I PREPARATIVI

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Quella mattina di giovedì si preannunciava giornata speciale per lo Stato Libero di Gaspari. Infatti, grazie alla lodevole iniziativa di un gruppo di audaci impresari locali, stava giusto per aprire i battenti sull'etere la prima stazione radiofonica nella storia del paese.

Tutte le più moderne apparecchiature - giradischi, piastre a cas­sette,registratori a bobine, amplificatori, microfoni e miscelatori - erano già collegate tra loro da una inestricabile matassa di fili, cavi e spinotti, e le valvolone di controllo del suono già si stavano scal­dando come motori prima di una gara, mentre il conduttore della trasmissione impartiva le ultime raccomandazioni ai propri assi­stenti.

I tre dee-jay erano tutti in sala, quasi tremanti per l'emozione del debutto, con le loro cuffione calcate sugli orecchi e i microfoni stretti con forza. Presente pure il regista, un po' defilato, prati­camente intrappolato tra monumentali strumenti, solcati da quan­tità di cursori pari solo agli scambi di una importante stazione fer­roviaria, ma pronto a scattare con l'agilità di un giocoliere.

«Il mondo è impaziente di ascoltarci e di emettere giudizi impor­tanti sulla Radio e su di noi - declamò Gaspare, il conduttore, sfoggiando un'enfasi degna di un tribuno romano -,  spero vi siate svegliati bene e, grazie a un po' d'acqua fresca, vi siate lavati con cura gli orecchi, perciò cerchiamo ...[pausa]... di evitare impap­pinamenti, digressioni improprie, balbettamenti e ripetizioni!»  A queste parole seguì un abulico silenzio premonitore: i dee-jay debuttanti si guardarono fissi negli occhi, ma solo per qualche istante. Poi, davanti alla consolle della regia, con la solennità di chi è chiamato a premere il bottone rosso dell'allarme nucleare, l'impassibile regista Gianduius spinse d'un colpo al massimo i cursori "Tape 2"; un graffiante riff countrieggiante invase subita­neamente l'etere, anticipando la squillante voce di Patsy Cline e la sua "Gotta Lot of Rhythm in My Soul".

Se vi sentite quel riff risuonare negli orecchi, vi confermiamo che si tratta proprio del brano scritto da Barbara Vaughan e W.S.Ste­venson e interpretato nel 1959 dalla cantante del West Virginia, USA, Pianeta Terra. Come tale musica sia arrivata nello stato di Gaspari, fluttuando tra universi paralleli ed extra-dimensioni, di­pende dalle stravaganti proprietà di un mondo che presto inizie­remo a capire.

LA RADIO LIBERA DELLO STATO DI GASPARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora