«Si può sapere cosa cazzo sta...»
L'uomo enorme fa il suo ingresso nella stanza come un toro.
L'arma che ho tra le mani si muove da sola, tentando di colpire Rupert in volto.
Ma i suoi riflessi bruciano l'azione sul nascere.
Riesce ad afferrare la sbarra e mi colpisce dritto sul naso, facendomi perdere l'equilibrio e cadere all'indietro, sopra al pavimento già sporco di sangue.
Lui è in piedi davanti a me come se fosse un gigante, scruta l'ambiente circostante.
Quando i suoi occhi incrociano quelli spenti e immobili dei cadaveri sembra avere un infarto.
'Xandra, di' le tue preghiere. Qui ci lascerai la pelle.
«Li hai uccisi. LI HAI MASSACRATI, LURIDO ANIMALE SCHIFOSO» l'oggetto metallico che ha fra le mani accompagna la frase, sollevandosi in aria e facendolo scendere giù così velocemente che lo spostamento d'aria emette un sibilio.
Riesco ad evitarlo rotolando su un fianco, il bastone sbatte sul pavimento abbastanza forte da tapparmi l'orecchio.
Tutto sembra andare a rallentatore dopo.
I miei occhi si fermano sull'enorme gamba dell'avversario.
Sembra il tronco di una quercia, o qualcosa del genere.
Una zampa d'elefante.
È il momento, Alexandra. La tua chance.
Carico tutta la forza che ho nel corpo in un calcio, che colpisce la tibia di Rupert.
L'osso si spezza di netto, facendolo cadere ed urlare fortissimo per il dolore.
Riesco a vedere l'osso spuntare dalla sua gamba come una stallattite in una caverna.
La ferita che gli ho provocato sanguina ovunque, e i miei occhi non possono fare altro che brillare davanti a tanta abbondanza del liquido rosso che tanto amo.
Inizio a prendere le sembianze di quando mi nutro.
Le urla di dolore dell'uomo sul pavimento si trasformano in grida di terrore.
Terrore puro.
Prova a mettersi in piedi, cadendo diverse volte, e io rido.
Farebbero di tutto pur di non farti mangiare.
Mi metto a cavalcioni su di lui, sorridendo e tenendolo fermo.
I suoi occhi grigi incrociano i miei.
E l'unica cosa che vede è il male.
Diglielo, 'Xandra. Tanto sta per crepare.
Gli sorrido mostrando tutti i miei 32 denti, con i quali presto mi nutrirò.
«Cercavi tuo figlio, non è così?» rido come un'ossessa.
I suoi occhi si spalancano, come se quelle parole gli avessero dato vita.
Gli impedisco di chiamare aiuto premendogli una mano sulla bocca.
«È sotto al letto, sai? Dentro la mia valigia. Gli ho spezzato la schiena. E poi ho bevuto tutto il sangue che aveva in corpo, fino all'ultima goccia. Come un calice di vino. Il suo sangue era dolce come lo zucchero»
Lacrime sgorgano dagli occhi di Rupert urlante.
Io che perdo il controllo e affondo i denti nella sua carotide.
Il paradisiaco sapore del sangue sulla mia lingua.
La cicatrice sul naso che sparisce.
Ti senti meglio, adesso?
Abbadono il corpo svuotato dell'uomo.
Mai stata meglio.
Bene. Mi dispiace rovinarti il momento, ma hai quattro cadaveri in stanza.
E devi sbarazzartene, urgentemente.
No. Non ne ho voglia.
Invece la polizia avrà tantissima voglia di sbatterti in galera, non appena i vicini sentiranno il profumino di cadavere.
Sbuffo.
Allora, vogliamo andare a fare un po' di... shopping?
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Don't Blink Again
Любовные романы"Io non voglio solamente il tuo cuore. Voglio la tua carne, la tua pelle, il tuo sangue, la tua voce, i tuoi pensieri, il tuo battito, e soprattutto le impronte delle tue mani ovunque." - Isobel Thrilling, Lover
