Innamorato perso

481 16 1
                                    

Flashback

L'amore era un sentimento così ambiguo per la specie umana,un miscuglio di sentimenti,emozioni,uno sopra all'altro.
Era fatto di sorrisi,lacrime,dolore.
A Christian il dolore non era mai piaciuto,così come l'amore, ma lui li metteva su due piani diversi.

Incredibilmente diversi.
Sosteneva che un'emozione del genere non avrebbe mai potuto ferirlo,per quale motivo avrebbe dovuto?si domandava.

Era sempre stato un romanticone,o almeno all'interno.
Fuori da esso lo caratterizzavano come un tipo brusco e senza sentimenti,incapace di provare amore.

L'amore.

Chissà se anche lui lo vedeva in quel modo,chissà se lo pensava.

Fors-

<<Svegliati bello addormentato nel bosco non stai sognando>>

Alex.

<<eh?che hai detto?>>

Come sempre,troppo concentrato sui suoi pensieri,e troppo poco sulla realtà.

<<ho detto che se continui a fantasticare su quell'angelo dagli occhi azzurri fissandolo come un maniaco finirà per accorgersene,e chissà forse scappare>>

Simpatico come sempre.
Sorrisi in risposta.

<<ma che simpatico,senti perchè adesso non torni a pomiciare con la tua ragazza?che dici?>>

Gli rivolsi un sorriso falso,tanto per smorzare la tensione che si era venuta a creare.
Ma quando ricercai quegli occhi color mare,mi accorsi che era troppo tardi.
Se ne era andato.
Sbuffai

<<accidenti e adesso dove sarà andato?>>
mi domandai già pronto per riprendere le mie cose e tornarmene a casa,fantasticando su un qualcosa che non succederà mai.

<<emh Christian>>
<<non ora Alex>>
se voleva fare qualche battutina delle sue quello non era di certo il momento.
<<no Chri i->>
<<cosa Alex?!>>
risposi arrabbiato, ma non feci in tempo a dire un'altra parola, che girandomi mi ritrovai a meno di 2 cm di distanza da un ragazzo.

Quel ragazzo.

Oh.porca.puttana.

Era sudato,molto probabilmente per via dell'allenamento.
Andava a correre,si allenava in palestra per poi recarsi a scuola di ballo.
Come lo so?meglio non saperlo.

Era a petto nudo,i capelli sudati appiccicati alla fronte con qualche gocciolina di sudore su di essa.

Ok calma.

Non lo avevo mai avuto così vicino, e di certo quello non era il momento giusto per averlo.
Era inaspettato,prevedibile molto probabilmente, ma inaspettato.
Non ero pronto psicologicamente,mi ero sempre abitato a qualche occhiatina tra una lezione e l'altra,un saluto di cortesia,una domanda su dove potesse trovare un buon bar dove fare colazione,ma nient'altro.
Fortunatamente o sfortunatamente parlò lui.

<<hey Christian>>

ok.sapeva il suo nome, quando il matrimonio?

<<hey Mattia>>
attribuirlo ad un pomodoro era un complimento.

<<senti io sto andando via,volevo chiederti se uno di questi giorni ti andasse di uscire con me e i miei amici>>
voltò lo sguardo verso il suo migliore amico.
<<ah e ovviamente puoi venire anche tu Alex>>
in risposta sorrise.

Non poteva fermarsi al "con me"?
E poi con cavolo che faccio venire quel troglodita.
<<ma certo,grazie,mi farebbe molto piacere>>

Our baby Where stories live. Discover now