«In che senso che non riesci?!» esclama Luna. «Non mi esce, non riesco.» «Ma davvero volete difendere Sailor Moon? Sprecate tempo. Come si fa a difendere una ragazza come Sailor Moon?» sentendo una voce strana e oscura mi allungo per vedere, anche se di poco. «E quel coso cos'è?» sbatto scoccata. «Che vuoi dire?» anuisce Sailor Mercury. «Sailor Moon, non è una che salva il pianeta, ma è una assassina. Ha ucciso i genitori di una mia amica!» la gente che è nascosta filma tutto è iniziano e mormorano «Perché non è qui allora? Si direbbe che io ho ragione.» «Se solo potessi trasformarmi, ma non riesco.» tocco la spilla, ma nulla, non succede nulla. «E ovviamente, voi quattro siete le sue complici.» tra una parola e l'altra le ragazze attaccano come no mai... Alla fine la ragazza misteriosa scompare nel nulla. Ma la gente che era nascosta esce e urla alle ragazze di andare via.
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«Direi che la tua cara amica, ha fatto un bel pasticcio. E andata a dire anche a quella lì, della sua vita passata.» «Dove cavolo eri Usagi!?» sbatte Rei tutta arrabbiata.«Rei calmati. Prima vediamo che succede, poi vediamo cosa possiamo fare e come rimediare.» Mako ed Ami escono davanti a Rei per fermarla. «Direi che la tua cara amica di infanzia ha parlato troppo, o non sappiamo nulla su di lei.» venti minuti dopo andiamo a casa mia.
«Come sarebbe che la spilla non va?» Poggio la spilla sul tavolo. «Quando volevo trasformarmi non è andata bene. Per questo non ero lì. Non che non volevo.» «Usagi? Mamoru quando torna dal America?» chiede Mina. «Domani, perché?» chiedo perplessa. «Perché forse torna prima.» ridacchia Mina mentre mi mostra un video che sta girando su web. «E la lotta di prima. Qualcuno ha firmato tutto...» e infatti due minuto dopo mi squilla il telefono. “Ciao Mamo.” “Hei piccola come stai?” “Bene diciamo, tu?” anuisco nervosa. “Mi devi dire qualcosa?” sospiro e gli racconto la giornata. E inffati torna oggi stesso. «Che ti ha detto Mamoru?» «Infatti torna oggi stesso, verso il pomeriggio.» «E sucesso qualcosa che dobbiamo sapere ragazze?» mi giro e vedo Haruka e le altre. «Voi qui?» «Ovvio Ami. Ora chi ci dice che è successo?» Guardo le ragazze e sospiro. Venti minuti dopo andiamo nel santuario di Rei «Allora cara Usagi?» sospiro. «Non lo so davvero. Poi io non riesco nemmeno a transformarmi, figurati a capire, tutto ciò.» «Come non ci riesci?» chiede Haruka. «Posso vedere la tua spilla Usagi?» Michiru allunga la mano è le porgo la spilla... Mostra la spilla davanti al suo specchio e lo specchio diventa tutto nero.» «Non ti puoi più tranaformare.» «Hahaha, grazie, lo abbiamo già visto.» esclama Rei. «Qualcuno ha risucchiato tutta la luce della tua spilla. Ha cercato di rubare anche quella del cristallo d'argento, ma non ci è riuscito... Alla tua spilla serve un rinnovamento.» la guardo perplessa. «Semplice: una nuova spilla. - una spilla, e un nuovo potere-. Solo che nessuno del regno della Luna ancora non ci è riuscito a farlo.» «Cioè un attimo. Fatemi capire bene. Usagi deve avere un nuovo potere? E come si fa?» «Non ti so dire Ami. Ti ho appena detto che non si è mai scoperto. E una cosa nuova anche per noi stesse.» Io sospiro e guardo il telefono.
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«Già che ci siete qua, mi potete aiutare con il compito sulla fenice?» chiedo alle ragazze. Anuisco o è sorridono. «Allora:“Secondo la leggenda dalle ceneri emerge un uovo che, grazie al calore dei raggi solari, cresce molto rapidamente facendo nascere la nuova fenice nel giro di 3 giorni. Una volta spiccato il volo, l’uccello mitologico raggiunge Heliopolis e ricomincia la sua lunga vita, che dura addirittura 500 anni. Il suo significato è associato alla morte-rinascita, alla resurrezione, all’immortalità. Si dice infatti che la fenice risorga dalle proprie ceneri e da sempre le si attribuiscono grande forza e alle sue lacrime addirittura capacità curative. Ogni 500 anni costruiva un nido sopra a un albero utilizzando piante balsamiche, vi si adagiava sopra e attendeva di essere bruciata dai raggi del sole. Poi, una volta morta, dalle ceneri risorgeva.” direi che abbiamo finito!» «Ma nessuno crederà che lo ha fatto Usagi.» Sbatte Rei ridendo. «Ma vuoi litigare?» lei ride. «Su, puoi dire che ti hanno d'atto una mano le tue amiche. Tanto loro sanno come sei fatta.» ridacchio appena.
Dopo qualche ora torno a casa. «Ti serve un passaggio?» Sorrido quando vedo Mamoru. «Mamo, ma come? Già di ritorno?» lui sorride. «Dai ti porto a casa.» salgo in macchina e per strada parliamo di tutto e di più. «Accidenti. Si vede che la tua amica, ti odia a morte. E cosa pensi di fare?» scuoto la testa. Mamo ferma la macchina davanti a casa mia, ma non scendo. «Non so cosa fare...» «Se ti può aiutare, la mia è un consiglio. Vai da lei e digli chi sei!» Mamo tiene le mani sul volante e guarda dritto e poi mi guarda così serio. «Potrei chiudere un occhio e pensare.» gli do un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina ed entro in casa.
