c'era ad aspettarmi la suora, che una volta aver chiuso l'entrata, mi diede la buonanotte e se andò lasciandomi sola in quel corridoio buio, fortunatamente avevo sempre a portata di mano un accendino che estrassi dalla tasca dei jeans per accenderlo, ma mi spaventai sentendo qualcuno bloccarmi da dietro, l'accendino si spense e cadde, così, da non poter vedere chi avessi dietro, la paura mi paralizzò.

Tu sei il mio RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora