Fantasma dell' Opera e Angelo della Musica

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23 Settembre 1879

Sugli alti tetti della bellissima e misteriosa città di Parigi, il Sole splendeva con grazia. Era il primo giorno d' autunno e l'aria mattutina era già più fresca e gradevole di com'era durante i caldi mesi di giugno, luglio o agosto. Inoltre, fra i viali alberati, i giardini privati e i parchi si potevano scorgere alcune piccole macchie di tenue giallo, che però lasciavano ancora grande spazio al verde delle chiome degli alberi.

Il fiume Senna scorreva con grazia lungo il suo alveo e l' acqua luccicava sotto la timida luce del Sole.

Il fiume Senna scorreva con grazia lungo il suo alveo e l' acqua luccicava sotto la timida luce del Sole

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I cittadini parigini occupavano già da tempo le numerose strade della città.

Gli operai correvano o lavoravano già da ore per le strade, gli impresari e i gentiluomini camminavano distintamente e superbi avvolti nei loro cappotti eleganti.

Le nobildonne invece, costrette a camminare su tacchi scomodi e in abiti ingombranti con corsetti spaventosamente stretti, passeggiavano chiacchierando con le loro dame di compagnia o le loro amiche, non avendo molte altre alternative all'epoca.

Insomma: l'atmosfera che aleggiava fra le stradicciole e le grandi vie, fra i parchi e le piazze, fra i Cafè e le botteghe della Ville Lumière era frizzante e frenetica.

La situazione era la stessa all'interno dell'Opera Populaire, le cui grandi sale, i corridoi, i cunicoli e perfino i sotterranei erano testimoni di tante emozioni, preparativi e incontri.

Nel suo elegante e luminoso ufficio, Mr. Auguste De Bienne esaminava le lettere arrivate quel giorno con gesti meccanici: le prendeva dal vassoio appoggiato vicino alla teiera di delicata porcellana giapponese, poi scrutava il sigillo in rilievo sulla cera e qualche possibile nota sul retro della busta. Successivamente, apriva il sigillo, lasciava la busta vuota alla propria destra e leggeva il contenuto della lettera.

Ogni volta che levava un'altra missiva e la toccava un brivido di terrore gli percorreva la schiena: se fosse stata lettera mandata da lui? Ne aveva sempre il timore, sebbene i messaggi da parte del Fantasma dell' Opera venissero consegnati praticamente ogni volta da Madame Giry, la quale, doveva ammetterlo, lo metteva spesso in soggezione.

Tuttavia, lei era un' eccellente insegnante di danza.

Altro modo con il quale il Fantasma si premurava di far giungere le proprie lettere ad August era quello di farle apparire dal nulla... sicuramente una mossa di grande effetto!

Per cui Monsieur De Bienne a volte si ritrovava con una lettera dal sigillo raffigurante un teschio sulla propria scrivania... oltre che con qualche capello bianco in più!

Solitamente in questa circostanza la missiva era posata vicino al raffinato tagliacarte che un caro amico aveva regalato al direttore del teatro tempo fa.

La cosa che più faceva rabbrividire Auguste De Bienne per quanto riguarda alle lettere del Fantasma dell' Opera era il colore dell'inchiostro: rosso sangue.

"The Phantom of the Opera" One Shots & Storie -Ita & Eng-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora