"Devi mangiare però, devi recuperare le forze" disse Minho, prendendo due piatti, e iniziando a fare dei toast, visto l'orario.

"Ora non ho voglia..." sussurrò Jisung, appoggiando la testa sul divano e chiudendo gli occhi per rilassarsi.

Minho scomparve nella casa per una decina di minuti, tornando dopo, con una brioche in bocca e un completo per uscire.

"Dove vai?" chiese Jisung interessato, guardandolo confuso.

"A lavoro, ho il turno di mattina oggi. Posso lasciarti qui senza che tu mi distrugga la casa? Ti lascio il mio numero di cellulare, in caso ti servisse qualcosa. Dov'è il tuo telefono?" chiese guardandosi intorno.

"Nella giacca" indicò Jisung, e Minho gli prese il telefono. Il castano sospirò di sollievo quando vide che Minho non aveva notato il gioiello.

"Sarò qui per l'ora di pranzo. Sicuro di non voler mangiare nulla?"

"Sicuro"

"Okay. Guarda un po' di tv, gioca con la play, ma non ti alzare dal divano." disse infine, mettendogli i vari telecomandi vicino.

Dopodiché, Minho uscì di casa, lasciando solo Jisung con la sua noia.

Dopo neanche mezz'ora infatti, si stancò della playstation e iniziò una serie tv.

All'inizio non gli piaceva e si annoiava, ma dopo il terzo episodio iniziò a piacergli. Così passò tutta la mattina a guardare Breaking Bad.

Dopo più o meno cinque ore, sentì il rumore della porta di casa, e capì che Minho fosse tornato da lavoro. Infatti il moro era entrato in salotto con una busta della spesa in mano.

"Ti sono mancato?" chiese ridacchiando quando notò che Jisung lo stesse osservando insistentemente.

"Che? No- nei tuoi sogni, magari!" rispose acidamente, e Minho roteò gli occhi.

"Che antipatico...ho portato del ramen, vuoi?" chiese più cortesemente, ma Jisung gli diede nuovamente una risposta negativa e altrettanto acida.

"Non ho fame"

Minho sospirò e andò in cucina, ignorando Jisung. Anche se avrebbe voluto convincerlo a mangiare, era troppo stanco per farlo in quel momento, così preparò il suo ramen e mangiò da solo.

Finito di sparecchiare e lavare i piatti, passò dal salotto per poter andare finalmente a riposare in camera sua, ma il ragazzo sul suo divano lo fermò.

"Dove vai?"

"A riposarmi, sono stanco" sbadigliò anche, non vedendo l'ora di recuperare le ore di sonno perse quella notte a causa di Jisung.

"Mh...okay" disse soltanto il castano, così Minho ebbe il permesso di andarsene.

Jisung dopo un paio di episodi iniziò a sentire gli occhi pesanti, e anche lui si addormentò.

Dormiva come un angioletto sul divano, con un cuscino stretto al suo corpo, e fermo nella stessa posizione da tutto il giorno per via della ferita.

Ad un certo punto, forse dopo qualche ora, si sentì privato del suo cuscino e anche della coperta. Poi sentì delle mani fredde sulla sua pelle e aprì gli occhi di scatto.

"Ma che fai?!" domandò agitato ad un Minho assonnato, che gli stava guardando la ferita.

"Devo cambiare il cerotto e disinfettarla, o prenderà infezione." disse, strofinandosi un occhio per il sonno e togliendo il cerotto sporco.

"Ti sei svegliato apposta o volevi solo interrompere il mio sonno?" Minho roteò ancora gli occhi, infastidito.

"Lasciami fare e non rompere, o preferisci che ti lasci così?" chiese guardandolo negli occhi con uno sguardo duro e aspro, al quale Jisung non potè controbattere.

Mad Love - MinsungDonde viven las historias. Descúbrelo ahora