CAPITOLO 24

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Un raggio di luce filtra attraverso la finestra.
Apro gli occhi rilassata e sdraiata sul letto della mia camera, molto più riposata rispetto a ieri.
Assonnata provo ad alzarmi da letto ma una forza mi tiene ancorata lì.
Un braccio mi tiene stretta dal bacino.
Ma che ?
Mi giro e mi accorgo di non essere sola: una schiena nuda e possente giace di fianco a me.

M: vuoi continuare a fissarmi ?

ma...

io: scusa cosa cazzo ci fai un camera mia, sul mio letto, abbracciato a me?!

M: calma calma

io: vattene ora. non ti voglio in camera mia

il mio tono di voce non riesce ad esprimere rabbia dato che mi sono appena svegliata.

M: non la pensavi così quando ieri sera mi hai chiesto di rimanere a dormire con te

io: i-io cosa?

non mi ricordo di averglielo chiesto... ero anche ubriaca ?

M: si ieri ti sei addormentata nella macchina, così ti ho portata in braccio in camera, ma quando stavo uscendo mi hai chiesto di restare e come potevo rifiutare ?

io: non so se ringraziarti o insultarti

M: perché mi dovresti insultare ?

non lo so forse perché parli come un pervertito del cazzo?! ah no scusa lo sei

io: esci subito da camera mia

M: ok

dice per poi alzarsi dal letto ancora a petto nudo.
Devo dire però che anche se è insopportabile ha un fisico della madonna.
Dalla porta si ferma e tenendo lo sguardo fisso sulla maniglia dice

M: comunque so che ho un fisico della madonna

io: ma quante cazzo di volte ti ho detto di non leggermi la mente ?!

M: mi viene spontaneo

io: sai cosa viene spontaneo a me? conficcarti la bacchetta su per il culo

M: sei fottutamente sexy quando ti arrabbi

io: ESCI.ORA

finalmente esce da camera mia.
Non riesco proprio a ricordarmi di ieri sera dopo essermi addormentata. Come ho fatto a chiedergli di restare a sto demente ?!
Ah poi con tutto sto casino mi sono anche dimenticata di dargli il regalo, ma non penso che glielo darò ormai.

Senza stare troppo a pensare mi vesto e scendo per fare colazione. Dato che non c'era ancora nessuno inizia a riscaldarmi un po' di latte sul fuoco.

Mentre mi stavo preparando il latte sento delle voci dietro di me quindi mi giro e vedo Draco e Mattheo scendere dalle scale diretti in cucina che parlano insieme. Non pensavo che a Draco stesse simpatico Mattheo tanto da parlargli.

io: Draco siete tornati

D: si sta notte

io: non è tua questa suoneria ?

che tempismo

D: si è mia, scusate ma devo rispondere a telefono

si allontana dalla cucina andando verso il giardino.

Che disagio sono di nuovo da sola con lui che mi sta fissando da due ore. Prendo una tazza e tolgo il latte dal fuoco versandolo al suo interno. Lui si siede sullo sgabello del piccolo tavolo della cucina su cui facciamo colazione solitamente e continua a fissarmi.

io: ti serve qualcosa?

non risponde. si alza e viene verso di me.

M: quella tazza è la mia

Amore e odio with you Mattheo RiddleOn viuen les histories. Descobreix ara