Prologo

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Arrivati a Terracina dalla macchina scese un ragazzo dagli occhi oceano, I capelli morbidi e lisci ricadevano in un ciuffo castano posizionato su un lato della fronte e una bocca sottile si aprì in un sorriso che fece comparire delle rughetta vicino agli occhi, il ragazzo fu seguito dalla sua famiglia che aprì subito il bagagliaio per prendere le valigie, tutti erano indaffarati a prendere e trasportare le valigie nell'appartamento al secondo piano di una palazzina davanti al supermercato della conad, tutti tranne Lottie Tomlinson, una delle sorelle del ragazzo, aveva il telefono e sembrava indisturbata, nessuno aveva notato che aveva il telefono, o così credeva.

Sua madre si piazzò davanti a lei urlando "Lottie metti via il telefono e aiutaci a portare le valigie su" lei sospiró prese una borsa e la porto su andando poi in camera sua, la madre sospiró e il ragazzo rispose "tranquilla mamma, almeno ha fatto qualcosa, poteva andarci peggio" Disse mentre trasportava 4 borse, due per mano "menomale che ci sei tu Louis"

Sì, il ragazzo si chiamava Louis Tomlinson il fratello maggiore della famiglia e in un certo senso quello con cui tutti nella famiglia andavano d'accordo, di solito era con Lottie, loro sì che si capivano al volo, uno sguardo di Lottie mentre la mamma parlava a raffica e lui la salvava, lui sapeva di tutti i ragazzi che aveva avuto, era più come un migliore amico che un fratello, proprio per questo quando si dovettero dividere le camere Lottie e Louis si misero insieme, "sistemate i vestiti nei cassetti e poi mettetevi comodi", Louis appena finito di sistemare tutto, andò verso la finestra dell'appartamento, fuori c'era già il tramonto e la notte stava per arrivare, davanti alla sua finestra c'era una strada e poi una chiesa di cui si ricorda le fastidiose campane, " Se suona alle 6 di mattina mi incazzo" Lottie scoppiò in una fragorosa risata e poi il silenzio calò fra loro, era un silenzio confortevole e familiare, e lui ritornò a fissare la chiesa guardando meglio un particolare che non aveva notato la chiesa davanti a lui aveva una torre in cui c'era posizionate le campane e sopra c'era un crocifisso che fissando meglio notò si illuminava "che pacchianata il crocifisso che si illumina!!" Disse e Lottie si avvicinò a lui osservando la chiesa e disse "vorrei seriamente considerare l'idea di fare causa ai preti se fossi Gesù" Tutti e due per un momento si girarono verso l'altro si guardarono e scoppiarono a ridere contemporaneamente, la madre si affacciò e disse " È ora di mangiare ragazzi " E loro si diressero verso la cucina a mangiare gli avanzi che avevano portato da Roma, ebbene sì per arrivare da Doncaster a Terracina ci volevano molte ore e avevano un'amico a Roma che li aveva ospitati per 4 giorni, perché erano a Terracina? Semplice volevano fare dei bagni nell'acqua, e soprattutto essere in una spiaggia non troppo affollata, in più era tradizione.

Infatti Louis fin da quando era piccolino si ricordava di esserci andato "Louis, Lottie muovetevi"

Sì Louis si perde spesso nei suoi pensieri e la sorella era rimasta lì, perché si è vero non aveva superpoteri ma sapeva cosa stava pensando il ragazzo"domani mi racconti come era il mare quando eri piccolo" Lottie aveva studiato psicologia, sì la psicologia di Louis, era complicato ma quando pensava a qualche ricordo vecchio e felice sorrideva, come in quel momento, e poi bastava usare il cervello e se c'era qualcosa che aveva preso da sua madre era quello, lei aveva un'intelligenza matematica, un'informazione entrava un risultato usciva, forse era per questo che eccelleva in tutte le materie scientifiche, ma comunque stiamo spostando il centro, Louis Tomlinson il protagonista di questa storia dopo un'urlo da parte della madre, al contrario della sorella, che si stava aumentando l'autostima si mosse e arrivato allo stipite della porta di affacciò e disse "Lottie smettila di auto compiacerti e vieni ho fame!!!" e finalmente si svegliò anche lei urlando al fratello, che nel frattempo si era allontanato, che era uno stronzo e si beccò pure un rimprovero dalla "signora Suprema", la loro mamma, che le urlava di moderare i toni.

Note Autrice:

Ebbene vi è piaciuto? Lo ho cambiato dalla prima volta che lo ho scritto, spero non si noti il cambio, solo che al tempo avevo letto una storia di una scrittrice che ammiro e che descrive in un modo sublime selfdisclosure scrive storie gay non Larry ma comunque

Ciaoo
-Lavic-

My Summer Crush ~L.S.~Where stories live. Discover now