CAPITOLO 14 - 14.2 Sono pronto!

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"È arrivato il grande giorno, papà

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"È arrivato il grande giorno, papà. Avrò bisogno di te più che mai. Sono agitatissimo, ma se c'è una cosa che ho imparato è che sono un Kikuchi. Ti prometto che quando ci rivedremo sarò anche un drago."

Posato sulla lapide l'amuleto, Taiki si sedette sulle foglie secche per un po' e l'aria frizzante di un temporale in arrivo, per fortuna non troppo pungente, lo aiutò a rilassarsi prima di decidere che fosse meglio tornare in città.

Quella mattina si era svegliato prestissimo nonostante fossero in vacanza perché Miu, forse in ansia, aveva voluto sincerarsi che non ci avesse ripensato. Lui, però, era stato categorico e l'indomani, l'ultimo giorno dell'anno, avrebbe sostenuto la prova.

Anche Eiji sarebbe stato presente, avendo un debito di incoraggiamento, così essendosi accordati per trovarsi già quella sera a cena, Taiki aveva approfittato per invitare anche la principessa a un banchetto di tutto rispetto a base di pizza.

Accesi gli incensi, e dedicata al vento un'ultima preghiera, arrivò il momento di congedarsi.

I Fujita lo aspettavano per pranzo e sbrigata qualche commissione, compreso l'acquisto di un paio di regali per i due, entrò nel ristorante dove numerosi clienti si stavano facendo coccolare dai manicaretti dello chef.

Tra una rimostranza di Naora e un borbottio confuso del padre intento a spadellare, Taiki, pur essendo in ferie, decise di dare una mano. Con naturalezza iniziò a prendere le ordinazioni e a servire le portate. Ormai in chiusura i tre si accomodarono tranquilli.

"Domani sera sarete aperti?", domandò Taiki.

"Sì", rispose la collega, "ma solo per pochi intimi. Anche noi vogliamo festeggiare l'ultimo dell'anno, vero, papà? Ci saranno le mie amiche."

"Mi toccherà lavorare il doppio con tutto quello che si mangiano quelle."

La faccia del capo si contrasse in una smorfia di dolore mentre Naora recuperava il piede con cui aveva pestato quello del genitore.

"Cattivo, abbiamo avuto così tante richieste che passerò il pomeriggio a montare e riempire le scatole per l'asporto, invece di farmi bella. Non pensi di dovermi un favore?"

"Magari farò un salto a salutare", sorrise Taiki addentando un takoyaki.

Il signor Fujita si riprese.

"Sei sempre il benvenuto, dovessi anche decidere di fermarti per cena all'ultimo minuto."

"In realtà sarò con degli amici, perciò non vorrei..."

"Anche con gli amici", chiuse il discorso il capo incrociando le braccia, annuendo come se si stesse complimentando con se stesso.

◾◾◾

Tra le pulizie, il ritiro dei panni per evitare che il temporale li rovinasse e la chiamata alla pizzeria per ordinare la cena, finalmente Taiki poté rilassarsi e decise di farsi una doccia.

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now