Il mio amico, il Principe

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Mi ricordo, di un giorno in quel parcheggio sporco, lezzo, poco curato. Che poi, curato. Qui una volta c'era l'aeroporto "Città Antica". Una volta, eh già. Una volta, mi dice il mio amico, che si ricorda di una volta, in cui era il suo compleanno, e uscendo sul balcone, quante storie quel balcone, vide il suo babbo, con l'aeroplano, ed uno striscione ad esso annesso, recitava, mi dice il mio amico quasi in lacrime, "Alla bambina più bella del mondo". Ora che me lo dice me lo ricordo anche io, avevamo 8 anni, avevamo solo 8 anni, eppure c'era qualcosa in lui che non capivo, e povero, non capiva nemmeno lui. Così che passa una libellula, che bella, che grazia, come la farfalla; al mio amico piacciono le farfalle, le invidiava, riuscire ad essere se stesse e liberarsi, già, gli ricordavano se. Come la libellula, l'aeroplano, si posò per terra, e carico di regali il padre del mio amico arrivò a casa, nel frattempo ero arrivata anche io, ero lì in quel momento, quando entrò spalancando la porta e con fare amorevole disse "Dov'è la mia principessa?". La principessa era proprio lì, già, era lì accanto a me a ridere e giocare con i Lego, la principessa però si mise a piangere appena vide il padre. Pensammo tutti che si fosse emozionata, era tanto che non lo vedeva, era partito per la guerra si, te la ricordi? Era la terza volta in meno di due secoli, che strano l'uomo, potrebbe fare guerra per il calore di un termosifone, che strano l'uomo. Era tornato dalla guerra già, avevamo vinto, magari piangeva di quello. Cercando di consolarla, mi abbraccio, io mi sentì a disagio, non facevamo certe cose noi, noi ragazze della 3°B. Non ci vedemmo mai più con il padre sai, loro non sanno più dove ci troviamo. Io e la principessa lì in quel parcheggio, il mio amico che pensava d'ammazzarsi quando aveva 15 anni si. Ora ci scherza per alleviare il dolore già, scherza d'ammazzarsi mangiando barbabietole, così l'allegria l'uccide. Allieva il dolore, lo sotterra già.
Poco distante da noi c'è la centrale, ne sono morti di uomini lì, ne sono morti eccome. Da piccole ci dissero che erano degli autoscontri, già, perché sai, nella fissione termonucleare succede questo, piccoli piccoli atomi si scontrano con altri atomi e li separano. Lo sapevano sin da quando eravamo piccole, metà della popolazione del paesino andava lì a lavorare. Principalmente gli uomini già, le donne, per la guerra, lo stato è tornato indietro, le lascia a casa, ci lascia a casa. E così, che contro la volontà ed il parere degli altri eravamo lì in quel parcheggio dismesso, io ed il mio amico, il principe

Gli vuoi bene o lo vuoi morto, la, la, laWhere stories live. Discover now