Capitolo 1.

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Luglio 1958

"Cazzo, sono stata rimandata in latino, ora chi la sentirà mia madre"

"Tranquilla Anna, io mi sono presa greco latino e storia, peggio di così non poteva andare"

Anna e Gabriella erano davanti alla loro liceo, il classico "Michelangelo" di Firenze, accompagnate da un buon gelato al pistacchio  che avevano comprato nella speranza di poter festeggiare l'ammissione all' anno successivo.
Erano due belle ragazze: Anna era alta, aveva i capelli marroni, gli occhi neri, una pelle olivastra e un sorriso da far perdere il fiato, Gabriella invece era bionda con occhi chiari e pelle bianchissima. Le due puntavano a una "rivoluzione" contro il finto perbenismo della società in cui vivevano e da cui si sentivano soffocate.
Era un continuo " Non devi fare così" "Non puoi" " Assolutamente no" e onestamente Anna e Gabriella ne avevano abbastanza. 
Era il momento di darsi da fare, e di dar vita a un cambiamento che lasciasse indietro gli antichi stereotipi dove le donne non potevano mettere i pantaloni, dovevano avere  sempre  la gonna o le calze stirate, i capelli perfettamente pettinati e il viso curato nei minimi dettagli.
Anna e Gab ( come si faceva chiamare lei) non erano assolutamente così, e può sembrare stupido ma credevano davvero di poter dare vita a una piccola rivoluzione. Erano donne di altri tempi loro!

Era stata principalmente la mora a trascinare l'altra in questa storia della "rivoluzione", ed era infatti lei ad avere un carattere più dominante, ribelle, anticonformista. Potremmo dire che  non le piacevano proprio le costrizioni e quando ne vedeva una faceva di tutto per superarla.

Quell' estate però ,nonostante il debito in latino, fu veramente speciale principalmente per Anna perché fu l'anno in cui conobbe Manuel. Il suo primo e unico amore.

" cosa faremo ora? Non  ci manderanno di certo in vacanza e ci toccherà rimanere a casa tutta l'estate" disse disperata Gab
" Suvvia, non farne un dramma, avremo tempo per studiare e ci divertiremo lo stesso in città. Saremo le padrone di questo posto, lo gireremo tutto e scopriremo come dare vita al nostro obbiettivo"
" Sogni troppo Anna, il mondo non cambierà mai! Resteremo sempre le stesse e finiremo per fare quello che fanno tutte, le perfette donne di casa"
" Non dirlo nemmeno per scherzo Gab, noi saremo quel cambiamento che tutte aspettano"
"Convinta tu, io devo tornare a casa vieni con me?"
" nono tranquilla, passo in biblioteca prima"
" va bene allora ci vediamo!"
Mentre Anna cercava di togliere la catena alla sua bicicletta ripensó alle parole dell' amica dubitando per qualche istante  che tutto ciò che sognava non si sarebbe mai potuto realizzare,forse Gab aveva ragione ed era il caso di tornare con i piedi per terra.
Presa la bicicletta,ancora immersa nei suoi pensieri, Anna inizió a pedalare verso la sua biblioteca(  si trovava in via Laura n 5, uno dei pochi posti che era autorizzata a frequentare) e fu proprio in quel momento che vide per la prima volta Manuel.
Infatti, un ragazzo o meglio un uomo le arrivò letteralmente addosso facendola cadere a terra e rovinandole il vestito
" ommiodio sta bene,signorina?" disse lui con un italiano alquanto strano
" si,sto bene"
"Menomale, vuole una mano?" 
"No, ci riesco da sola" Anna era infastidita dalla presenza di Manuel sia perché le aveva completamente rovinato il vestito e sua madre l'avrebbe sgridata, sia perché lei era una donna indipendente e non aveva bisogno di nessun aiuto.
"Me ilamo Manuel" disse lui in spagnolo anche se si capiva perfettamente ciò che voleva dire
"Sono Anna, piacere, ma mi puoi dare tranquillamente del tu"
" hai bisogno di qualcosa ?" A Anna piaceva il modo in cui pronunciava le parole con un chiaro accento spagnolo
"No grazie, ma da dove vieni?"
" sono venezuelano, e sono venuto qua a Firenze per studiare Legge"
Cazzo allora era grande, andava già all' Università-pensò Anna
" Ho 23 anni e abito qua vicino da un amico" continuo lui
si era decisamente grande
"Io sono Anna e sono troppo piccola per parlare con te, già ci stanno guardando è sicuramente inizieranno a spettegolare"
" perché dici così ?"
" Perché il mondo è fatto così! , la gente non fa altro che parlare degli altri e adesso scusami ma devo andare"
" Aspetta, posso rincontrarti?"
Quella domanda lascio spiazzata Anna, nessun ragazzo si era mai interessato a lei e tantomeno un ragazzo di quella età
"Vedremo, adesso devo proprio andare , ciao Manuel"
" ciao anna, hermosa"
Anna arrosì un pochino ma si ricompose subito i suoi piani non  potevano essere rovinati da un latino-americano con gli occhi neri, la pelle scura e i capelli bruni.

*spazio autrice*
Ciao a tutti, spero che questa storia vi possa interessare fatemi sapere se volete altri capitoli 😘

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⏰ Last updated: Sep 23, 2022 ⏰

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