«Hey.»salutai non appena fui vicino a loro, e subito tutte e due si girarono verso di me per scambiarsi un'occhiata complice, io ghignai e mi abbassai al loro livello di altezza per vederle meglio in volto.

«Ciao a te.»mi rispose una delle due e io immediatamente mi guardai attorno, notando molta gente nella pista che si strusciavano gli uni sugli altri, allora potei cogliere l'iniziativa e fare lo stesso.

«Vi va di ballare?»chiesi infatti senza troppi complimenti e non curandomi nemmeno di conoscere i loro nomi: l'importante per me in quel momento era soltanto sconnettere il cervello da tutto.

«Certo, ma porta anche il tuo amico, così ci divertiamo tutti e quattro.»mi venne detto e io immediatamente mi voltai per chiamare Yunho che ora si trovava a parlare con il barista dato che Hongjoong e Seonghwa erano spariti chissá dove.

Lui ovviamente venne subito e ci dividemmo in due coppie, mentre lui metteva le mani attorno al busto della ragazza da dietro, io semplicemente le stavo davanti e la tenevo per i fianchi incollata al mio corpo, facendo attenzione a non farmela scappare.

«Allora, che ci fa qui un bel ragazzo dai capelli rossi?»mi chiese lei alzando la voce e cercando di avvicinarsi il più possibile al mio viso per farsi sentire al di sopra della musica.

«Niente, si diverte.»le risposi io non curante e dicendole in realtà la prima cosa che mi venne in mente, non volendo sforzarmi più di tanto: dopotutto, non volevo avere nulla a che fare con lei.

«Non mi sembrava, poco fa.»commentò poi e io mi irrigidii, capendo perfettamente che si stesse riferendo al fatto che erano almeno un paio d'ore che ci trovavamo in quel locale e che io ancora non fossi nemmeno entrato in azione o andato alla ricerca di qualche ragazza: però, mi aveva adocchiato.

«Tutti i tuoi amici sono piuttosto impegnati, adesso.»aggiunse dopo un attimo di silenzio e io inizialmente non capii a cosa si stesse riferendo ma quando mi girai attorno vidi Seonghwa ed Hongjoong che si stavano baciando e strusciando contro da una parte e Yunho che tirava per la mano l'altra ragazza verso quelli che riuscii a capire fossero i bagni.

«Beh, anche io lo sono, o no?»chiesi retoricamente poi, avvicinandomi leggermente col viso al suo, non volendo urlare troppo e far sentire quello di cui parlavamo a tutto il locale.

«Beh, non ancora, non ti pare?»mi rispose con una domanda e io immediatamente capii a cosa si stesse riferendo: sicuramente quella sera voleva soltanto divertirsi e scopare, e probabilmente sarebbe stato anche il mio prototipo di divertimento, ma da dopo aver iniziato ad uscire con Haeun tutto era diverso.

«C'è qualcosa che ti turba, lo vedo nei tuoi occhi.»continuò lei poi e io mi immobilizzai sul posto, non riuscendo a capire di cosa stesse parlando ma avendo paura di essere un tale specchio d'acqua che tutti riuscissero a capire ogni mio problema senza il minimo sforzo.

«E secondo te di cosa si tratta?»domandai allora, curioso di sapere dove quel gioco di domande e risposta ci avrebbero portato, ma non aspettandomi che lei fosse talmente sveglia.

«Non so, una ragazza?»propose infatti proprio subito e io chiusi gli occhi, fermandomi e togliendole le mani dalla vita, facendo per allontanarmi e tornare al bancone, inconsapevole del fatto che lei oramai mi stava seguendo. Io non risposi e semplicemente rimasi a guardarla, poi sorrise e incrociò le braccia al petto.

«Il fatto che ancora non mi hai infilato la lingua in gola mi fa capire che io abbia centrato in pieno.»disse poi e io buttai la testa all'indietro e grugnii infastidito da tutto.

«È così evidente?»chiesi infatti senza nemmeno guardarla in faccia e lei scrollò le spalle e chiuse gli occhi per un attimo, poi si ricompose e mi guardò in faccia.

«Avanti, sputa il rospo. Amo il gossip.»disse allora e io risi genuinamente: non riuscivo a crederci che ovunque andavo e con chiunque ero, alla fine finivo sempre per parlare di Haeun. Quella ragazza ormai mi aveva invaso i pensieri e sarebbe stato difficile per me lasciarla andare.

«Nulla, è che avevo promesso l'avrei aiutata a far ingelosire il suo ex, ma ora che ci siamo riusciti...»iniziai a dire non riuscendo però a finire la frase perchè dirlo ad alta voce mi faceva uno strano effetto.

«Adesso ti piace?»concluse lei e non ebbi il coraggio di affermare o smentire le sue parole. Era la prima volta che mi piaceva una ragazza ed era stato difficile ammetterlo a me stesso, figurarsi a qualcun'altro.

«Mi è sempre stata sul cazzo, e poi non sono abituato a...questo.»dissi infatti, indicandomi poi il petto per farle capire qual era la mia situazione. Lei annuì soltanto e poi mi mostrò un sorriso gentile.

«Se posso darti un consiglio, andare con altre ragazze non ti aiuterà di certo a levartela dalla testa.»affermò poi sincera e io grugnii, sapendo perfettamente che fosse sbagliato ma quella era l'unica cosa che sapevo fare e che facevo da una vita, perciò era la mia unica via di fuga.

«In qualche modo devo farlo, lei ormai nemmeno mi parla più.»le dissi allora e a quel punto corrucciò le sopracciglia confusa.

«Cosa le hai fatto?»mi chiese infatti per poi avvicinarsi al bancone e chiedere un drink, io mi misi di lato e poi feci lo stesso, cercando di mettere insieme i pezzi per rispondere alla sua domanda.

«Io non ho resistito, l'ho vista parlare col suo ex e l'ho baciata davanti a lui.»spiegai molto in breve e lei ridacchiò, lasciando stavolta me confuso.

«Si chiama gelosia, mai sentito parlarne?»mi disse lei e io strinsi la mascella. Non ero mai stato geloso di nessuno, nemmeno dei miei amici, perciò era la prima volta anche per questo sentimento. Quella ragazza era arrivata e mi aveva scombussolato tutte le mie sicurezze, ed io non ero sicuro che sarei riuscito a lasciarmela scappare. La volevo per me ad ogni costo.

«Senti, dalle tempo, e quando la rivedrai dille tutto quello che pensi. Vedrai che si sistemerà tutto.»aggiunse alla fine quando si rese conto che il suo drink fosse arrivato insieme al mio.

«Io direi che andrò a cercare qualcun'altro allora.»mi disse poi prendendolo e passandolo a me, io lo presi e subito me lo portai alle labbra, prendendone un bel sorso.

«Grazie per tutto.»le dissi poi annuendo quando capii che probabilmente quella sarebbe stata la prima e ultima volta che l'avrei vista. Lei mi sorrise e mi diede una pacca sulla schiena.

«Quando vuoi, rosso.»mi salutò allora per poi fare dei passi indietro e sparire nella folla di ragazzi che ballavano al ritmo di musica, lasciando me al bancone e con la bevanda in mano, immerso nei miei pensieri che, in quel momento, erano tutti rivolti verso Haeun.

Mingi loyal bitch

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Utopia[S.M.]Where stories live. Discover now