«con Ciro e gli altri.» loro si guardano con le sopracciglie alzate.
«perché mai?» ricordare cosa quel ragazzo mi voleva fare mi fa venire j brividi, non avevo mai avuto paura di un cazzo e la cosa era rimasta così, però... Non lo so, la consapevolezza che vivo con queste persone e che potrebbe risuccedere un miliardo di volte... Mi mette ansia e forse, cazzo, paura. Ma non ne sono ancora certa al cento per cento, quindi è meglio non confermare nulla.

«un ragazzo voleva stuprarmi e Ciro mi ha aiutato a cacciarlo via.» qualcosa nel dire questa frase, la fa sembrare ancora più reale. E questo mi spaventa perché Ciro sarebbe dovuta rimanere una persona da odiare, anche se, in realtà ora è abbastanza difficile. Ora quella che provo per lui è in parte gratitudine e questo non va bene perché so che lui non è una brava persona. Lo dimostra il fatto di come mi ha chiamato nonostante sapesse quanto odoassi quei nomignoli. Lo dimostra il fatto che picchia mio fratello e Filippo, e lo dimostrano tantissime altre cose.

Lui non è perfetto e questo è brutto.

«cazzo! Perché non ce lo hai detto?»

«perché vorrei che facessimo finta che non sia mai accaduto e perché non voglio che mio fratello lo sappia, ok? Non ne voglio parlare», spiego e loro annuiscono tristi.

«però...»

«Nad ti prego, ti scongiuro, non ne voglio parlare.» ribadisco ancora più dura e questa volta lei mi fa un sorriso rassicurante. «bene! Ritornando al discorso, sei davvero sexy, Ciro morirà dalla gelosia!» ammette Silvia ed io sorrido.

«anche se non capisco perché dovrebbe essere geloso dato che non stiamo insieme.» chiedo, non capendo.
«gli uomini sono fatti così, credono che sei di loro proprietà e Ciro, per qualche strana ragione, ha una fissa con i Di Salvo quindi... Si è fissato con te ed è geloso perché tu non te lo fili da tempo ormai.» Silvia odia gli uomini e se potesse creerebbe un movimento contro essi, eppure a volte a ragione nei suoi discorsi contorti.

«mi ha chiesto lui di stargli lontana.» puntualizzo.
«sì, ma voleva che tu gli stessi addosso come se fossi la sua cagnolina, gli uomini non accettano che qualcuno riesca a stargli lontano.» continua Silvia ed infondo, credo che se creerebbe il movimento, sarebbe proprio un'ottima leader. «ah certo, ma come ho fatto a non capirlo?» chiedo sarcastica ma sembra che Silvia parli sul serio.

«perché non hai mai avuto ex di merda come i miei.» respiro in modo strozzato, la verità è che non ho mai avuto un ragazzo. È ovvio che non lo avevo capito.

«uaglion andiamo, o ve lasc ca'.» esclama Liz entrando nella nostra cella, e noi annuiamo per poi uscire.

                               ****
                       POV'S CIRO

Ho sempre amato il mare; esprime libertà: il mare non dipende da nessuno, nessuno lo controlla.
È calmo ma se lo provochi diventa tempesta, è bello e ammaliante. Ti attrae nelle sue braccia ma se vuole può farti affogare facilmente.

È un controsenso incredibile però è la verità.
Ed è una verità davvero bella.

«Cirù vie ca'», Totò mi chiama ed io mi giro, sovrappensiero.
Con molto menefreghismo lo zittisco e vado verso la cella di Cardiotrap.

Appena entro lui mi guarda con gli occhi spalancati. Gli avevo ordinato una cosa e non l'ha fatta. «Cirù, giur ca' n'agg fatt appuost, è succies e bast. N'avev vist ca' i sbirri  me stavan attaccat a o' cazz.» cerca di difendersi ma non me ne frega un cazzo, corro da lui e gli tiro un pugno in faccia.
Lui si tocca il naso sanguinante ed io me approfitto per dargli un calcio alle palle che lo fa cadere in ginocchio. Continuo a dargli calci nello stomaco, mentre Milos sorveglia la cella dicendomi se arrivano le guardie oppure no.

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