Sunny days

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"Queste dove le metto?"

"Poggiale pure qui, sul portico grazie."

E anche l'ultima scatola fu portata fuori.
L'estate a Londra era arrivata e le giornate di caldo torrido si alternavano al venticello leggero della sera che arrivava a mitigare leggermente l'aria per dare la possibilita' di riuscire a recuperare le forze grazie a un buon sonno.
Mi mancava Hogwarts, ma non potevo trascurare la mia famiglia e cosi' decisi di tornare a casa per le vacanze estive. I miei genitori furono contenti di ricevere la mia lettera dove chiedevo loro di venirmi a prendere alla stazione di King's Cross.

Mi ero fatta dei piani per quei mesi, che pero' vennero stravolti dall'idea dei miei genitori di ridipingere la mia camera. Puo' sembrare una cosa da niente, ma cio' implicava dover selezionare quali cose tenere e quali dare in beneficienza, in modo tale da avere solo l'indispensabile sugli scaffali una volta riappesi al muro e per avere un po' di compagnia chiesi a Hermione di aiutarmi a preparare le scatole di giocattoli di quando ero piccola.

"I miei hanno chiesto se resti per cena."

"È gentile da parte loro, ma questa sera non posso. Domani parto per un campeggio con i miei genitori e devo preparare lo zaino, perciò verranno a prendermi prima di cena."

Mi passai il dorso della mano sulla fronte imperlata di sudore, dovuto al frequente saliscendi dalle scale con in mano gli scatoloni.

"Dove andrete?"

"In Scozia" disse prendendosi un bicchiere di the fresco alla pesca.
"Vogliono passare lì qualche giorno, hanno affittato una roulotte apposta."

Rientrammo in casa e l'aria rinfrescata dai ventilatori mi fece lievemente rabbrividire per via del mio corpo accaldato.

"Non sembra un brutto programma."

"No, affatto. Sono felice di passare un po' di tempo con loro."

"Hai sentito Luna e gli altri?"

"Luna non molto, Harry dice che passerà a trovarmi insieme a Ron, ma la vedo molto difficile dal momento che Molly e Arthur sono partiti per andare a trovare Charlie e i gemelli."

Mi immaginai la Tana nelle mani di Harry e Ron, mentre una Ginevra esausta cercava di tenerli a bada e mi misi a ridere.

"Povera casa."

"Già, ho paura per come la troveranno i signori Weasley al ritorno."

"Ginny vorrà sicuramente evadere. Anche lei ha detto che sarebbe passata a trovarmi. Chissà, magari verranno tutti insieme."

"E di Fred? Che mi dici?"

Feci spallucce sorridendo mentre giocavo con il braccialetto che mi aveva regalato a Natale.

"Mi scrive spesso. Dice che la Romania per quel poco che ha visto gli piace, anche se c'è da faticare abbastanza nell'occuparsi dei draghi."

"E non ti manca nemmeno un pochino?" Alzò un sopracciglio
"Sai che a me puoi dirlo" mi canzonò

"Certo che mi manca. Spero sempre che prima o poi mi faccia una sorpresa o qualcosa del genere.. si insomma, te lo immagini? Un giorno sentir suonare il campanello, aprire la porta e trovarselo davanti. Sarebbe un sogno. Almeno mitigherebbe un po' la mancanza fino al ritorno a scuola."

"Immagino che sia difficile.."

"Tu con Draco?" cercai di cambiare discorso per distrarmi dalla malinconia.

"Ho bisogno di concentrarmi sullo studio, Hope. Non posso distrarmi.",

La solita.

"Lo so e non ne dubito, però sei umana. Concediti qualche gioia nella vita ogni tanto." Le poggiai una mano sulla spalla e mi assicurai che lei mi stesse ascoltando e non semplicemente sentendo.
"Se lui ti piace non c'è nulla di male. È un bravo ragazzo al contrario di come pensano tutti e non lo dico perché è il mio migliore amico, lo sai."

Lei abbassò lo sguardo.

"Lo so, so che è una brava persona, però ho altro per la testa al momento e non riuscirei a concentrarmi su una relazione. Gliel'ho anche detto.. non ti ha parlato da quando è finita la scuola?"

Annuii

"Volevo semplicemente sentire entrambe le versioni. Il consiglio che ho dato anche a lui è di non forzare nulla, altrimenti non può funzionare. Una relazione deve essere naturale e non serve a niente averne una come 'contentino'." Spiegai con la massima sincerità.

Lei annuì e accennò un sorriso.

Dopo qualche secondo una chiave scattò nella serratura del portone d'ingresso. I miei genitori entrarono in casa con in mano delle buste della spesa.

"Siamo tornatiiiii!" Esclamò vivacemente mia madre sbracciandosi con ancora in mano una busta.

"Salve signori Anderson."

"Hey Hermione, Hope ti ha chiesto se vuoi restare per cena?"
Chiese papà per poi salutarmi con un bacio sulla fronte.

"Certo, ma domani parto con i miei genitori, perciò.."

"Oh beh, sarà per un'altra volta, non preoccuparti" rassicurò mia madre.
L'avevano conosciuta all'inizio delle vacanze. Avevo chiesto ai miei genitori se potessi invitare una amica a casa per studiare e ne furono felici. Per loro era importante il fatto che io li integrassi in quello che era diventato il mio mondo.
Quando papà conobbe la mamma, lei era all'ultimo anno di scuola. Si incontrano durante le vacanze di Natale, alla pista di pattinaggio che era stata allestita nella piazza del paese, perciò lui non ebbe molto a che fare con la parte della sua vita magica, se non qualche racconto.
Mia madre non ha mai dovuto sopprimere quel lato di sé e lui non le ha mai chiesto di farlo. L'ha semplicemente accettata per ciò che era, nonostante le diversità.

I genitori di Hermione vennero a prenderla poco prima dell'ora di cena e quando se ne andò mi feci una doccia rinfrescante e mi stesi a letto a leggere il libro di pozioni dell'anno appena terminato, così da tenere la mente allenata.
Il mio dito scorreva tra la lista degli ingredienti del Distillato soporifero, quando sentii uno svolazzare fuori dalla finestra.
Un gufo maestoso con una lettera tra il becco cercava di attirare la mia attenzione.
Sorrisi istintivamente e aprii la finestra facendolo entrare.
Nella busta c'era un biglietto di carta lievemente ingiallita e con i bordi decorati con dei disegni appena evidenti.

Mi manchi.

Diceva solo questo.
La solita scrittura elegante che occupava le mie giornate da quando la scuola era finita, non mi diede dubbi. Sapevo benissimo chi mandava quel biglietto.
Annusai la carta sentendo il suo profumo e la tristezza iniziò a farsi strada.
Misi il foglietto insieme agli altri legati da una cordicella e mi misi a scrivere la risposta.

Vieni a trovarmi idiota. Mi manchi anche tu.

Lo diedi al gufo e mi stesi nuovamente a letto con ancora il profumo della casa del mio migliore che mi invadeva le narici, dandomi la sensazione di averlo al mio fianco.

🎆Fireworks 2 🎆Where stories live. Discover now