29. "Dangerous" by Micheal Jackson

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– Voglio scusarmi con Spencer –, disse Beatrix il mattino dopo, scendendo dal SUV assieme alle altre.

– Oh, questa sì che è un'ottima cosa –, rispose Emily, stupita dal cambio dell'amica rispetto alla sera precedente. Doveva tenerci davvero a lui, più di quanto dimostrasse la sua irriverenza.
Le ragazze fecero il loro ingresso nell'openspace col loro solito allegro chiacchiericcio e Beatrix si guardò attorno alla ricerca del dottore, che adocchiò subito.

I loro sguardi s'incrociarono: negli occhi di lui lesse una calma che prima non aveva mai mostrato. Fece per andare nella sua direzione incoraggiata da ciò, ma una voce autoritaria che conosceva molto bene la bloccò sul nascere:– Agente Pratt!
Si voltò appena in tempo per vedere Hotch farle cenno di dirigersi nel suo ufficio, cosa che eseguì seppur controvoglia.

– Che cosa c'è adesso?– domandò lei, imbronciata per essere stata interrotta.

– C'è che non devi comportarti come hai fatto ieri sera –, rispose un algido Hotch, guardandola con disappunto, – Non dobbiamo assolutamente litigare tra noi, chiaro?
– Ma Spencer stava...
Spencer? Quando è nata questa confidenza?– domandò il capo, esaminandola con lo sguardo.
Beatrix si morse il labbro e guardò altrove: si era fatta prendere dalla pancia, lasciandosi andare e facendosi scoprire anche da lui.

Dannazione!

– Ascolta –, iniziò Hotch,– potete fare quello che volete della vostra vita privata, ma non dovete litigare sul lavoro, tantomeno alla luce del sole. Il Musicista era lì, ti ha ascoltata e ora sa tutto.

Ti segue, ti controlla. Ti avevo già detto di porre un freno al tuo istinto e non avere colpi di testa, queste cose ti mettono in pericolo.
– Aaron, io...
– Credevo di essere stato chiaro –, la interruppe lui,– Evidentemente mi sbagliavo. Ma da adesso in poi dovrai sottostare alle regole, sono stato chiaro?
Il tono non ammetteva repliche, ma stavolta lei dovette soccombergli.
– Sì –, mormorò in risposta, la voce appena percettibile.
Gideon, che aveva assistito in silenzio da un angolino alla discussione, si lanciò in difesa della ragazza:– Aaron, devi considerare il fatto che tra loro due c'è del tenero.

Hotch lo fulminò, ma l'altro non si fece intimidire, rimproverandolo:– Andiamo, solo un cieco non se ne accorgerebbe. Lei si preoccupa per lui e viceversa, ma Bea è più nervosa perché tutto ciò sta accadendo per causa sua –, poi si rivolse alla donna,– La cosa migliore che potete fare è non frequentarvi più al di fuori del Bureau. Almeno finché questa storia non sarà finita. Converrai con me che è l'unica strada percorribile.
Fu come ricevere un pugno a sorpresa nello stomaco, ma la donna dovette mandare giù il boccone per quanto amaro fosse, annuendo.
– Non essere triste. Vedrai che tutto si sistemerà per il meglio.
– Ho i miei dubbi –, troncò asciutta.
Beatrix uscì, dirigendosi mogia verso la sua scrivania mentre Gideon chiamò Reid nell'ufficio, aspettando che Hotch fosse uscito prima di parlargli.
Il dottore entrò in tutta tranquillità, senza far trasparire la curiosità che albergava dentro di sé.

Cosa doveva dirgli di così importante da chiamarlo in privato durante il lavoro?
– Sai –, iniziò a dire,– non ti sto per rimproverare, solo che voglio farti un certo tipo di discorso perché ti stimo. Sei un ottimo elemento, sappiamo tutti che la tua intelligenza è insuperabile ma... sei una frana nei rapporti umani–, convenne il profiler anziano.
Bevve dell'acqua, ascoltando ciò che lo spaesato dottore rispose:– Io sto... cercando di lasciarmi andare come mi hai consigliato.

– Non fraintendere, ti stai muovendo bene nella tua... inesperienza, chiamiamola così. Ma considera sempre quel che lei ha subito, anche in virtù del fatto che tu sei maggiore di quattro anni. E hai anche più conoscenze riguardo i comportamenti da adottare sul lavoro, capisci che intendo?
– Secondo voi il Musicista punta a un sequestro?
La domanda di Spencer troncò di netto il discorso di Gideon, dimostrando che ormai ne aveva le tasche piene di tutte quelle chiacchiere, che considerava prioritaria un'altra questione molto grave da affrontare.
Sì, aveva ragione: si stava davvero lasciando andare e lo stava anche facendo molto bene.
Gideon non riuscì a dare una risposta esauriente subito.
Arricciò la bocca, guardò in basso, incrociò le braccia e gli rispose mentre si voltava di lato:– Sì, io credo di sì. Ormai non è più sicuro dello status single di lei e vede in te un rivale, ma non è questa la causa, secondo me. Sono convinto che volesse rapirla già in precedenza, è una cosa che sta progettando da tempo.
Reid non disse nulla ma il suo sguardo corrucciato parlò per lui.

Brief is the LightWhere stories live. Discover now