CAPITOLO 14

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Pov's Sara
Mi sveglio per colpa dei raggi di sole che mi colpiscono il viso. Sbadiglio è provo ad alzarmi ma qualcosa mi blocca. Il braccio di Aleksander, è stretto intorno alla mia vita.
Ripenso a ieri è un sorriso senza il mio volere spunta sulle mie labbra, anche se non so bene il motivo.
Mi giro verso di lui mettendomi su un fianco. Il suo braccio si muove attirandomi di più a sé, facendomi finire ad un centimetro dalle sue labbra.
Mi metto a guardare tutto il suo viso. Ha le labbra semiaperte con un mezzo sorriso sopra. Il viso rilassato e non serio è freddo come al solito. Sembra un angelo quando dorme, invece da sveglio è tutt'altro.
"Cosi mi sciuppi, piccola. " dice con voce roca è con gli occhi chiusi.
Sento le mie guance scaldarsi.
"Non..Non ti stavo guardando." sussurro.
Apre gli occhi è io lo maledico mentalmente, in un'attimo mi ci perdo in essi.
"Ah no, bimba?" si avvicina di più a me.
"N-No, Daddy."
"Lo sai che il tuo Daddy odia le bugie?" avvicina il suo viso al mio.
Annuisco soltanto, persa nei suoi occhi. Miracolosamente non mi dice niente, ma cazzo, qualcuno può dirmi a me perché mi sento così?
I miei pensieri vengono interrotti dalle sue labbra calde è mormide, che vengono appoggiate sulle mie. Chiudo subito gli occhi è senza pensarci due volte, come avrei fatto all'inizio, ricambio il bacio.
Con un movimento si alza e si mette tra le mie gambe. Spinge il bacino contro il mio, facendo toccare le nostre intimità ancora nude per ieri. Mi faccio sfuggire un gemito, mentre mille brividi invadono già il mio corpo, sentendo la sua dura erezione pulsare sulla mia intimità già bagnata.
"Con questo gemito..Preparati al secondo round, bimba." mi sussurra all'orecchio, mordicchiandomi poi il lobo.
Alza la testa è mi bacia ancora, ma sta volta con più foga. Ricambio mettendogli le braccia intorno al collo. Mi chiedo l'accesso alla lingua che non posso non concedere. Le nostre lingue iniziano a giocare fra loro, mentre il bacio diventa un limone duro.
Ansimiamo contemporaneamente, appena inizia a strusciarsi su di me, finché non trattengo un urlo sulle sue labbra, appena con una spinta secca entra dentro di me.
Butto la testa all'indietro, nè approfitta per infilare la sua nell'incavo del mio collo, dove inizia a baciarlo, mordere è succhiarlo come una sanguisuga, lasciandomi segni violacei.
"Ahh...Quanto mi fai godere, sara, cazzo." geme al mio orecchio, è l'eccitazione aumenta in me appena sento il mio nome detto da lui.
Mi prende con una mano i polsi, tenendomeli sopra la testa, mentre l'altra mano la mette intorno al mio collo, ma senza stringere.
Continuiamo così per un bel pò, finché non esce da me.
"Mettiti a pancia in giù." ordina.
Faccio come dice. Mi apre la gambe è sento il suo membro all'entrata del mio di dietro. Entra con un colpo secco facendomi sussultare è urlare, sia per il dolore che per il piacere.
"Gemi per me, piccola. Urla il mio nome." mi sussurra all'orecchio.
"Ahh..Daddy si, vai più veloce. Amo quando mi scopi lì." gemo sensualmente.
Non so di precise che cosa ho appena detto, ma a lui sembra eccitare è non poco.
"Cazzo ragazzina!" urla, aumentando molto, ma molto la velocità.
Esce ed entra da me senza fermarsi, finché non lo fa è mette il suo membro all'entrata davanti, entrando anche lì con un colpo secco.
Schiaccio il mio viso sul cuscino, respirando a fatica, soprattutto per il piacere che mi sta dando.
Mi fa girare con un movimento verso di lui, si regge con le mani di fianco alla mia testa è ricomincia a fare dentro è fuori, senza mai fermarsi.
"Cazzo." geme a denti stretti, contraendo la mascella.
Le mie gambe dopo pochi minuti iniziano a tremare, è così aumenta ancora di piú la velocità, facendomi venire immediatamente in un orgasmo molto forte.
"Ah Daddy!" urlo, contraendomi.
"Si, si cazzo. Si!" viene anche lui, svuotandosi dentro di me.
Fa due respiri per poi uscire da me è lanciarsi al mio fianco. Respiro velocemente, cercando di riprendere fiato.
Mi giro verso di lui. Sta guardando il soffito mentre cerca di riprendere fiato.
È tutto sudato, nudo, bellissimo.
Nota che lo guardo, gira il viso verso di me incastrando i nostri occhi. In questo momento mi sento strana, non sembriamo io la sua schiava è lui il mio padrone che mi ha stuprata. No, ma sembriamo una coppia anche se so che è una cazzata quella che ho appena detto.
"Sei bellissima, Sara." dice all'improvviso.
Penso al fatto che potrebbe prendermi in giro, ma la sua espressione è la sua voce seria mi fa capire che dice la verità.
Mi guarda intensamente, facendomi sentire ancora più nuda è rossa di quello che sono.
Non dico niente, puntando il mio sguardo sul soffitto. Mentre il suo sguardo non si sposta da me.
La sua mano sulla mia pancia mi fa trattenere il respiro è mi fa rabbrividire.
Mi giro ancora verso di lui e un'altra volta mi perdo nei suoi occhi.
Scende con la mano più giù, passa accanto alla mia intimità senza toccarla, va sulla mia coscia dove stringe forte.
Un gemito senza il mio controllo scappa dalle mie labbra facendoli fare il suo solito sorrisetto. Sfrega la mano sulla mia coscia senza mai smettere di guardarmi negli occhi. Risale su fino al mio ventre, senza mai toccare la mia intimità.
Questa cosa mi fa impazzire è so che lui lo sa.
Dal mio ventre sale sul mio petto arrivando al mio seno. Gira un dito intorno al mio capezzolo facendomi bagnare ancora di più. Sento i miei capezzoli diventare sempre più duri sotto il suo tocco. Smette con il dito è prende del tutto il mio seno nella sua grande mano, stringendolo un pò.
Mi mordo l'interno guancia trattenendo un gemito. So che vuole che gemiti, infatti stringe sempre di più il mio seno è non resistendo gemo.
"Non trattenerti mai, voglio sentire come gemi soltanto per me è come ti faccio godere soltanto io." dice con voce roca.
Annuisco non riuscendo a parlare per il suo tocco. Ghigna è mentre si sta per avvicinare di più a me, il suo telefono suona facendolo imprecare.
Si alza è si siede al bordo del letto prendendo il telefono sul comodino. Mentre parla mi metto a guardare la sua schiena è senza il mio controllo una mia mano va a finire su essa. Noto che sotto il mio tocco rabbrividisce, faccio un sorriso. So che mi brucerò, ma adesso non mi interessa. Voglio giocare.
Mi alzo è mi metto inginocchio dietro di lui. Passo le mie mani da sotto la sua schiena fino a sopra, dove le passo sulle sue spalle. Non fa niente è continua a parlare al telefono.
Metto le mie mani davanti accarezzandogli gli addominali è scendo piano giù. La sua voce inizia a tremare un pò.
Ghigno e vado sempre più giù, arrivando al suo membro che senza aspettare prendo in mano. Gli scappa un gemito ma lo copre con un colpo di tosse. Mi trattengo dal ridere.
Comincio a fare su è giù su esso, prima lentamente è poi sempre più veloce.
Trattiene i gemiti continuando a parlare al telefono, finché..
"Ascolta, ti chiamo dopo. Ho una cosa da fare." dice velocemente, staccando la chiamata. Appoggia il telefono sul comodino, è si gira verso di me. Con un movimento mi sdraia è si mette tra le mie gambe
"Cosa stavi facendo, bimba?" domanda eccitato.
"Niente Daddy." dico con faccia innocente, accarezzandoli il petto.
"Questa parte di te mi sta facendo impazzire cazzo." dice facendomi sorridere.
"Stasera andrò ad un galà, è tu verrai con me."
È da ieri che mi sorprende, è che mi sorprendo.
"Perché devo venire anche io?"
"Perché stasera farai la parte della mia finta fidanzatina, bimba." è l'ultima cosa che dice, prima di far entrare il suo membro duro dentro di me.
[...]
Al prossimo il galà!:))

INNAMORATA DEL MIO 'PADRONE'[Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora