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Harry iniziò a salire le scale a chiocciola di Hogwarts, la mente ancora intenta a pensare a chi avesse potuto avvelenare quella bottiglia. Doveva essere qualcuno all'interno, abile e abbastanza furbo, ma chi mai avrebbe voluto Silente morto?

Dei passi echeggiarono, diventando sempre più vicini, e poi Harry scorse l'immagine di Draco Malfoy. Si fermò a guardarlo, protetto dall'arcata della scala. E tutto tornò, era stato lui.

Decise di seguirlo, una scelta avventata, ma in un periodo pieno di domande, forse quel giorno avrebbe potuto trovare una risposta. Lo seguì nei corridoi, stando ben attento a tenersi a distanza e a non farsi vedere. Malfoy si avvicinò alla gabbia di un uccellino. Chiuse gli occhi, tirò un bel respiro.

Ma quando Harry arrivò, non c'era nulla davanti a lui, se non un muro vuoto. Se non fosse che in quell'angolo in particolare del castello si trovava la Stanza delle Necessità.

Dall'altra parte di quel muro, Malfoy, ben protetto e nascosto sfilò il mantello all'armadio svanitore. Mise l'uccellino dentro e chiuse l'armadio. Una piuma gli era rimasta attaccata al mantello, la sfilò con una delicatezza che non apparteneva al gesto che stava compiendo e la contemplò con i suoi occhi glaciali.

I cinguettii svanirono, aprì l'anta dell'armadio, e anche l'uccello era sparito. Riaprì l'anta dopo qualche minuto, e l'uccello c'era di nuovo. Era morto.

Il suo morbido piumaggio bianco sembrava più spento, la sua posa era più triste. Perché quell'uccellino non rappresentava solo un'animale.

Il suo sangue scorreva, e macchiava l'anima di un giovane tormentato.

***

"Smettila Ron! Stai facendo nevicare"- Hermione richiamò Ron -"dimmi di nuovo come ho rotto con Lavanda"

"Ehm beh...è venuta a trovarti in infermeria e tu hai parlato. Non è stata una conversazione particolarmente lunga"- Ron fissò i suoi amici prima di parlare -"non fraintendetemi, sono stra felice di essermene liberato ma sembra un pelo fuori di sé"

I quattro si girarono cercando di essere discreti e osservarono Lavanda, i denti digrignati, il viso paonazzo e lo strano sguardo assassino la descrivevano perfettamente -"beh si, lo è vero? Dici di non ricordare niente di quella sera, niente di niente"- parlò incerta Hermione mentre Harry e Sofia li osservavano curiosi.

"C'è qualcosa...ma non può essere"- disse Ron ridacchiando -"ero completamente fuso dico bene?"- e la speranza nel viso di Hermione sparì del tutto, lasciando il posto alla razionale Hermione -"già...eri fuso"

Harry abbassò lo sguardo continuando a leggere il suo libro di pozioni -"Sectum Sempra, contro i nemici"- lesse nella sua mente.

"Harry"- lo chiamò Hermione -"quella è Katie, Katie Bell"

Harry si alzò immediatamente dal tavolo portando così il suo libro di pozioni -"Katie, come stai?"

"So che vuoi chiederlo Harry, ma non so chi mi ha fatto l'incantesimo, sto cercando di ricordare sul serio...ma non ci riesco"- il suo viso lasciò il posto ad un'espressione preoccupata appena i suoi occhi incrociarono una figura dietro di Harry. Harry si girò ed incontrò gli occhi glaciali di Malfoy.

Non l'aveva mai visto così, sembrava malato. Il ciuffo biondo era spento e si accasciava sulla fronte, profonde occhiaie contornavano un viso scavato e pallido. Il serpeverde deglutì prima di camminare velocemente verso l'uscita. Harry non aspettò altro, lo seguì.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10 ⏰

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𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora