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c'era il suo peter con le mani legate e due guardie gli lanciavano la scossa potente.con le lacrime agli occhi si spostò.poco dopo si nascose dietro ad un muro del corridoio e affacciandosi di poco vide che le due guardie di prima lo stavano trascinando via.

scappo nella sua stanza, bevve un po d'acqua e inizio a togliersi la camicia e la gonna bianca, rimanendo in intimo. si mise nel letto e  le immagini di peter che soffriva gli vennero in mente.non ci pensò per un po e si addormentò.

passarono varie settimane dove peter non le parlò. Un giorno zoe balzò in piedi appena sentì di bussare alla porta.Con i capelli ancora arruffati si alzo dal letto, apri la porta;

appena vide peter si sveglio quasi del tutto

-che vuoi?- chiese un po infastidita, uscendo un po dalla camera, peter si guardò intorno come per vedere se c'era qualcuno e la spinse dentro

-non farlo mai piu- disse peter chiudendosi la porta alle spalle

-fare cosa?- chiese zoe. peter abbasso lo sguardo su di lei, zoe segui gli occhi di peter e si ricordò che era in intimo. prese veloce la camicia e se la infilò

-non hai ancora risposto alla mia domanda- 

-cosa vuoi?- chiese in modo calmo zoe

-perchè sei qui?!-urlo zoe quando peter non rispose

-non mi parli per settimane, e poi ti presenti qui come se niente fosse!mi spieghi che problemi hai ?-

-lo so mi scuso per questo , pero non posso stare senza di te-spiegò peter

-tutte stronzate!- gli diede uno schiaffo facendogli girare la testa di lato

-se veramente non puoi stare senza di me ti saresti presentato uno o due giorni dopo!-

-mi hai ignorato per quello che ho visto?!- peter taque

-RISPONDI CAZZO- continuò zoe

-PETER MA VAFFANCULO- disse zoe si mise la gonna bianca e le scarpe manco flash,e uscì passandogli accanto

-zoe...- la chiamo peter, zoe gli passo accanto dandogli una spallata

ando verso la stanza arcobaleno e undici appena la vide le ando incontro

--zoe tutto bene?-

-si tesoro perche?-

-ti ho sentita urlare-

-tranquilla non e successo niente-

la giornata passo e peter non faceva altro che fissare zoe , e fulminare con lo sguardo con chi parlava zoe.

si fece sera zoe diede la buonanotte a tutti i ragazzi e abbracciò undici.arrivò in camera si tolse le scarpe facendo un sospiro di sollievo, quando stava per passare alla gonna, la porta si apri di scatto entro qualcuno entrò e la si porta si richiuse

-che ci fai tu qui?!-chiese zoe appena vide peter

-ehy- disse peter accennando un sorriso

-ehy un cazzo!-  disse urlando

-perche sei qui?- disse piu calma

-noi dobbiamo scappare da qui...- gli occhi zoe si illuminarono

-come?-

-non e sicuro , tu potresti essere in pericolo...come undici...-

-cosa centra lei?!-

-i suoi poteri ...sono molto forti e mi preoccupa quello che brenner le potrà fare-

-è giusto così...- disse zoe

-bene...ora puoi andare...-disse zoe

-no...- disse peter

-non incominciare-  peter alzo le sopracciglia

-non faccio niente- alzò le mani

-ma fammi dormire con te-

dopo un po zoe alzò lo sguardo

-perche ti hanno fatto quello...?-

-perchè sono gente cattiva...io sto bene-

-non te lho chiesto-disse zoe

-cosa?-

-se stai bene o no- disse zoe ovvia. peter fece passare la lingua nella guancia e mise le mani sulla sua vita

-posso restare qui?-  solo dio sapeva quanto voleva, ma non le aveva parlato per settimane

-no- disse zoe sorridendo. peter si avvicino a lei , erano ad un palmo di distanza

-devi sapere...zoe...che tu dici no, io lo faccio lo stesso- disse soffiandole sulle labbra.

peter si distese sul letto. poco dopo anche zoe. peter mise la sua testa nel collo di zoe

-hai intenzione di starmi attaccato come una cozza tutta la notte?-

-si-

peter mise il braccio sulla sua vita e una gamba sulle sue.

durantela notte peter non si spostò se non per mettere la testa sul seno di zoe.

la mattina dopo zoe si svegliò con ancora addosso peter. girò la testa e vide che che erano le 8:42

-cazzo!- urlò zoe

-peter svegliati e tardi- disse scuotendolo

-dai fammi dormire- disse sistemando la testa sul suo seno

-sono le nove...poi li riprovi- disse inventando una scusa per farlo svegliare, non le avrebbe mai fatte riprovare. apri gli occhi di scatto

-e va bene-

solita giornata per zoe controllava se tutti giocavano o che facevano quello assegnato e vide undici giocare in un  gioco che con dischetto doveva fare un percorso e arrivava ad un numero, epuntava sul numero uno.

peter entro nella stanza e ando verso undici, si piego e raccolse una schedina che era caduta a d undici sfiorandole le mani mentre cercava anche lei di prenderla, si sedette vicino a lei e iniziarono a parlare. La curiosita di zoe era molto alta quindi si avvicinò

-conoscevo un ragazzo come te...con le tue stesse capacità...- disse peter

-chi?-chiese undici

peter prese una schedina e la mise sul numero uno

-uno?- peter annuii

-papa dice - non la fece finire di parlare che disse

-che non esiste lo so- guardo la telecamera.

abbasso lo sguardo verso undici e disse a bassa voce

-posso confidarti un segreto-

-avvolte...papa non dice tutta la verità-

-only blood-Where stories live. Discover now