CAPITOLO 10 - 10.2 Abissi di coscienza

Start from the beginning
                                    


Taiki si svegliò di soprassalto con la faccia tra le foglie secche

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Taiki si svegliò di soprassalto con la faccia tra le foglie secche. Si sollevò con il busto, aiutandosi con le braccia, e una fitta al costato gli rammentò che erano nel mezzo di un combattimento. Miu era in ginocchio accanto a lui e stava piangendo. A confonderlo però fu il fatto che stesse sorridendo e provando a seguire la direzione del suo sguardo, al fondo, vide Heiko che schiacciava a terra il Dara.

Con la spada impugnata a lancia, il principe la conficcò nel petto del mostro, che si dissolse nell'aria senza lasciare traccia. Lo zemlyano estrasse l'arma dal terreno: con un movimento ampio ed elegante la fece roteare al di sopra della testa, poi sferzò un colpo deciso di lato per pulirla e infine la rinfoderò con maestria. Taiki lo vide raggiungere Yumiko e, pur non sembrando provato, aveva il respiro pesante.

Miu trovò la forza per corrergli incontro, ma il fratello non la degnò di alcuna attenzione e si accertò delle condizioni della propria Custode, provando a svegliarla.

"Heiko, come sono felice di vederti. Per fortuna..."

Il ragazzo si voltò algido a fissarla con gli occhi che apparvero come un abisso di rabbia.

"Per fortuna che cosa?"

Lei restò impietrita e il principe si alzò scandendo con cura le parole a ogni passo.

"Spiegami. Che cosa credevi di fare? Che cosa volevi dimostrare? Ma, soprattutto: perché non ci hai avvertiti? La fortuna che devi ringraziare si chiama Eiji. Se non fosse stato per lui, che non si sa come è riuscito a raggiungere la mente di Kana senza che fosse lei a stabilire il contatto, a quest'ora, sareste tutti morti."

Ormai di fronte alla sorella, con la stessa, asfissiante, maestosità con cui Taiki lo aveva visto la prima volta a Zemlyan, la esaminò per qualche momento prima di rivolgere quel blu verso un bersaglio diverso. Pur senza essergli accanto, Taiki si sentì schiacciato.

Per quanto comprendesse le ragioni di Heiko, e per quanto ne fosse intimorito, un sentimento di difesa lo spinse a raggiungere l'amica e ad afferrarle la mano del braccio sano, avvertendone il gelo.

"È stato un attacco a sorpresa, non potevamo immaginare che sarebbe finita in questo modo. Forse non ho il diritto di intromettermi, ma..."

"Quest'ultima parte è la sola cosa ineccepibile che hai pronunciato. Infatti, no, non hai il diritto di parlare. Se non te ne fossi reso conto tutto questo è avvenuto perché i Dara cercavano te. Ma non fraintendermi, la mia non è un'accusa."

Il principe fece una breve pausa e il suo tono piatto lo rese ancora più angosciante.

"Guardandovi posso desumere che per esservi ridotti in questo stato abbiate preso tutte le decisioni sbagliate. Ma, per fortuna, siete vivi. È corretto, Coraggio? Ora dovete solo sperare che a Zemlyan non accada nulla, perché non è rimasto nessuno a proteggerla."

Presa tra le braccia Yumiko, la Custode emise un leggero gemito di dolore.

"La porterò in ospedale, Kana non può occuparsi delle sue ferite."

Miu cercò di dire qualcosa, ma ogni tentativo fu vano e senza aspettare che ci riuscisse, Giustizia superò entrambi, rivolgendosi a Taiki.

"Se pensavi che questa potesse essere la prova di Coraggio, ti risparmio la sentenza: il drago non accetterà mai uno come te."

Passato qualche eterno minuto, la luna tornò incerta a mostrarsi, specchiandosi nel liquido dell'amuleto al collo di Taiki, abbagliandolo con dei leggeri lampi smeraldini che gli fecero ritrovare la forza di reagire.

Senza lasciare la mano di Miu, le strinse anche quella dell'arto ferito, sollevando entrambe e cercando di incrociare i suoi occhi.

"Ehi, non so davvero cosa avrei fatto senza il tuo aiuto. Adesso andiamo, gli altri saranno in pensiero."

Lei annuì e i due, fianco a fianco, si avviarono lungo il sentiero, non prima di aver recuperato la spada dei Togashi.

Nessuno aveva voglia di fare conversazione: le parole di Heiko avevano assestato ferite più profonde delle lesioni dello scontro, ma il peggio era che apparivano fin troppo vere.

Raggiunta una piccola radura sentirono delle voci: si trattava di una ragazza e di un familiare monaco rasato, circondato da un'aura dorata. Miu velocizzò il passo e si gettò al collo della fanciulla, lasciandosi di nuovo sopraffare dalle lacrime.

Taiki, invece, con un sospiro di sollievo, si portò accanto a Eiji e gli consegnò la spada di famiglia.

"Credo che questa sia tua. Scusa, si è rovinata."

Eiji esaminò l'arma e la abbandonò sulla roccia.

"Forse per la prima volta, a dispetto delle leggende che lo vorrebbero protagonista, questo ferro vecchio è stato utile. Lo rimetterò al suo posto e se gli antenati vorranno punirmi dovranno venire a Zemlyan! L'importante è che siate interi."

Kana fece un'ultima carezza a Miu e insieme si avvicinarono per valutare le condizioni di Taiki che si alzò battendosi il petto.

"Nulla di grave. Grazie per essere venuti a salvarci."

"Abbiamo fatto solo ciò che dovevamo, sono contenta che stiate tutti bene", disse la Reggente.

"In realtà non proprio tutti...", cercò di spiegare Taiki che non voleva lasciare che la responsabilità di raccontare l'accaduto ricadesse su Miu.

"Lo so", lo interruppe Kana, stringendo a sé la sorella. "Lungo la strada per il tempio proveremo a lenire il dolore degli animi scottati. Ma dobbiamo andare, laggiù ci sono feriti a cui servono le mie cure."

Taiki si specchiò negli occhi gentili della Reggente e questo bastò a dargli sollievo.

"Scusate", alzò la mano Eiji. "Sono io a non capire: come avete fatto a distruggere il Dara?"

"È stato Heiko a salvarci e a proposito, Eiji... grazie", rispose Miu con la testa bassa.

"Ma che dici? Non ho fatto proprio niente. Allora Yumiko non c'è perché è con lui."

"È più complicato di così", rispose Taiki sbirciando l'amica che aveva sempre lo sguardo ai propri piedi.

Il monaco sembrò intuire che qualcosa non andasse e troncò il discorso.

"Su, muoviamoci a tornare. Non so voi, ma io sto congelando."

Taiki restò con lui qualche passo indietro e, a bassa voce, descrisse quanto accaduto dopo che l'altro era corso via. Le sorelle, in silenzio, li precedettero, con Kana che si prodigò per curare il braccio di Miu.

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now