Una storia come le altre

"Me ne vado"

Meredith cercò subito di fermarmi, cerca di calmarmi e di non farmi passare dalla parte del torto. Gli cercai di far capire che non era come pensava lei, non ero assolutamente arrabbiata con Derek, e non volevo andarmene per lui. Continuava a non capire ed a pensare che fossero solo scuse. Decisi di raccontargli tutta la verità è di chi sono veramente, anche che mi servirebbe una mano per tornare indietro. Lei non mi credette allora io gli dissi "è tutto così assurdo, non mi piace questo posto, mi trovo davvero male e Derek... Derek è uno stronzo. Non sono felice, pensavo che questo fosse la mia felicità, cioè quello che volevo. Ma mi manca la mia vita da adolescente, se non ci credi peggio per te ma almeno aiutami. Se vuoi ti dimostri che ho ragione, prova a farmi fare qualcosa che tratta di chirurgia, non so niente"    Do le spalle a Meredith e iniziai a correre fino a trovare uno stanzino. Meredith dopo un'ora e mezza mi trovò, sta tutto buio e non sapevo chi fosse entrato. Iniziai a dire di essere stufa, e che nessuno inizierà mai a credere in me, nessuno crede che io non sono Amelia, senza accorgersene presa dal discorso dissi "diventerò un chirurgo eccezionale, sono l'altra shepherd, quella che non sa fare niente, solo per degli errori che ho commesso da giovane." Mi accorsi così che io ero davvero Amelia shepherd e che l'adolescente era solo un incubo. Iniziai a riflettere ed effettivamente non avevo altri ricordi di questa ragazzina, e si spiegò anche il perché non ricordavo niente di Amelia. Tornai a casa di Meredith, ricomposi la valigia presi la mia roba, e partii, per andare a trovare i miei genitori ed assicurarmi che veramente era solo un incubo, non avvisai nessuno, non per niente ma perché ero talmente presa che mi scordai.