𝐋'𝐚𝐥𝐛𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐚

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SI CONSIGLIA DI USARE QUESTE CANZONI DURANTE LA LETTURA:
i can't remember to forgive you -Rihanna
running up to that hill -Kate Bush
i wanna be yours -arctic monkeys
sweater weater -neighbourhood
Brooklyn baby -Lana del ray
girls -girl in red
we feel in love in october -girl in red
i wanna be your girlfriend -girl in red

i giorni seguenti passarono in modo noioso:
mercoledì: il gruppo era indaffarato con i compiti delle vacanze e io e max eravamo sole a parlare di cosa fosse successo martedì. inoltre conobbi la famiglia di max, partì lo stesso giorno per lavoro.
giovedì: il gruppo si rincontrò per giocare a D&D ma niente di ché, io max e undi ci ritrovavamo a casa della polizia (padre di undi) a guardare dei film
venerdì: io e max dormimmo fino alle 12:30 per poi fare una passeggiata con undi e mike ma finì per litigare con Mike siccome mi aveva accusata di una cazzata (aver preso l'ultimo suo pancake)
ma arrivò il sabato.
IL SABATO SACRO.
io e max ci svegliammo alle 4:30 del mattino e ci recammo in un prato pieno di margherite e viole.
io e max eravamo felicissime a vedere l'alba sorgere: il sole nasceva e la terra seguiva il suo splendore ricoperti di un rosa così romantico e passionale, il gialli aranciato che emanava la luce era come un desiderio della luna: voleva avere gli stessi colori splendenti del sole, così che si nascose dietro di lui e lo fece apparire in tutta la sua bellezza, anche se lei credeva di essere inferiore era così tanto insicura di sé. in poche parole: io e max, luna e sole.
mi stesi per terra ad osservare e a seguirmi fu max, si mise vicina a me, gli alberi lasciavamo quella trasparenza visibile che permetteva di osservare
max: « è così...»
t/n: «così bello, come te»
max giró lo sguardo verso di me
max: «io-»
t/n: «max, non mi piace steve»
max spalancò gli occhi
presi fiato facendo un sospiro, il suo odore di gelsomino mischiato all'umidità dell'aria creava la giusta atmosfera
t/n: «non so esprimermi, ma io quando sono con te, insomma è tutto diverso, è come se mi cadesse il corpo in mille pezzettini, ti ricopre l'anima mentre che il mio cuore pulsa...»
con me portai anche una piccola radio portatile e misi "Running up that hill"
t/n: «maxime, questa canzone è una poesia per me, perciò ho voluto usarla per dirti una cosa molto importante per me»
mi misi di fronte a lei con il gomito piegato a reggermi la resta e la mano nel suo viso
max: «ash-»
t/n: «prima che tu possa dire qualcosa, mi sento me quando sto con te, sei la prima persona e unica che mi fa capire questo»
nel mentre della canzone parte il pezzo che dice:
C'mon, baby, c'mon darling,
Let me steal this moment from you now.
C'mon, angel, c'mon, c'mon, darling,
e io la cantai in modo intonato e romantico
t/n: «max, se ancora tu non l'avessi capito, mi piaci, mi piaci da morire e amo il tuo profumo, i tuoi capelli, il tuo carattere, amo il tuo gloss alla ciliegia, amo te»
max: «ash mi piaci pure a me, piccola»
si mise mezza seduta e pure io feci così mettendomi di fronte a lei.
attorcigliai le mie mani nel suo collo e lei pure avvicinammo i nostri visi e dolcemente ci baciammo, come presumevo il suo gloss rendeva le sue labbra morbide ed era così delicata che in quel momento non sentì più nulla, eravamo solo noi due con i riflessi dell'alba appena comparsa nei nostri visi e la luce che ricopriva i nostri cuori, amavo essere con lei e lei anche. i nostri nasi erano così lontani ma vicini, i nostri corpi finalmente si erano trovati, come nella teoria di un dio greco: crearono gli uomini con 2 volti, 4 gambe, 4 braccia, ma Zeus divise ogni essere per trovare la propria anima gemella. Noi ci eravamo trovate. E nonostante tutto sentivo già dall'inizio che lei era la prescelta.🖤

🖤𝐨𝐯𝐞𝐫 𝐡𝐞𝐥𝐥 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐲𝐨𝐮🖤Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt