6 Lewis

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Sono ancora seduto sul lettino, ma ora con le mani nelle tasche dei pantaloni perché da quando Maya ha lasciato la mia mano sento uno strano freddo addosso. Avrei voluto che quel contatto non finisse e che la sua diagnosi fosse più semplice, che avesse detto che in poco sarei tornato a stare bene, ma subito dal suo tono compassionevole ho capito che sarà lunga, un maledetto trauma muscolare.
Fanculo!
Quante gare passeranno prima di guarire? Posso completare la stagione o finirò per ritirarmi?
Troppe domande riempiono la mia mente e la sua distanza sembra rendere tutto peggiore, se possibile.
Angela mi si avvicina e mi accarezza la guancia in un gesto materno " Hei, riusciremo a risolvere tutto quanto con le nuove indicazioni e tornerai come nuovo" mi rassicura "proprio in forma come un 20enne" aggiunge sorridendo, ma io solo adesso realizzo tutto. Maya parte? Nuove indicazioni?! Lei ha solo fatto un consulto ad Angela?
"Riusciremo comprende me e te soltanto?" chiedo titubante e mi sembro tanto un bambino a cui dicono che Natale lo passerà da solo.
"Sapevo io che eri già andato completamente...si comprende solo noi due." Scatto in piedi pronto ad andare da Maya e riversarle addosso tutto il mio senso di abbandono, non ne ho diritto e lo so, ma deve sapere che è una stronza.
Arrivo alla porta e una mano mi blocca "Lewis lei deve tornare al lavoro per finire l'ingaggio e le terapie non necessitano della sua presenza. Io e lei staremo in contatto continuo, ma se vuoi, un'idea la ho" dice stringendo la mano sulla mia spalla.
"Quale idea?" non può lasciarmi così appeso, mannaggia a lei. Oggi non so cosa le prende, ma è palese si stia prendendo gioco di me.
"Il suo contratto termina esattamente con l'ultima partita di campionato, il 21 di questo mese quindi. Volendo potresti chiamarla per il GP di Monaco" alza le spalle in un vano tentativo di nascondere l'emozione all'idea di avere un'estate con lei vicina.
Valutando per un attimo le possibilità capisco che potrei tenerla con me fino alla pausa di agosto dove inizia poi il nuovo campionato di calcio. Sarebbero 7 Gran Premi insieme a lei, due mesi completi fianco a fianco e solo l'idea scaccia il freddo che mi aveva avvolto fino ad ora.
Devo andare a proporglielo prima che trovi altro.
"Auguriami buona fortuna allora, io vado!" dico mentre il mio corpo freme alla sola idea di averla vicina di nuovo.
"Non ne hai bisogno, tu hai bisogno di lei quanto lei di te" ribatte Angela come se avesse già letto il finale di questa storia e poi aggiunge "Stadium Hotel, parte stasera quindi sarà in stanza a prepararsi."
"Grazie! Torno tra poco" Esclamo prima di correre in stanza per prendere il portafoglio per poi gettarmi sul primo taxi che passa.

Arrivo all'hotel vicino al circuito e chiedo alla receptionist quale sia la stanza di Maya, ma solo lì mi rendo conto di non sapere il suo cognome, ma si sa, la fama aiuta. La ragazza dietro il bancone vaglia al PC i vari clienti presenti nella struttura e appena trova il nome di Maya mi dice piano e stanza con un sorriso fiero per l'aiuto che mi ha fornito. Mi sdebito con foto e autografo per poi prendere l'ascensore già in preda all'ansia.
Ogni passo che faccio mentre mi avvicino a lei mi sembra sempre più pesante, ho il terrore di un rifiuto da parte sua e non ne capisco il perché. Lei il suo lavoro lo ha svolto e ci ha dato indicazioni specifiche per poter agire nel migliore dei modi, ma io non sono pronto a lasciarla andare. Ci conosciamo da mezza giornata, non dovrebbe fregarmi nulla di lei e potrei facilmente dimenticarla, ma la realtà è ben diversa. Difficilmente una persona attira così tanto la mia attenzione e ancora più difficilmente si trovano persone a questo mondo a cui io abbia chiesto scusa, morale della favola? Lei è diversa e il mio amico è un uomo fottutamente fortunato ad averla per sé. Cazzo, solo ora mi ricordo che è fidanzata...cazzo sto facendo?
Ormai non ha senso chiederselo perché ho appena bussato alla porta della sua stanza e non posso di certo scappare.
La porta si apre e lei mi squadra da testa a piedi con espressione interrogativa in viso "ciao Lewis, ho dimenticato qualcosa?" chiede spostandosi di lato in un chiaro invito ad entrare.
" Hei, no no non sono qui per questo." Lei alza un sopracciglio chiedendomi con un gesto della mano di continuare, ma le parole mi muoiono in gola. Come spiego l'idea di Angela? Da dove inizio e quali parole uso per convincerla subito a tornare da me?
Mi appoggio alla scrivania che c'è di fronte al letto mentre lei si siede in fondo a quest'ultimo senza togliermi lo sguardo di dosso e penso che qui faccia davvero molto caldo.
Prendo coraggio e inizio a parlare appena mi ricordo di una sua frase di prima " Tu prima hai detto che guardi la Formula 1 per motivi di studio e Angela mi ha detto che il tuo contratto con il PSG è in scadenza, quindi mi chiedevo se per i prossimi GP fino al 30 di luglio vorresti seguirmi. Ti farò contratto come sei solita avere e nel mentre mi aiuti con la schiena puoi approfondire il tuo sapere in questo ambito e io avrò aiuto in più per tornare a stare bene. Ci guadagnamo entrambi." Il mio breve monologo finisce e sorrido vedendo che lei non ha perso interesse e mi ascolta con attenzione fino all'ultima parola, dirà subito di sì, ne sono certo.
Si schiarisce la voce e sorride "io ho delle regole e dovranno essere presenti nel contratto perché di schifo ne ho già sopportato abbastanza negli anni." dice e mi sembra che i suoi occhi abbiano assunto una luce diversa, di puro divertimento.
"Qualsiasi cosa vorrai mettere nero su bianco andrà bene, ti mando il numero del mio manager." non perderò occasione di averla al mio fianco 2 mesi, può chiedere ciò che vuole.
" Non così veloce Lewis, devi capire come lavoro.
1 io non vado sul campo, quindi niente paddock, box, telecamere o altro.
2 il mio nome non esce in nessuna intervista perché altrimenti ti strozzo.
3 per quanto riguarda noi due possiamo anche diventare amici, ma se succede niente battute personali davanti ad altri del team o altra gente.
Io lavoro così e resto anonima al mondo e non finisco sulle pagine di gossip, mai. Capito?" è serissima e non capisco tutta questa fissa sulla riservatezza, probabilmente è per gli stessi motivi che non alloggia nel mio stesso hotel. Pensandoci probabilmente non vuole litigare con Ney per futili gossip e decido di vederci chiaro prima di stare con lei 2 mesi.
"Tranquilla, ci vedremo come oggi in hotel e ti prometto che non usciranno articoli che possano minare la tua relazione sentimentale, niente gossip." Metto la mano sul cuore come in un giuramento e cerco una reazione da parte sua che in risposta si lascia andare con la schiena sul materasso e scoppia a ridere finendo poco dopo con le lacrime agli occhi e le mani sulla pancia. Ora sono confuso, sempre più confuso.
"Oddio...giuro...mi fate... morire" parla a scatti cercando di fermare le risate "non so cosa ti abbia detto quel cretino del tuo amico calciatore, ma suppongo tu stia pensando che io e lui stiamo insieme" ride nuovamente e io parto a difendermi "non ci sarebbe nulla di male, potrebbe essere" dico serio facendo tornare seria anche lei di colpo.
"Alt un attimo, io non vado a letto e non intraprendo relazioni con i clienti e tu hai chiaramente abboccato alla strana gelosia di Ney sul fatto che pensava io fossi stata con te quando continuo a zittire lui su questo argomento. Io e lui siamo solo amici quindi non credere neanche a metà delle cavolate da amico iperprotettivo che dice." Prende il telefono e scrive un lungo messaggio in pochi minuti per poi esclamare "ora sa che domani mattina a Parigi ci sarà un omicidio e che la vittima sarà lui" ride vittoriosa.
Questa giornata è notevolmente migliorata adesso, dovrò di certo mandare il mio amico a quel paese, ma adesso la felicità di questa notizia mi mette una pace addosso che sento veramente poche volte, solitamente solo quando sto a casa mia.

Lasciati andare - L.H.Where stories live. Discover now