Only One (night)

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Ottobre 2019

Heila si sveglia assetata nel cuore della notte cercando la bottiglia d'acqua che solitamente si trova di fianco al suo letto. Sbuffa rendendosi conto di averla terminata la sera precedente e si pente di non averla sostituita al mattino quando se n'era accorta. Prova ad ignorare la sete per un po' ma quando hai ingerito più alcool che cibo durante tutta la sera, è difficile non aver bisogno di acqua.
Si scosta dalle coperte calde e si avvia stancamente verso la cucina, rompendo il silenzio della casa col rumore dei suoi piedi nudi sul parquet gelido. Prende una nuova bottiglia d'acqua e si trascina nuovamente ve rso la sua stanza, cercando di non svegliare sua madre come invece aveva fatto poco prima rientrando mezza ubriaca da quella stupida festa a cui nemmeno voleva partecipare, ma Ann ha insistito così tanto che non poteva rifiutare, soprattutto dopo che la sua migliore amica si era fatta un volo aereo e due ore di auto solo per quel motivo.
Ovviamente chi poteva mai incontrare alla festa di fine estate in uno dei locali più in di tutto il principato? Chi se non il principino di Monaco?

Qualche ora prima

Appena Anneke si era accorta di lui aveva cominciato a colpire Heila con delle gomitate che per poco non le avevano lasciato dei lividi sulle braccia.
"Ann che vuoi!" Aveva sbottato improvvisamente Heila, interrompendo le chiacchiere con un'amica
"C'è il pilota!" Rispose l'altra su di giri, mentre Heila continuava la conversazione con Silvye.
"LILA! C'È CHARLES"
Ann aveva letteralmente urlato per ottenere l'attenzione della sua amica, che l'aveva guardata con occhi sgranati che dicevano chiaramente "ora ti ammazzo". Heila aveva così salutato Silvye che, ovviamente, fissava stranita le due ragazze e aveva trascinato Anneke dall'altra parte del locale.
"Ann. Che cazzo hai nella testa?" Aveva sbraitato contro l'altra
"Ma scusa, l'altra volta avevi detto..."
"Non importa cos'ho detto, lascia perdere. Dimenticalo" l'aveva interrotta, ponendo fine a quella scenetta, intristendo però la sua migliore amica.
"Adesso andiamo, ho bisogno di bere" le aveva detto poi, prendendola a braccetto per trascinarla verso l'open bar dove, ovviamente, si era radunato anche tutto il gruppo capitanato niente meno che dal pilota della Ferrari.
"Fantastico" aveva sussurrato tra se e se Heila, suscitando una risatina della sua amica.
Era rimasta tutto il tempo girata dalla parte opposta per evitare di incrociare il suo sguardo, ma quando il barman aveva chiesto loro cosa desiderassero era stata costretta a voltarsi, sentendo immediatamente il suo sguardo su di lei.
Lo aveva guardato, abbassando immediatamente lo sguardo sul suo drink per poi alzarlo subito dopo e trovare ancora quegli occhi verdi su di lei. Dopo circa un milione di eyes contact il pilota monegasco le aveva accennato un sorriso alzando impercettibilmente il bicchiere verso di lei. Cin.
Ovviamente Heila l'aveva guardato sfrontata come suo solito, ma non ricambiando ne il sorriso ne il brindisi, stupendosi però che Charles non fosse andata ad infastidirla come suo solito. Forse non voleva farsi vedere cosi dai suoi amici, o forse tra quel gruppo di ragazze c'era anche la sua. Una sensazione di fastidio si era impossessata di lei, ma non l'avrebbe mai ammesso nemmeno a se stessa. Il tutto era ovviamente accaduto sotto lo sguardo attento ed indagatore di Ann che, sorniona, sorrideva ironicamente verso la sua amica.
"E quello cos'era Lila?" Le aveva chiesto successivamente con le sopracciglia alzate e un ghigno dipinto sul volto, alludendo allo scambio di sguardi tra i due.
"Stai zitta Anneke. Stai zitta" aveva sbottato l'altra, troppo consapevole che le cose stavano cambiando troppo in fretta senza che riuscisse a controllarlo.