CAPITOLO 31 -UN MOMENTO DI DEBOLEZZA-

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Piton iniziò a baciarmi con una lentezza disarmante.

Sentivo il mio corpo fremere e ansimare ad ogni suo tocco, seppur minimo.

-So a cosa pensavi mentre ero in cucina e Minerva ci osservava- disse lui

-Ehm....cioè?-

Mi prese e mi appoggiò non molto gentilmente sul letto.

Mi bloccò i polsi in alto alla mia testa stringendoli fortemente

-Mi sta facendo male...-

-Non fare la finta tonta con me Chiara. Sai benissimo a cosa alludo.-

Io per stuzzicarlo ancora decisi di non assecondarlo e di portarlo al limite. Sapevo di correre un brutto rischio, ma ne valeva la pena....o forse no?!

-Mi illumini allora, a cosa alludete professore?-

-Al fatto che facevi pensieri poco casti su di me, ed ero solo a petto nudo....figuriamoci se fossi stato nudo cosa avresti fatto.-

Beh lo sarebbe stato tra qualche minuto, scopriamolo no?

-Non parli eh? Brava...così fanno le brave ragazze, ascoltano e ubbidiscono al loro padrone-

Stavo per ribattere, perché sembrava un concetto maschilista , ma poi mi sono ricordata nella situazione in cui eravamo.

Io la sua sottomessa e lui il dominatore.

Lo avevo intuito sin da subito, gli piaceva comandare .

Si tolse e andò a prendere dal suo cassetto una specie di benda.

-C-cosa vuole fare con quella? Non può legarmi...i-io non...non...-

-La userò solo in caso di emergenza.-

Feci un sospiro di sollievo.

-Beh? Cos'è è troppo vecchio per spingersi oltre? Ohh che peccato la sua veneranda età non le permette certi sforzi...come dire...fisici.-

Scattò verso di me e mi mise una mano alla gola.

-Non. Provocarmi. Non voglio andarci già forte con te.-

Deglutì a fatica.

Sentivo un formicolio verso la pancia per poi distendersi verso il basso ventre.

Lo volevo. Lo desideravo. Lo bramavo su di me, in me.

Piton capì il mio repentino cambio di espressione.

Come faceva a sapere sempre tutto?

-Cosa ti succede ? -

Fece scivolare la sua mano giu verso la mia intimità.

-Uh. Già bagnata ?-

Stavo morendo di imbarazzo letteralmente.

Ero peggio dei capelli di Ginny.

-N-no...sa...il caldo e...-

-E..?-

-Argh! LEI! Lei mi fa questo effetto.-

Si avvicinò ad 1 cm dalle mie labbra e disse: -Finalmente hai ammesso che ti faccio questo effetto, bene bene .-

Mi tolse la maglietta con estrema facilità e sapienza.

Iniziò a toccarmi tutto il corpo con quelle mani agili e sapienti di come fosse un corpo di donna.

Iniziai a gemere e ansimare sotto di lui.

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