capitolo 11

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Ultima settimana di Marzo, 1588.

Harry si stava preparando per il grande ballo di stasera.
Ormai mancavano poche ore alla grande festa, ed il principe era emozionato.

Ci sono sempre stati questi ricevimeti, fin da piccolo e ormai ci era abituato: passare davanti a tutti con una corona più pesante del solito, tutti che guardavano, con uomini invidiosi del suo potere e donne che sparlavano tra loro, fanciulle che cercavano di avere la sua mano ma che lui non considerava neanche e vestiti costosi come un occhio della testa.
Sapeva cosa doveva fare, cioè lo sempre comportamento di sempre: testa alta, non guardare troppo gli ospiti, siediti sul trono e alzati solo in caso di necessità, parla poco e non con tutti e, cosa più importante, non lasciare mai il ballo.
Harry gli trovava abbastanza noiosi onestamente, vedeva come tutti erano sempre contenti di venire ma per lui era una gran perdita di tempo, essendo che doveva sempre un certo comportamento da mantenere non era divertente, neanche un pò.

Molte volte si addormentava sul trono e sua mamma lo colpiva al braccio guardandolo stralunata con sempre una sola domanda "ma cosa fai!?" ecco quella era la parte che lo divertiva, o almeno divertiva Liam.
Almeno c'era Liam vicino ma non si potevano parlare, anzi lui di solito si poteva muovere "per controllare la situazione" e lo lasciava da solo a soffrire.
Finivano sempre tardi e lui odiava dormire poco, era un grande dormiglione in realtà , per questo aveva una serva che lo svegliava da sempre a differenza di sua madre che non ne aveva bisogno.
Nonostante tutto ciò, questa volta era emozionato, perchè c'era Louis.

Dopo l'ultimo giorno dove si era sfogato con il capitano che lo tenava stretto, non si erano visti molto la settimana dopo.
Louis era stato sempre più impegnato purtroppo e lui aveva cominciato a partecipare a delle riunioni, sempre più frequenti, riguardo a soldi, navi, armi e Spagna, il solito insomma.
Alla fine finivano per vedersi solo alcune volte, come a colazione dove il pirata aveva cominciato a sedersi vicino a lui e tenergli una mano sulla coscia, oppure alla sera con alcuni allenamenti che erano diminuiti molto, infatti ne avevano fatti solo due da allora che finivano sempre con Harry attaccato all'albero e Louis davanti baciandolo appassionatamente.
Oltre questo non erano successe grandi cose tranne Harry e sua madre che si ignoravano.

Da quella lite non si erano più rivolti parola, Harry non le rivolgeva parola.
Ogni volta che sua mamma si avvicinava, lui scappava via o gli lanciava occhiate torve e allora la regina non si muoveva più mentre suo filgio fuggiva.
Al principe non piaceva la situazione ma non voleva intervenire, si sentiva tradito e deluso, Louis aveva cercato di aiutare ma non aveva funzionato.
Il pirata dopo l'abbraccio aveva detto che era meglio chiarirsi ma Harry non ne aveva intenzione, era molto convinto che non lo avrebbe fatto.
Alla fine la situazione era rimasta uguale e i loro pranzi erano diventati pieni di silenzio imbarazzante che nessuno dei due interrompeva.

Ora, Harry si stava guardando allo specchio mentre finiva di abbattonare la sua giacca regale, vestito con camicia blu leggera, pantaloni bianchi con ricami oro alla fine e giacca dello stesso colore.
Stava bene, si sentiva bello e sperava con tutto il cuore che anche a Louis sarebbe piaciuto.
Sentì la porta aprirsi e girando la testa notò Emily entrare con la sua corona enorme e pesante in mano.

La serva s'inchinò abbassando la testa "vostra Altezza, le ho portato la corona lucidata" disse piano per non mancare di rispetto al principe.
Il riccio le sorrise quando lei si alzò e le fece cenno di avvicinarsi "grazie Emily" rispose gentile prendendole il gioiello dalle mani rovinate, grazie al lavoro, e mettersela in testa.
Se la sistemò bene mettendo di lato alcuni ricci che tornavano sempre al loro posto iniziale facendolo sbuffare mentre la serva lo guardava mordendosi il labbro indecisa.
Alla fine decise di buttarsi e asciugandosi le mani sudate sulla sua gonna parlò esitante "sua Maestà-lo chiamò vedendo il principe girarsi verso di lei incuriosito- io...Niall mi ha detto cosa avete fatto per me, volevo ringraziarla con tutto il cuore" dichiarò con voce tremante.
Harry la fissò con occhi verdi gentili e fece un sorriso con in mostra una fossetta mentre appoggiava una mano sulla spalla della ragazza "non devi ringraziarmi, l'ho fatto con piacere".
La serva scuotè la testa velocemente abbassando il viso verso il pavimento "lei non capisce, io non ho mai partecipato ad un ballo, la mia famiglia è povera, come me, e non mi è mai stato permesso ma lei, nonostante sono una serva mi fa andare con Niall ed è veramente.... gentile da parte sua" finì per rispondere mentre una lacrima le scorreva nella guancia.

a love in the castle of EnglandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora