And It's Only Hello, Hello

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La prima volta che si era svegliato, Louis pensava di star sognando per l'ennesima volta (imbarazzante, sì, lo sa. Non una parola di troppo sull'argomento).

Il sole era indeciso sul sorgere, ancora, e tentennava tra la finestra e i primi centimetri del pavimento sotto di essa, illuminando una stanga di legno compensato e una felpa che non aveva centrato il cestino per i panni da lavare.

Non aveva guardato certamente quello per primo, ovviamente. No.

Due enormi e tranquilli occhi verdi da cerbiatto stavano osservando ogni suo movimento, ed Harry, il mento sulla sua spalla e il corpo per metà adagiato sul suo, ancora senza vestiti e certamente bisognoso di una doccia, non aveva smesso di accarezzarlo, le dita sottili tra i suoi capelli. "Dormi", aveva detto la sua voca bassa e rauca, musicale, l'altra mano che correva per tutto il suo torso. Louis aveva fatto un basso mugugno:

"Perché tu non lo fai?"

"È solo passato qualcosa fuori che mi ha svegliato. Probabilmente il camion per la spazzatura. Ora dormo anche io. Non sono mai stato così comodo" aveva aggiunto in un sussurro, rimettendo l'orecchio sopra al suo cuore. "Credo sia il mio nuovo posto preferito" aveva aggiunto, senza guardarlo. Louis aveva sentito il suo corpo andare su di giri centimetro per centimetro:

"Adulatore."

Harry si era espresso in un respiro appena più pesante, e non aveva risposto, ma le sue mani non si erano fermate.

Ora, Louis è accartocciato da solo nelle coperte, e si sveglia con il viso affondato nel cuscino. Tasta il materasso e lo sente teso: basta aprire un solo occhio e vedere Harry, i fianchi avvolti dal bianco mentre sta seduto contro la parete e, braccia incrociate contro le ginocchia, guarda fuori. Ha dei lividi sul corpo e i capelli spettinati, macchie sullo stomaco e piccoli graffi sulle clavicole, ma non ci pensa, guarda e basta. Non dice niente, ma Louis crede che non si sia nemmeno accorto di non essere più solo, lì. ''Ehi'' richiama, prima di schiarirsi la voce solo al suono di come viene fuori. Harry china il capo verso di lui e sorride, una fossetta in mostra:

''Ciao'' fa una pausa, osserva il suo viso e continua ''Ho mandato di nuovo un messaggio ad Em. Oggi a pranzo la vedo e le ripeto quello che le ho già detto ieri. Non ti metterò in mezzo perché lei non- Comunque'' scuote appena la testa, e aggiunge: ''La lascerò... Insomma. Di nuovo. Non me ne andrò senza aver chiarito che è quello che voglio.''

''Io non le piaccio proprio, vero?'' domanda con voce piccola, ed Harry fa una risata breve.

''Be'. Non è ingiustificato, a quanto pare. E nemmeno a te piace lei. E non è una brava persona, credimi. Cioè. Nemmeno cattiva, ma ha detto delle cose che...'' e di nuovo, la frase cade. Louis domanda alzandosi sui gomiti:

''Perché avete litigato?''

Harry esita, si lecca il labbro inferiore. ''Per colpa tua, in realtà. Cioè. Non tua, ma... Il tuo nome è uscito fuori e lei ha dato di matto.''

''Se si parla di me litigate?'' domanda curiosamente, troppo assonnato per riflettere su quello che vuole dire e farlo suonare meglio. Piega le braccia sul cuscino e ci poggia la guancia per guardarlo mentre Harry, irrimediabilmente, arrossisce.

''Più o meno. Cioè. Praticamente, succede questo. Lei dice che devo smetterla di darti così tante attenzioni, soprattutto quando non c'è, e io dico che non faccio niente di male e da una o due settimane in realtà gli argomenti sono anche altri, ma... Sai. Non ho intenzione di averla ancora nella mia vita. Di scusarmi sì, ma di ignorare il suo fregarsene di quello che voglio io, no. Con lei non ci voglio stare più.''

Louis non chiede il perché, ovviamente. Gli sembra abbastanza chiaro senza che Harry si senta ancora più al disagio di così. ''Non sapevo fossi bisessuale, comunque'' decide di tirare fuori, perché è vero. Ne aveva un vago sospetto per via del suo comportamento, che era quello che lo faceva continuamente sperare e non demordere, ma non aveva avuto conferma da nessuno, né da Niall né da altri amici loro, quindi pensava che tutto quel casino sarebbe sfociato in assolutamente nulla. In più, avevano avuto frequenti conversazioni sulle relazioni, ed Harry sapeva benissimo di non essere l'unico non-etero lì al tavolo. Louis era gay e Zayn era bisessuale, quindi, alla fine, non c'era niente di cui preoccuparsi. Ma non aveva mai nemmeno nominato un ex maschio. A stento le ragazze. Di solito ascoltava.

Love Is Only For The Brave ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora