Capitolo cinque.

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"Omega."

"D-dimmi." Disse Taehyung, balbettando leggermente, a causa dello sconcertamento.

Non capiva perché Jungkook lo stesse chiamando così, subito dopo aver passato il suo naso sopra la sua ghiandola odorifera, sentendo così il suo forte profumo.

"No, non sto dicendo a te. Sto parlando del tuo cucciolo. È un omega." Disse Jungkook, guardandolo in volto, ammirando come, dopo avergli detto questo, sul suo viso comparve un meraviglioso sorriso quadrato, un sorriso che sarebbe stato un peccato capitale, non bramare di baciare.

"Oh, sì. Sì, il mio cucciolo è un omega." Disse Taehyung, sprizzando una gioia estrema ed incontrollabile, da tutti i suoi pori. Non poteva farci nulla, il suo cucciolo era, e sarà sempre, la causa della sua più grande felicità.

Jungkook, lo continuò ad osservare ammaliato, vedendo come l'omega, posò le sue manine, sopra al suo pancione scalciante, accarezzandolo piano, nel mentre che sorrideva a più non posso.

L'alfa, lo continuò a guardare sorridere, e poté giurare, in quello stesso istante, in quel medesimo e più che preciso secondo, di non aver mai visto un sorriso più bello di quello.

Era un sorriso vero, un sorriso carico di amore, un sorriso autentico, un sorriso carico di sincerità e genuinità.

E poi, diciamocelo, dai: non c'è sorriso più bello, di quello di una persona che ha attraversato l'inferno, di quello di una persona che si reputa e si proclama ormai morta, e che non si accorge, che sono proprio sorrisi come questi, che danno alla sua anima, la forza di andare avanti, la forza per continuare, invece, a vivere.

Jungkook, guardò come le mani dell'omega stanziavano ancora su quel suo bellissimo pancione, e ne rimase ipnotizzato.

Ne rimase così ipnotizzato, che quasi non si accorse di star allungando le sue mani tremanti verso di esso, per poterlo anche solo sfiorare con un dito.

Jungkook, non se ne accorse, ma Taehyung lo fece, ed in un lampo, si allontanò dalla figura scuoltorea dell'alfa scorbutico e fin troppo schietto.

Non sapeva perché non volesse che l'alfa toccasse il suo addome sporgente, non lo sapeva davvero.
Sapeva solo che gli dispiaceva per Jungkook. Gli dispiaceva immensamente, perché si accorse all'istante di come la tristezza e la vergogna comparvero sul suo viso, si accorse di come i suoi occhi persero quella loro virtuosa ed innata felicità, si accorse di come si fosse sentito ferito, confuso.

"Comunque, non penso che rimarrò qua per questo Natale. Me ne andrò il giorno della vigilia. Io... ho già preso il biglietto." Disse l'alfa, guardando l'omega con un sorriso triste, vedendo come Taehyung spalancò gli occhi, inorridito.

"S-sei sicuro? Non vuoi rimanere qui? Almeno per questo Natale?" Gli chiese Taehyung, guardandolo con occhi imploranti, sentendo come l'angoscia stesse iniziando ad impossessarsi del suo animo irrequieto e sempre in allerta.

"Non penso sia necessario. Ho soggiornato fin troppo in questo posto. Non credo che ti mancherò poi così tanto, inoltre. Non appena me ne andrò, potrai trovare subito un nuovo inquilino che possa darti sicuramente più soldi, uno migliore di me, insomma. Sicuramente, potrai trovare un inquilino che non prende in giro il tuo nido ogni volta che lo vede." Gli disse Jungkook, guardandolo con un sorrisetto beffardo stampato sul volto, odiando immaginare che un altro alfa potesse entrare in quella casa e godere della compagnia di quell'omega tanto bizzarro e del suo cuccioloto.

"Oh... s-si, hai effettivamente ragione." Gli disse Taehyung, guardandolo incerto.
Cosa diavolo stava dicendo quell'alfa?

"Ora, se vuoi scusarmi, vado in camera a riposare un po', sono davvero stanco. Se hai bisogno di aiuto, chiamami, va bene?" Chiese l'alfa all'omega, guardandolo serio, non volendo che si mettesse a fare, di nuovo, una delle sue tante spericolate attività mortali.

Un aiuto reciproco. || Taekook/Kooktae.Where stories live. Discover now