Lei È La Mia Ridda

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Lei succhia tutta la mia essenza, mi fa sentire viva, con una penna e l'inchiostro nelle vene lei si atteggia. Mi pulisce e mi prosciuga, lei cura ogni paranoia. Mi rende felice e guardinga assalta la preda e la divora tutta in una. Io a pezzi la impugno, è mia, scivola su di me come il mare e si infrange sugli scogli. Mi prende la testa e la accarezza. Oh sì, è la mia medicina. Coglie la sostanza e la riversa prepotente. È sfacciata.

Ricomincia la ridda.
Ho la testa che gira, ma c'è lei che mi fa muovere e mi fa ballare e mi fa danzare. Mi spinge a buttarmi, mi travolge.

Stringe la mano, le mie dita tra le sue, mi morde. Ed io felice, felice.
Sono i suoi scogli ed ha il bisogno di fiondarsi a tutta velocità, desiderio di abbattermi.
Ma io sono pietra, mentre lei è acqua.
E ricomincia il pazzo giuoco.

Nota d'autrice:
A una persona speciale, a una ridda estenuante che mi fa divertire, a dei bei sorrisi in un pomeriggio di Maggio, a qualche lacrima nel mese di Gennaio, a quel fattaccio del mese di Agosto.
Tua,
Ale (Sela).

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