capitolo 3 - la fine dell'inizio

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Sono nel panico totale, in parte perché mi è appena svenuto uno di fianco e in parte perché ho realizzato che in club di sesso in un istituto maschile, per di più sulle colline, quindi senza la minima traccia di una ragazza...può voler dire solo che sarà pure sesso gay. Con questo pensiero in mente sono totalmente sbiancato, o credo di essere sbiancato, perchè appena il professore di matematica entra in classe rivolge subito lo sguardo su di me e sul ragazzo a terra, chiedendo se qualcuno avesse voglia di accompagnarci in infermeria. Per fortuna è proprio Kai a offrirsi.
Con un po' di fatica portiamo il ragazzo svenuto tenendolo da braccia e gambe. Una volta appoggiato su un lettino mi siedo anch'io, guardo fisso negli occhi Kai e gli dico: "Kai, non so cosa fare. Siamo in un istituto maschile, quindi sarà sesso gay, no? Ma io sono etero, cioè non ho mai fatto particolari esperienze, ma non riesco a immaginarmi con un uomo!". Il povero Kai sta subendo tutti i miei scleri, ma almeno lui è lì con me. Dato che non risponde decido di continuare: "...ero pure riuscito a presentarmi decentemente, era partito tutto alla grande. Mi sembra la fine dell'inizio, di un inizio fantastico...apparte per l'incontro di 'sta mattina...e del ritardo che ho fatto già dal primo giorno...e anche dal fatto che credo di essermi messo le mutande al contrario per la fretta... VABBÈ IL PUNTO È CHE MI FARE UNA PESSIMA REPUTAZIONE SE GLI ALTRI SAPESSERO IN CHE CLUB SONO ENTRATO!". Appoggio i gomiti sulle ginocchia e la testa sulle mani, chiudendo gli occhi e cercando di non pensare a nulla...nemmeno alle mutande che stanno iniziando a darmi particolarmente fastidio.
Ci vuole un po' di tempo ancora, ma anche Kai poi si decide a parlare, dicendo: "S-scusa davvero, se ora t-ti trovi in questa situazione è s-solo colpa mia, non ti ho a-avvisato...". Come nelle scuse di 'sta mattina, anche in queste ha un'espressione del tutto mortificata, però a differenza di 'sta mattina non sta per piangere, sta già piangendo, anche se come al solito ha lo sguardo basso si vedono le lacrime cadere. "Kai, non è colpa tua, tu hai anche provato ad avvisarmi, quindi non preoccuparti. Però ho una domanda: tu come sai del club di fotografia? Anche tu sei nuovo qui". Ammetto che ho un po' paura della risposta a quella domanda, ma posso solo aspettare che Kai si prenda il suo solito tempo per rispondere. "A-anche mio fratello è venuto in questa s-scuola, lui era nel c-club di calcio, però sapeva d-del club di fotografia, quindi mi ha avvisato sapendo che a-anch'io sarei venuto qui". Annuisco con la testa per rispondere, non mi va più di parlare. Per un po' cala il silenzio, interrotto ogni tanto dai singhiozzi di Kai. Sentendolo ancora così disperato decido di abbracciarlo. Sento i suoi singhiozzi interrompersi e il suo battito accelerare e provo una strana sensazione, come se mi piacesse stare così vicino a lui. Poi per la prima volta sento Kai iniziare un discorso: "S-se stai meglio sarebbe meglio t-tornare in classe". "Sì, hai ragione".
Stiamo per alzarci, ma sentiamo una voce chiamarci. "ragazzi scusate, ma in classe stavate parlando del club di fotografia?"
Il ragazzo ha finalmente ripreso coscienza ed è seduto sul bordo del letto. Sapendo che Kai non risponderà, mi faccio avanti io. "Sì, ti sei iscritto anche tu? a quanto pare saremo compagni di torture..." cerco un po' di sdrammatizzare, ma non sembra funzionare, dato che rimane immobile visibilmente traumatizzato dalla sola idea. "Ehm comunque sono Haru" tento di presentarmi, ricevendo una risposta: "Piacere, io sono Toono". "Bene, Toono se non ti dispiace noi torniamo in classe, avvisiamo il professore che ti sei ripreso". L'unica risposta che riceviamo è un cenno con la testa.
Mentre scendiamo le scale ho fatto a Kai un'altra domanda: "...quando inizieranno le attività dei club?" e, tornando improvvisamente con la faccia di chi deve consegnare un telegramma di guerra, dice: "D-domani, per questo erano tirati con i t-tempi...". Non rispondo neanche, ho perso le speranze: domani incontrerò dei malati di sesso.

🍄Angolo smarrito🍄

esatto, questo è il nome del nostro angoletto. Smarrito perchè ha smarrito un nome e quindi ha smarrito sè stesso, ragione stupida e filosofica allo stesso tempo :). E nulla, mi sto divertendo a scrivere questa storia, spero che stia piacendo anche a voi :D

MAMMA, AIUTO! YURI MI VUOLE! - yarichin bitch club - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora