𝐋𝐲𝐜𝐨𝐫𝐢𝐬 » 𝑁𝑖𝑟𝑎𝑔𝑖

𝟏 | 𝐇𝐞𝐫 𝐧𝐞𝐰 𝐧𝐞𝐢𝐠𝐡𝐛𝐨𝐫

Si ferma davanti alla porta della sua stanza, aprendola ed entrando nella sua nuova dimora, non particolarmente felice dell'arredamento che hanno scelto ma può pur sempre lavorarci in questi giorni.
Si toglie i vari coltelli che tiene addosso, come membro dei militanti ha il vantaggio e privilegio di uscire armata; anche se, ha ammesso a sé stessa diverso tempo fa di odiare grande parte dei lottatori e di stare fra loro solo per proteggersi ed avere accesso alle armi.
Non fa del male al prossimo per divertimento come fanno loro, anzi, spesso si ritrova ad essere scontrosa con loro, specialmente con uno in particolare, quello che ritiene il più fastidioso fra tutti.
Niragi.

Apre la valigia ed inizia a sistemare le sue cose nei vari armadi, cassetti ed apre la finestra per far circolare un po' di ossigeno, i capelli neri che volano a causa della folata di vento.
La piace l'ordine e l'idea di dover dormire su delle lenzuola sporche e che hanno già usato... non le va particolarmente a genio.
Tira fuori le sue lenzuola pulite, cambiando il letto velocemente e stendendosi un attimo per darsi quel secondo di tregua che serve al suo cervello per incanalare la questione, tentando di abituarsi all'idea che ora dovrà dormire in un letto singolo, sperando che i suoi vicini di stanza non siano persone chiassose.
Nelle mente, sa come sistemare questa nuova stanza per renderla sua, esattamente come lo era la vecchia stanza prima che qualcuno decidesse di sfrattarla.

Chiude gli occhi pensando alla camera da letto che aveva fuori da questo mondo, al piccolo appartamento in affitto che aveva insieme alle sue due migliori amiche, chiedendosi se anche loro siano qui.
Si è ritrovata catapultata a Borderland per puro caso, era appena rientrata in casa dopo la giornata passata all'Accademia delle Arti e del Design e, subito dopo, lavorando come Dogsitter per la vicina di casa dei suoi genitori.
Stava aspettando che anche le sue coinquiline facessero ritorno ma... quando tentò di accendere la televisione per godersi il suo amato Netflix, la luce saltò, ritrovandosi in una Tokyo completamente deserta.
In tutto questo, il suo primo pensiero andò ai suoi genitori, al fratello maggiore, alla sorellina ed alle sua due migliori amiche, terrorizzata al pensiero di vederli più.
Sono le persone che più le mancano, pensa a loro costantemente, specialmente alla sorella ed al fratello.
Oltretutto, la famiglia Fujiwara è molto conosciuta e rispettata a Tokyo, cognome che non passa di certo inosservato qui; la questione la mette leggermente a disagio, in certe occasioni.

Sbatte le palpebre violentemente un paio di volte a causa di un rumore provocato da uno dei suoi vicini e, a giudicare dal casino che sta creando, dev'essere per forza un militante... e non è solo.
E spera con tutto il cuore che l'invitata non sia Saiko, fra le due non è mai scorso buon sangue e mai scorrerà.
La fortuna oggi non ha intenzione di girare dalla sua parte, a quanto nota.

Nessie si alza, massaggiandosi il ponte del naso con due dita, già snervata da questa situazione che non ha ancora preso uno sviluppo vero e proprio, ma come anteprima le basta e avanza per capire come andrà a finire la questione.

Il rumore si ripete nuovamente, e poi ancora, in modo sempre più ritmico, facendole intuire di cosa realmente si tratti.
Ed ora non solo, ma oltre agli ambigui rumori di sottofondo, si sentono anche dei "lamenti" che conferma la sua tesi a riguardo.
Nessie sente l'irritazione salire in lei, non ha idea di chi ci sia dietro a tutto questo, ma la calma e la pazienza hanno letteralmente abbandonato il suo corpo dopo un game di cuori.
Il Nove di Cuori. Game che non scorderà mai.

Già di malumore, Ness scivola via dal letto per avvicinarsi al muro e tirare un forte pugno, nella speranza che quelli dall'altra parte recepissero bene il messaggio... ma a quanto pare sembrano non averla minimamente sentita ed anzi, i rumori sembrano addirittura aumentare.
A questo punto, Nessie inizia a pensare che partire in quarta con l'ascia di guerra non sia stata una grande idea, per cui si arma di carta e penna ed inizia a scrivere un bigliettino.