Capitolo 1 : Il cercatore

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In una giornata quasi al tramonto,in una città così ad ovest in cui sembra di non essere più negli Stati Uniti, un uomo arriva in questa città cercando qualcosa un qualcuno.
Ecco questo è il posto dove è passato lui
*cavalcando dentro la città si ferma davanti a un saloon*
Bene andiamo a chiedere delle indicazioni.

Entra nel saloon, il saloon è pieno di persone oltre ai rumori delle persone che parlano e bevono si sente di sottofondo la musica di un piano, appena dentro quasi tutti si girano a guardarlo per poi subito riprendere quello che stavano facendo, si dirige al bancone.

appena si siede al bancone il barista gli va in contro, "Salve buon uomo lei non è di qui non è vero, che cosa la porta qui in una città cosi remota, se è qui per l'oro è venuto nel posto sbagliato, qui per mia tristezza di oro non c'è ne è neanche l'ombra". "No non sono qui per l'oro sono qui perché devo fare qualche domanda, magari lei può aiutarmi". "doveva venire fino a qui per qualche domanda", Il barista si mette a ridere, l'uomo al bancone prende una foto dalla tasca e la butta sul bancone, "che cosa dovrebbe significarmi questa foto, ci sta un uomo un po' grasso e quindi ti ha rubato da mangiare ahaha", "è passato in queste città, lei deve dirmi cosa ha fatto qui, se era da solo, quanto è restato e dove è andato"."nel mentre che rispondi portami anche un whisky". "fermo li straniero" *un uomo al bancone si alza e gli punta contro una pistola, l'uomo prova ad alzarsi* "non provare a muoverti o sei morto" * tre uomini ad un tavolo vicino si alzano e gli puntano contro la pistola* "visto che stai per muorire risponderò a le tue domade, si è passato di qui, non era da solo minimo venti persone stavano con lui e restato un solo un giorno, visto che stai per muorire a te non ti può interessare dove è andato, ah è se vuoi sapere cosa ha fatto qui a pagato me e i miei compagni per ammazzare chiunque chieda di lui, noi ci aspettavamo un cacciatore di taglie un gran combattente non un idiota come te, ti sei fatto scoprire subito ahahah, voglio sapere il tuo nome uomo morto", "il mio nome è Arthur" . "bene Arthur hai una ultima richiesta "
"in verità si "

"quale sarebbe "

"quale il tuo nome "

"vuoi sapere il nome dell uomo che ti uccidera bene mi chiamo Finn "

"hai una madre una moglie o dei figli Finn"

"mia madre è morta e non ho nessuna moglie o figli troppe rotture". "va be allora farò un favore soltanto a me stesso e al mondo nel ucciderti."

"ahah aspe cosa "

Arthur si lancia da dove era seduto verso un tavolo, nel mentre che è in volo estrae la pistola e spara a Finn prendendolo al petto, atterrato sul tavolo si gira e spara ai compagni di Finn ne prende uno sul ginocchio facendolo cadere a terra facendoli perdere la pistola dalla mano, uno in testa e l'altro in gola quello con la ferita al ginocchio prova a strisciare verso la pistola ma Arthur gli punta la pistola addosso e gli dice "appena arrivi da Finn al inferno digli che è stato molto maleducato", l'uomo con la ferita prova a prendere la pistola urlando "maledetto stranierooo"e Arthur gli spara in testa.

poi con tutte le persone che lo guardano si risiede al bancone e dice al barista, "dove eravamo rimasti ah si stavi per dirmi dove è andato questo uomo e portarmi un whisky."

angolo scrittore

salve gente questa storia e una specie di remake di una mia vecchia storia che ho deciso di riscrivere perché credo di essere migliorato nello scrivere. chiedo scusa per errori di gramatica, punteggiatura, battitura di accenti e di qualsiasi altro errore come me. ci vediamo al prossimo capitolo.

il libro delle spie del ovestDonde viven las historias. Descúbrelo ahora