II

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La sera della festa era arrivata e t/n proprio non se la sentiva di andarci. Aveva paura per lei e per la sua amica.

"Non lo so Rachel, e se mi capitasse qualcosa? E se ti capitasse. Non potrei sopportarlo." disse mentre si metteva gli orecchini scelti dalla sua migliore amica, ovviamente.
"T/N, stai tranquilla, Eddie starà con me per tutta la serata. Se vuoi puoi stare con noi." rispose mentre si sistemava l'abito.
"Non lo so, ci penserò. Sono solo un po' spaventata"
Rachel si avvicinò alla sua amica, cercando di sistemarle i capelli, continuando la conversazione.
"T/N, non ti preoccupare. Io starò sempre nello stesso punto con Eddie, se necessario, chiamami, ok? Fidati di me."

Qualcosa scattò nella mente di t/n. Si fidava della sua migliore amica, non c'era bisogno di ribadirlo. No? Forse non era una necessità di ribadirlo ma un'affermazione. Si poteva fidare di lei e glielo aveva ricordato. O forse era la paura che non ci fosse la fiducia nel loro rapporto.

"Sì...Sì mi fido."

Una pausa, uno sguardo altrove e troppo tempo per rispondere. Rachel aveva deciso di suonare il campanello di allarme.

"Ti fidi veramente?"
"Certo!" voleva dire un'altra parola forse, o forse no. Guardava altrove, fuori dalla finestra. "Siamo migliori amiche, mi fido ciecamente di te" disse, ricalcando la quantità di fiducia che riponeva in lei.

Era la fine di Settembre, la notte era appena nata e c'era un equilibrio tra la luce e il buio. Il posto della festa era la casa di un alunno di terza: un ricco, uno di quei figli di papà di cui t/n e Rachel avevano fatto delle supposizioni.

"Sarà il solito viziato!"
"Magari é carino"
"Girano brutte voci"
"Anche su di noi giravano brutte voci e guarda come siamo fighe!"

Scappò una risata a entrambe. I tacchi facevano un rumore aggraziato e descrivevano la notte. La loro conversazione andava dai loro compagni di classe a quanto Rachel stesse odiando t/n per averla obbligata a mettere i tacchi.

Raggiunsero il posto: era spettacolare! Una villa, con tanto di piscina.

É incredibilmente enorme. Chissà di chi é.
Pensò subito t/n.

"Credo di voler tornare a casa" Rachel stava per girarsi e cercare di correre, anche se con i tacchi era un'impresa un po' improbabile.
"Oh no, non ci provare!" La prese per il braccio destro. "Tu hai insistito per arrivare fino a qui e adesso varchiamo la soglia e ci divertiamo"

Gli occhi c/o sembrano essere decisi e determinati ma dentro di lei t/n sentiva che aveva paura di cominciare il nuovo capitolo.

Mano nella mano come fossero bambine che vanno al parcogiochi entrarono nella casa e cercarono di intravedere qualcuno di loro conoscenza. Non riuscirono a trovare nessuno.

"Non mi dire che Eddie ti ha dato buca!"
"Non credo, forse é solo in ritardo o in un posto che non vedo"

Continuarono a spingere nella folla. Rachel faceva difficoltà per via della sua statura e della sua struttura, ma t/n non si faceva spaventare e tentava in tutti i modi di farsi spazio tra ragazzi ubriachi, ragazze che cercavano di sedurre qualche sconosciuto per una scopata e chi più ne ha più ne metta.

Alla fine riuscirono a scorgere una testa dai mossi capelli color carota.

'Ciao Rachel, ciao t/n!" rivolse a entrambe un sorriso che Rachel percepí come sincero e accogliente, mentre t/n proprio non riusciva a farselo piacere.

Eddie era vestito con un semplice smoking. Non voleva farsi riconoscere, ma allo stesso tempo voleva fare colpo sulla ragazza.

T/N aveva cercato di resistere, ma alla fine tutte quelle parole dolci e battutine varie non facevano per lei, così con una scusa si allontanò e andò a cercare da bere.

ShadowTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang