🎆Fireworks 2 🎆

Cherry tree 🍒

Hope

Avevamo sistemato due tavole di legno massiccio in modo che formassero un angolo retto, così da poterci vedere tutti, sotto a un piccolo gazebo che papà aveva costruito quando ero piccola, tra due alberi di ciliegio in fondo al giardino.

"Dovresti vederli Ginny" dissi riferita agli alberi "In primavera quando sono in fiore, sono bellissimi."

Lei era seduta di fronte a me. Harry alla sua destra e George alla sua sinistra, mentre io ero seduta tra Draco e Fred. Averli qui tutti mi faceva sentire ancora più a casa.

"Non ho dubbi, spero di vederli un giorno."

George mandò giù il boccone e interruppe per un momento la quiete del pranzo, chiedendo a Draco dove fosse Blaise.

Vidi Fred incenerire il fratello con lo sguardo. Il sorriso gli si spense all'istante e i lineamenti si fecero subito tesi.
Gli presi la mano da sotto il tavolo e feci intrecciare le nostre dita. Inizialmente non strinse la presa, ma quando sussurrai il suo nome per farlo voltare e mi guardò negli occhi, si rilassò.

"Ha avuto un contrattempo ed è dovuto tornare a casa."

"Sta bene?" Chiesi bevendo un sorso d'acqua fresca senza mai lasciare la mano al mio ragazzo.

Draco annuì, senza approfondire l'argomento. Qualcosa lo turbava. Punzecchiava il cibo sul piatto e raramente alzava la testa.
Lo spinsi leggermente con la spalla per attirare la sua attenzione e sul suo viso apparì una smorfia di dolore.
Restai immobile, scioccata. L'avevo letteralmente sfiorato appena.

"Che ti sei fatto?"

"Non è nulla." Sforzò un sorriso.

"A me non sembra."

Lui sospirò.

"Finisci il pranzo Hope, ti prego."

"Dopo ne parliamo, sappilo."

Tornai a mangiare e a parlare con gli altri, senza smettere di pensare a cosa potesse essere successo.

"Quest'anno il castello sarà vuoto senza di voi." Si rivolse Harry a Fred e George.

"Cosa.. perché senza di voi?"
Che diavolo mi ero persa?

George mi guardò "Credo che voi due dobbiate parlare."

"Non potevate aspettare la fine del pranzo?" Sbuffò.

"Cosa mi devi dire?"
Mi guardò per un attimo e chiese ai nostri genitori se potevamo alzarci per un attimo. Papà non sembró convinto, ma non fece storie.
Lo portai in cucina, dove potevamo parlare in modo tranquillo, anche se in quel momento ero tutto tranne che tranquilla.

Mi poggiai al tavolo e lui fece lo stesso con il ripiano della cucina, mettendosi davanti a me.

"Ti..ricordi che io e George sognavamo di aprire un negozio tutto nostro?"

Annuii. Me lo ripeteva sempre. Lo guardavo mentre mi spiegava come gli sarebbe piaciuto organizzarlo e i prodotti che avrebbero venduto. Il suo sguardo sognante mi faceva capire quanto desiderasse realizzare quel progetto.

"D'accordo..volevo dirtelo più tardi, verso sera magari. Io e George abbiamo parlato con Harry. Ci ha..dato i soldi per aprire il negozio, abbiamo già comprato l'edificio. Tra qualche mese, se tutto va bene, potremmo aprire."

"Oh mio Dio ma è.. è fantastico!" Sorrisi, fiera di lui. Stavano realizzando il loro sogno, insieme.

"Si, lo è davvero. Però.." sospirò "questo vorrà dire che non tornerò a scuola. Sai, avrò da fare lì e non riuscirei a studiare e seguire i lavori contemporaneamente, anche perché sai quanto io faccia fatica a concentrarmi."