Capitolo 7

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Hope's POV
Dopo aver mangiato il classico kebab newyorkese fatto proprio a NewYork che dopo averlo mangiato è talmente newyorkese che senti sapore di mela, Drake mi trascina in un parco, per poco non inciampo volando di faccia sull'asfalto.

Il parco è completamente desertico, i lampioni illuminano una strada fatta di ghiaia e buone intenzioni, per fortuna io non metto i tacchi perché non sono come le altre ragazze, io sono piccolina e mi piaccio così.

<<Che bel parco,>> dico guardando di fatto il cielo è non il parco.

<<Qui mi sono fumato la mia prima canna rollata con la carta igenica.>> Dice Drake molto orgoglioso.

<<Oh, che carino>>

Camminiamo in silenzio come due che camminano in silenzio in un parco.

Ci fermiamo ad osservare le stelle, perché l'inquinamento luminoso in realtà non esiste, tanto meno in una cittadina tanto piccola e tranquilla come New York.

<<Da piccola volevo fare l'astronauta>> dico, poi ho rinunciato perché sono troppo piccina.

<<Da piccolo avrei voluto avere un padre e una madre>>

<<Oh, che carino>>

<<i miei sono morti in un incidente stradale quando avevo 6 mesi, ancora me lo ricordo bene, ero sul seggiolone sul sedile posteriore e i miei ascoltavano la radio, di colpo un camionista ubriaco, ceco, sordo, sociomatto ha attraversato l'incrocio uccidendo i miei genitori sul colpo, io sono rotolato fuori dal mio seggiolone e sono riuscito a chiamare l'ambulanza. Da quel giorno non ho più usato un seggiolone.>>

OMMIODDIO POVERINO.

Gli metto una mano sulla spalla.

<<I miei sono separati, capisco che vedere i propri genitori morire a 6 mesi sia dura, ma io vivo con la mia matrigna e mia madre biologica mi odia.>>

<<sì, in effetti non c'è confronto>>

Rimaniamo in silenzio finché Drake non rompe il silenzio.

<<Limoniamo>>

<<Perché?>>

<<Perché ti ho raccontato i miei traumi ed è sera e ci conosciamo già da più di ventiquattro ore>>

Mi sembra abbia senso.

<<Ok>>

Mi prende la vita con le sue mani grandi e possenti e venose e maschili. Io gli metto le mani sul petto e lui mi bacia.

Un bacio vero.

Le nostre lingue combattono prima che lui abbia il sopravvento su di me.

Lui si allontana e mi guarda negli occhi.

<<Devo dirti una cosa>> dice.

Oh no... cosa sarebbe??? Cosa sarà???? Cosa sarò???

OMMIODDIO.

Ricordo che questa storia è ironica, per favore date un'occhiata al mio libro fatto bene se vi piacciono i fantasy con personaggi lgbt

Bacio condito con fumoWhere stories live. Discover now