cap.26

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non ho visto mai occhi più grandi, blu, come il cielo che avevo davanti.
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T/n's pov

"Emma..." Dico guardandola.. senza sapere che cosa fare.
Lei si teneva distante, come se avesse paura di me.

"non ti ricordi chi sono..? Guarda! Abbiamo anche gli stessi bracciali.. me lo hai regalato tu per il mio compleanno al rifugio di Norman.." Dico mostrando il mio e il suo polso.

"io... no.."

"e.." Dico frugando tra le mie foto "non ricordi nemmeno loro..?"

ho mostrato una foto di Norman e Ray.
Anche loro sono una parte importante della sua vita.. come può non ricordarlo...

"no..! Io non ti conosco, e non conosco queste persone..!" Dice. "dove sono? Perché sono qui?" Dice impaurita.  "come mi chiamo io? Mi sono dimenticata il mio nome.."

Sentendola così..
Mi si spezzava il cuore.

avrei dovuto aspettarmelo..

Il demone non voleva solo separarla fisicamente dagli altri... ma anche mentalmente.
Per far sì che Emma non abbia più alcun collegamento con noi.

Eppure perché...?
Perché ha deciso di farmi andare con lei?

È una scelta del tutto azzardata dato che io ho i miei ricordi.

non riesco a darmi una risposta a nessuna delle mie domande.

E: "che freddo..."

prova a prendere una coperta, ma poi si ferma per quello che penso sia dolore nelle gambe e cade a terra.

"ragazzina" dice il signore guardandomi. "accompagna Emma a lavarsi, con questo dolore nelle ossa non sarà in grado di farlo da sola."

"si.." Dico ancora nella stessa posizione, pietrificata.

Non c'è niente che io possa fare adesso..
posso soltanto cercare...
di starle accanto.

"andiamo.." Dico andando da lei alzandola.

lei si tiene a me, e andiamo nel bagno dove la aiuto a potersi lavare.

non riusciva davvero a camminare.
i suoi arti erano come bloccati.

si siede nella vasca e le pettino un po' i capelli.
le sono cresciuti in questi anni.. più o meno.
Sicuramente avrà chiesto a Ray di tagliarli ogni tanto.

mentre prendevo i capelli andando verso il basso, ho fatto caso al collo.

Non aveva più neanche i numeri identificativi.

"ma tu guarda.." Dico scioccata.

"che cosa?"

"niente."

Restiamo così per un po'.
Ero.. ferita nel profondo.
Si stava facendo aiutare ma.. non sa io chi sono.

"t/n giusto?" Dice lei

"si.."

"mi dispiace per averti trattato male prima."

"non è niente" dico forzando un sorriso.

"è solo che.. davvero non ricordo niente. Non ho ricordi prima di oggi.. Non riesco a ricordare neanche il mio nome.. Non so chi sono i miei genitori, da dove vengo, o anche se dovrei fidarmi di te.."

la guardo mentre spiegava tutto dispiaciuta.

"allora perché ti sei fatta aiutare da me?"

"perché.. sento.. che sei gentile." dice sinceramente "quasi come un'aura che mi rassicura. Una buona presenza.."

💚𝑅𝑎𝑦 𝑥 𝑟𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟 𝐼𝑇𝐴💚 tpnWhere stories live. Discover now