Draco si allentò la cravatta della divisa, il suo viso aveva una smorfia dolorosa. Entrò nei bagni, accostandosi ai lavandini, con una mossa veloce si tolse il maglione, preso dal panico aprì il rubinetto dell'acqua lasciando che quel rumore lo calmasse. Alzò lo sguardo verso lo specchio, potendosi vedere nella sua debolezza. Si sciacquò il viso, e la pelle sembrava che stesse bruciando a contatto con l'acqua gelida.

In un momento di debolezza, Draco buttò fuori tutto, iniziò a singhiozzare.

"So cosa le hai fatto Malfoy"- disse Harry spuntando dall'angolo-"una fattura non è così?"

La rabbia prese presto il posto alla tristezza. Un fiotto di luce verde schizzò nella stanza.

I due iniziarono a combattere lanciandosi incantesimi, i tubi rotti iniziarono a riversare l'acqua. Harry si abbassò sul pavimento, cercando di vedere dove fosse, ma Malfoy lo aspettava già lì. Per un secondo Harry riuscì a schivarlo.

I due corsero tra i bagni, all'ultimo si incontrarono uno di fronte all'altro e fu questione di millesimi di secondo prima che uno dei due lanciasse il primo incantesimo.

"Sectum Sempra "- recitò Harry colpendo Malfoy, il ragazzo cadde a terra, e iniziò lentamente a dissanguarsi. Ogni parte del suo corpo iniziò ad aprirsi provocando piccoli gemiti di dolore.

Ed Harry rimase immobile, impietrito, completamente assente.

In un fascio di oscurità arrivò Piton, e dopo l'oscurità seguì la luce. Sofia si sedette accanto a Malfoy ed Harry corse via. 

Non sapeva più cosa gli stesse succedendo. La rabbia era troppa.

"Puoi aiutarlo?"- chiese Piton con voce calma, e dietro quella calma si trovava solo il delirio.

"Ci posso provare, ma non l'ho mai fatto prima"- esclamò la ragazza.

I suoi occhi diventarono pura luce, Sofia mise le mani in mezzo alla pozza di sangue che si era creata, prese un respiro profondo e pian piano dalle sue mani iniziarono ad uscire fiotti di luce che si mischiarono al sangue.

Sofia chiuse gli occhi, mise le mani all'altezza del cuore, e il sangue venne riassorbito lentamente. E se una pozza di sangue era appena stata prosciugata, un'altra se ne andava creando.

Piccole gocce di sangue iniziarono a colare dal naso, dagli occhi, da dietro le orecchie. Squarci tagliarono la pelle vicino ai polsi -"fermati"- le disse Piton -"ho quasi finito"

"Devi fermarti, ora."- disse con voce autoritaria mentre il sangue dorato aumentava sempre di più -"Sofia!"

La luce sparì dalla stanza, Malfoy iniziò a respirare regolarmente, il viso non era più contorto dal dolore, sembrava stesse dormendo.

"Grazie per il tuo aiuto"- disse Piton a Sofia -"Aries?"- silenzio.

"Lumos !"- la luce rivelò un corpo steso a terra.

***

Harry corse nella sala Comune.

Era notte, sui divanetti ad aspettarlo c'erano i suoi amici -"Harry ci hai fatti preoccupare dove eri finito?"-nessuna risposta.

"Harry?"- un respiro affannoso -"quello è sangue? Per Godric Harry cos'è successo!"

"Dov'è Sofia? Sofia era venuta a cercarti"- chiese Hermione -"Harry dov'è Sofia!"- urlò disperata.

"Io..."- il ragazzo provò a formulare qualcosa di sensato -"ehi, va tutto bene, siediti"- disse Ron cercando di mantenere la calma -"dicci cos'è successo"

"Ho seguito Malfoy, appena mi ha visto abbiamo iniziato a duellare. Io...io gli ho lanciato un incantesimo che avevo visto sul libro"- disse indicando il libricino di pozioni che si portava sempre dietro -"ha iniziato a dissanguarsi e poi sono arrivati Sofia e Piton e...io sono andato via. Io l'ho ferito, capite? Stava morendo, lui si stava dissanguando"- Harry iniziò a straparlare.

Hermione gli afferrò le mani -"va tutto bene Harry, non volevi uccidere nessuno, non sei un assassino. Non sei come lui"- Hermione lanciò un'occhiata a Ron -"io rimango con lui, tu vai a cercare Sofia"

Ron camminò col mantello dell'invisibilità per il castello. Raggiunse il bagno e notò una schiera di elfi che pulivano -"cos'è successo qua?"- chiese Ron.

"Chi parla?"- disse un elfo usando uno straccio per proteggersi, iniziò ad agitarlo per aria colpendo il giovane grifondoro -"ahio!"

Ron si tolse il mantello -"cosa è successo qui?"- ripeté.

L'elfo gli porse la mano -"se vuoi sapere, devi sganciare"- Ron gli diede un galeone -"la luce si è spenta"

"Che significa la luce si è spenta?"- domandò Ron allibito -"la luce, la ragazza, si è spenta"

"Che significa spenta!"

"So solo che l'hanno portata urgentemente in infermeria, dicono fosse coperta di oro. Mi chiedo come si sia ferita se era solo coperta di oro"

Ron spalancò gli occhi, il cuore batte forte dentro il petto. La luce, Sofia. Spenta, ferita. Oro, sangue dorato.

Schizzò via dalla stanza correndo verso l'infermeria -"che modi"- sbraitò l'elfo rimettendosi a pulire. Ron entrò in infermeria col mantello dell'invisibilità addosso.

Il preside e alcuni professori era davanti ad un lettino, Ron alzò lo sguardo e la vide. 

Era lei, era Sofia. Distesa su un lettino, inerme.

Una lacrima scivolò sul viso -"ma Albus"- chiese Minerva -"lei ha sempre usato grandi quantità di potere, perché stavolta è rimasta così ferita"- il preside si girò verso di lei -"la vita ha un prezzo molto grande da pagare"- si girò verso Ron e il ragazzo trasalì, come poteva vederlo -"andiamo tutti a dormire adesso. Domani mattina troveremo un po' di luce a cui aggrapparci"

Ron uscì prima che potessero scoprirlo, tornò al dormitorio e racconto ai suoi amici tutto ciò che aveva visto.

***

"Svegliati, Sofia svegliati"- le sussurrò Ecate -"non mollare adesso"- continuò a sussurrarle Ecate accarezzandole i capelli -"non adesso, continua a lottare"

E Sofia non poteva saperlo, ma dietro quel cuore oscuro, c'era in verità ancora qualcosa per cui lottare. Perché in mezzo al vuoto una piccola luce era ancora accesa.

***

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𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||On viuen les histories. Descobreix ara