38 - Maledetto idiota

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"State facendo cosa?!"

"Hai sentito. Pensavo ci potessimo incontrare alla Testa di Porco. E' abbastanza sospetto non ci vanno molti studenti, è meno probabile che possano origliare."

Guardai Hermione perplessa. Lei non era qualcuno che reagirebbe contro un insegnante. Fino alla Umbridge, infatti.

"Senti, è importante," continuò senza che rispondessi. "Siamo in guerra ora, non importa quanto il Ministero lo neghi. Harry può insegnarci a difenderci!"

"Zitta, Hermione!" sibilò Ron, dando un'occhiata furtiva attorno a noi in biblioteca. "Chiunque può sentire!"

"Non lo so," dissi, mordicchiando la fine della mia penna di zucchero. "Ho promesso a Draco che ne sarei rimasta fuori."

Sentii il dorso della mia mano bruciare dove si trovava ancora il nome di Harry. Inconsciamente abbassai la manica per coprirlo. 

"Pensa a Cedric!" gridò Hermione, "Fallo per lui e nessun altro! Non possiamo lasciare vincere quella stronza!"

"Hermione!" la implorò Ron appena sentimmo un inconfondibile suono di un colpo di tosse di Madama Pince.

Sentii una fitta di irritazione. Non era giusto da parte sua usare mio fratello in quel modo.

"Se accetto, posso dirlo a Draco?" chiesi, sapendo già la risposta.

"Assolutamente no cazzo!" sbraitò Ron.

Venti secondi dopo eravamo fuori in corridoio, Ron strofinava bruscamente il suo orecchio dolorante sinistro, dove Madama Pince l'aveva pizzicato trascinandolo fuori dalla biblioteca.

"Abbiamo deciso che non è una buona idea includere nessun Serpeverde." si spiegò Hermione dispiaciuta. "Solo non è sicuro. Se decidi o no di unirti a noi, ti chiedo di non dire assolutamente niente."

"Se mi unisco allora dovrei mentirgli. E scusa, non posso farlo. Ma ti prometto che non dirò nulla della conservazione. Solo non parlarmene di nuovo. Non voglio sapere."

Ma tristemente, si rifiutarono di lasciar perdere.

"E dai!" la implorò Cho, ona sera a cena. "Abbiamo questi bei gettoni, e ricorda - è per Cedric!"

Sbattei il coltello e la forchetta sul tavolo, spaventando i presenti.

"Ho detto no!" sbraitai. "E sono sorpresa che tu sia felice di mentire a Blaise onestamente!"

Cho arrossii. Loro due erano finalmente usciti ad Hogsmade e avevano iniziato a tenersi per mano e baciarsi. 

"Ma questo è per Ced," mormorò a bassa voce, senza incontrare i miei occhi. "Pensavo che tu tra tutti avresti messo lui al primo posto invece di un altro ragazzo."

Fumando, trascinai indietro la sedia e corsi fuori dalla sala.

"Hey, Aurora! Aspetta."

Mi fermai, solo quando raggiunsi i piedi delle scale di marmo. Guardai oltre la mia spalla per vedere Draco camminando verso di me, i suoi lineamenti erano preoccupati.

"Che è successo? Cosa ti ha fatto incazzare?" chiese, chiudendo rapidamente lo spazio tra noi prendendomi la mano.

"Niente," sospirai, odiando il fatto di non potergli dire nulla. "Sono stanca, tutto qui."

"Sei sicura sia questo? Sembri...lontana di recente." deglutì, i suoi occhi grigi fissavano i miei come se potessero leggere la risposta. "Sono io? E' per quella notte al bagno dei Prefetti-?"

"No," lo rassicurai, stringendo la sua mano nella mia. "Draco, giuro che non sei tu. E' solo più difficile di quanto mi aspettassi - stare qui e farmi sempre ricordare di Cedric. E so che è il motivo per cui sono venuta qui. Solo non sapevo sarebbe stato così."

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ