Capitolo 28

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"Abby calmati, cos'è successo?" Mi chiese in cerca del perché di quelle lacrime

"Non è venuto, l'ho aspettato per 2 ore emmezza!" risposi tra un singhiozzo e l'altro, mia sorella capì e non fece altre domande.

Ci sdraiammo sul divano e lei mi raccontò della sua giornata, per non farmi pensare ad Alessio

"A proposito!" si illuminò

"Domani è il nostro diciottesimo compleanno! Non abbiamo programmato quasi niente" mi ricordò, cazzo mi ero proprio dimenticata, non mi era mai successo di scordare il mio compleanno, mi alzai dal divano, mi sistemai i capelli, tirai un sospiro e e dissi trascinando Maddie fuori casa

"Muoviti usciamo! Andiamo da Ryan, magari ci dà in prestito il suo locale, o ci dà qualche idea di dove fare la festa" lei mi seguì senza esitare.

POV ALESSIO

Continuavo ininterrottamente a guardare l'orologio appeso alla parete dell'entrata del bar

"Hai un appuntamento?" mi chiese Eleonora ridendo sotto i baffi

"Ce l'avevo..." risposi incazzato, continuavo a pensare ad Abby, chissà cosa avrà pensato, non mi perdonerà mai,

"Sono sicura che capirà" disse lei con un filo di voce

"Lei chi?" Chiesi, mi lanciò un'occhiata

"Come fai a sapere che mi dovevo vedere con lei?" Alzai la voce e mentre gli stavo ponendo la domanda mi venne in mente quella sagoma che avevo intravisto ore prima, mentre parlavo al telefono con Francesco...

"Sei stata tu! Ecco, ora è tutto chiaro! Ma come ti sei permessa?" Dissi con tutta la furia che avevo in corpo avviandomi all'uscita mentre mi toglievo il grembiule da lavoro, ma lei, che era dietro il bancone che finiva di lavare gli ultimi bicchieri, velocemente li posò e mi raggiunse, mi afferrò le spalle da dietro e mi girò con forza

"Io ti ho sempre amato, dato tutto, ci tenevo davvero a te e tu ti sei permesso di lasciarmi per la prima troia che hai incontrato per strada!" mi urlò mentre mi dava forti spintoni che mi fecero sbattere la schiena contro il muro 

"Perchè non mi dai un'altra possibilità? Io ti amo Alessio" continuò, appoggiandomi i suoi palmi bagnati sulle mie guancie calde per poi mettersi in punta di piedi e avvicinando piano le sue labbra alle mie

"Ma che cazzo stai facendo! Sono fidanzato, e ora se permetti vado dalla ragazza che amo per farmi perdonare del casino che hai fatto tu oggi!" dissi allontanandola da me con rabbia

"Sempre che mi perdoni.." aggiunsi prima di uscire per sempre da quel locale.

Raggiunsi la fermata del tram e feci 4 fermate per arrivare all'agenzia di viaggi, dove finalmente, firmai i documenti che mi permisero di avere fra le mani i due biglietti per Parigi.

Ritornai in tram, quando entrai non vidi nessun posto libero, era pieno, dovetti per forza rimanere in equilibrio e sperare di non cadere, ma appena l'autista fece partire il mezzo pubblico persi l'equilibrio e andai addosso a una persona, ci girammo all'unisono e mi bloccai nel vedere Abby e sua sorella.

Ciaoooooo belle!!!

Scusatemi per il ritardo, troppi impegni, ma ora sono di nuovo libera, aggiornerò prima.

Grazie per i commeti bellissimi e i voti che non mancano mai, siete pazzesche! Continuate a votare e commentare, per me è una vera gioia!<3

Tu sei il mio RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora