La rosa nera (Part-2)

28 Capitolo

"Michaela"

Per quanto mi sforzi di non essere felice in questo momento...non ci riesco.
Sono ancora tra le braccia di Elia.Tra le braccia di colui che dovrei odiare...
Lui è ancora disteso su di me,poggiato sui gomiti.Il volto nascosto tra i miei capelli..
Non credo abbia raggiunto l' orgasmo..lo sento ancora duro come l acciaio dentro di me.Mi chiedo perchè abbia deciso cosi..
Forse neanche lui voleva donarsi del tutto..

Si sfila via da me dolcemente,mi accarezza il viso con la mano calda e ruvida contro la mia pelle sensibile e accaldata.
Non dice nulla.I suoi occhi sono lucidi,la fronte contratta..
Mi lascia un tenero bacio sulle labbra e si alza.Il calore svanisce e il freddo m' invade facendomi rabbrividire.
D'istinto prendo il lenzuolo e mi copro.
Lui accenna un sorriso..«Vuoi dell'acqua?» mi chiede e io rimango a fissarlo come una scema stracotta.
È nudo...con un erezione spaventosa.
Mi chiedo come faccia a trattenersi..
Di colpo mi ricordo chi è.
Ed è come uno schiaffo.
Un dominatore.
A lui non piace fare l amore.
Lui ama i giochetti il dolore..ma certo.
Ecco perchè...
«Tutto bene?» mi sta vicino,non mi ero accorta che si fosse avvicinato.Ero persa nei miei pensieri.Il mio volto contratto deve averlo fatto preoccupare.Mi sfiora il labbro inferiore con il pollice «Sei bellissima,lo sai vero?» dice con uno sguardo che non so distingure.
Certo vorrei dirgli, ma non abbastanza per te.
Sposto il viso dalla sua mano «Devo andare in bagno» lui mi guarda con una strana espressione per qualche secondo ma poi torna ad alzarsi.
Si rimette i pantaloni senza i boxer...«La terza porta a sinistra.» dice ed esce dalla stanza.

Vuoto.
Ecco quello che sento.
Un vuoto enorme.
Un enorme buco nero al centro del petto.
Non mi aspettavo parole romantiche.
No io...non lo so cosa mi aspettavo.
Ho una gran voglia di piangere.Ma adesso riesco a trattenermi.Prima non ci sono riuscita l emozione di essere una sola cosa con lui mi ha...spezzato il cuore.
Perchè nonostante tutto non riuscirò mai a dimenticare che ha preferito delle altre a me.Lascio il lenzuolo e mi alzo raccogliendo i vestiti.
Mi vesto e mi dirigo in bagno.Quando esco,sono incerta sul da farsi.Vorrei scappare.Una corsa veloce fino a casa.
Ma non posso..nella mia mente risuona sempre quella maledetta voce..

"Non sarai mai in grado di soddisfarlo.."

Il nodo in gola si fa sempre più stretto mentre scendo le scale.Entro nell enorme salotto e lo vedo.Seduto sul divano,le gambe larghe,la sigaretta tra le labbra.
È talmente bello da far male.Devo andarmene.
Non si accorge subito della mia presenza.
Ma quando lo fa,si alza e spegne la sigaretta.
Viene verso di me..«No» dico con il timore che mi tocchi ancora.
Non lo sopporterei.
Scoppierei in lacrime.La sua freddezza...non so perchè ma non me l aspettavo.

Lui si ferma fa per dire qualcosa...ma io lo precedo «Grazie della serata.» dico tornando a indossare la mia maschera d insofferenza.
Elias stringe gli occhi,adesso sembra arrabbiato...«Nessun problema.»
Mi sta liquidando.
Cosi...come chiunque altra...
Ne sono certa.
Lo vedo nel suo sguardo impaziente,nel modo in cui...«Forse è meglio che tu vada adesso.»
Lo fisso scioccata..ma è solo un attimo.
Mi sento umiliata.
Raggiungo il divano dove stanno il cappotto e la borsa,li afferro e mi dirgo alla porta ed è li che lo sento dirmi..
«Addio Michaela».. lo sussurra ma non mi sfugge.
Non rispondo.
Esco dalla sua casa senza voltarmi indietro.

Piove a dirotto.
Corro verso l auto e mi precipito dentro.
Ma quando metto in moto e i fari si accendono lo vedo...Elias sta davanti all auto.Ormai fradicio...mi guarda ha la stessa espressione di quel giorno che andai a parlargli alla villa.Stringo il volante mentre il cuore sanguina.
Rimango inflessibile.Mi osserva per qualche altro secondo e poi.. si sposta.
Involontariamente mi sta mettendo davanti ha una scelta.Potrei rimanere con lui e allora tutto cambierebbe...oppure posso andarmene e mettere la parola fine.
Stavolta non c è guerra dentro di me.
So cosa fare.
Premo l accelleratore e sfreccio via.