1x02, "Paperwork"

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Il Sole, con molta calma e lentezza, iniziò a diffondere luce.
Francesco venne quindi svegliato dalla mamma che entrò ad aprire le tende.
-Oddio, mamma, potevi anche aspettare un po' eh? Ahahaahha!-disse Francesco rigirandosi nel letto.
-Eh, ma l'università mica ti aspetta!-rispose la mamma goliardica.
-Eh!-fece il figlio.
Mentre la mamma usciva, Francesco si rialzò e si stiracchiò facendo un bello sbadiglio, quindi si mise in piedi.
Segnò sul calendario la data di quel giorno: 17 gennaio 2005.
Quindi corse contento di sotto.
La mamma aveva già preparato i biscotti per lui.
Francesco si sedette al tavolo, dove suo padre stava leggendo il giornale.
-Che notizie belle ci sono oggi?-chiese il figlio.
Il padre scosse la testa.
-Mah, nulla di che a dire il vero...parla di robe di inciuci tra partiti...-
-Capito...-
-Ragazzi, io vado a lavoro!-annunciò la madre arrivando con la borsa nera a tracolla-Ci vediamo dopo! Buona giornata ad entrambi!-
Dette al marito e al figlio un bacio, quindi uscì di casa.
Il padre alzò la testa dal giornale.
-A che ora hai l'università, figliolo? Io devo andare tra circa dieci minuti!-
Francesco guardò l'orologio.
-Eh, io devo andare circa ora!-rispose alzandosi dalla sedia dopo aver mangiato quattro biscotti.
Diede quindi un abbraccio al genitore, dopodiché prese lo zaino che aveva fatto la sera prima e uscì per andare verso l'università.
Mentre andava ammirò i bei colori della città: il giallo delle case, il blu del fiume, il rosso e il verde dei vestiti delle donne e delle ragazze...tutto era bello, e tutto lo faceva sorridere.
Arrivato davanti all'ateneo, salutò un ragazzo e una ragazza che conosceva.
-Ciao, France! Come stai?-gli chiese il ragazzo.
-Tutto bene! E voi?-
-Tutto bene, dai!-rispose il ragazzo.
-Ma sì, si va avanti, ahahahaaha!-rincarò la dose la ragazza.
Francesco fece un cenno col braccio.
-Vi saluto! Oggi che corso avete voi?-
-Economia Internazionale.-rispose il ragazzo-E tu?-
-Economia Monetaria.-fece Francesco-Vai, bisogna entrare mi sa, sento bordello dentro. Ci vediamo dentro!-
I tre ragazzi si salutarono, quindi Francesco entrò dentro e si diresse verso l'aula dove si teneva il suo corso.
Messosi a sedere, evitò le prese in giro per i suoi capelli lisci e smunti, le flatulenze di certi soggetti e le distrazioni di chi a sua volta si distraeva al PC e si mise a prendere diligentemente appunti.
Il prof stimava molto quel ragazzo.
Credeva che avrebbe dato tanto nella vita, e lo guardava fieramente mentre spiegava.
Finito il corso, Francesco andò a pausa pranzo.
Prese un caffé alle macchinette, quindi si mise in un angolino a berselo con calma.
Allora venne avvicinato da un ragazzo con la maglia nera che ben conosceva.
-Ohi, Francesco!-
-Antonio!-esclamò Francesco-Che succede? Tutto bene?-
-Benone! Anche te?-
-Sì!-
-Hai visto Samanta quanto è figa?-
-Samanta? Samanta chi?-chiese confuso Francesco.
-Quella lì.-
E gliela indicò.
Allora Francesco vide vicino alla macchinetta dall'altro lato del corridoino una bellissima ragazza dai capelli morì lucenti, che stava chiacchierando con altre due ragazze, che Francesco ritenne non stupende quanto lei.
-Allora?-gli chiese Antonio standogli appiccicato-Cosa ne pensi? Figa, vero?-
-Beh, niente male...-rispose Francesco cercando di non sbilanciarsi troppo.
-In ogni caso, sfortunatamente non posso provarci con lei adesso...-fece Antonio sconsolato-Devo andare a lezione adesso.-
Quindi sorrise.
-Ma potresti provarci tu, no? La lascio volentieri a te!-
-No guarda, Antonio, molto volentieri, ma tra nemmeno due ore ho un esame!-rispose frettolosamente Francesco.
-Figo! Di cosa?-
-Scienze delle Finanze.-
Antonio annuì.
-Capito...vabbé, ci vediamo!-
-Vai, ti saluto!-
E Antonio se ne andò verso l'aula dove si teneva la lezione a cui doveva assistere.
Francesco, dal canto suo, finì il suo caffé, per poi mettersi a leggere un trattato di uno dei suoi miti, Federico Caffè, guarda caso, per poi ripassare qualcosa in vista dell'imminente esame.
Alla fine, passato un po' di tempo, arrivò una inserviente, che informò Francesco:
-Rapace, è il tuo momento! Ti aspettano!-
Francesco chiuse e mise via il libro e si alzò.
-Afferrato!-
E corse verso l'aula dove si sarebbe tenuto il suo esame.
C'era un sacco di gente davanti.
-E che sono ragazzi? Una celebrità?-chiese Francesco.
-No, no, solo che è un esame piuttosto particolare...-azzardò un ragazzo.
-E se vi dicessi che io vorrei solo lui come testimone?-
E indicò il suo amico di prima, che si trovava in mezzo alla folla.
Lui si avvicinò sorridendo leggermente.
-Ti ringrazio, Francesco.-
-Ma di che? Ma figurati!-sorrise Francesco.
Frattanto, Samanta passava dietro di lui.
-Ma che ne pensate di Daniele? È così carino!-disse una delle sue due amiche.
-Mah, non saprei, Giulio lo è di più!-rispose l'altra.
-E tu che ne pensi, Samanta?-
Ma Samanta non le stava ascoltando più.
Aveva visto il sorriso di Francesco.
E ne rimase rapita.
-Oh! Samanta!-
La ragazza, scossa, si girò.
-Iole, che succede?-
-Sembravi incantata da un mago malefico, ahahaahah!-rise Iole-Tutto bene?-
-Ehm...sì...sì.-fece Samanta, per poi continuare a camminare e a parlare con le sue due amiche.
Ma nella sua testa ormai c'era solo Francesco e nient'altro.

Solitudine Where stories live. Discover now