Capitolo 4

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La luce flebile del sole entrava dalla finestra illuminando il mio viso svegliandomi. Odiavo svegliarmi in questo modo, ma non oggi perché potevo ammirare un magnifico panorama: Maxxie che dormiva. Era troppo bello; potevo stare lì a fissarlo per tutto il giorno. Gli accarezzai i suoi, perfetti, lineamenti del viso con il mio dito. E intanto mille pensieri negativi mi girarono nella mente. Come può stare con uno come me? Come può aver fatto l'amore con me? Non sono  per niente bello o almeno non alla sua altezza. Prima o poi si stancherà di me. Mi stiracchiai e nel frattempo non mi accorsi che Maxxie si era svegliato e mi fissava con un sorriso sulle labbra. "Buongiorno koala" cacciai subito via quei pensieri e risposi:"koala?" Non capivo. Perché proprio koala?"basta vedere sotto le coperte." Alzai subito le lenzuola e vidi che le mie gambe erano aggrovigliare ai sui fianchi. Lo guardai e divenni tutto rosso mentre lui si faceva una bella risata. Cercai di dire uno "scusa " ma mi sollevò e mi mise su di sé. Se non era che indossavamo i boxer, eravamo nudi uno sopra l'altro. Mi diede un bacio casto sulle labbra poi andò a darmi piccoli baci sul collo ed infine cominciò a leccarmi, con la sua lingua, le labbra senza baciarmi. Mi stava stuzzicando, sapeva quanto mi piaceva baciarlo ma, a questo gioco si poteva giocare in due. Scesi e cominciai a leccare la sua scia di peli, sul petto, fin ad arrivare al suo pene eretto che sbucava dai boxer. Gli leccai la cappella e l'asta, stava fremendo dall'eccitazione e con una sua mano sulla mia testa, mi diceva di metterlo in bocca, ma non lo feci. Mi alzai di scatto scendendo dal letto guardandolo con un sogghigno; aveva ancora la sua erezione che pulsava dall'eccitazione. Dal suo sguardo, che mi squadrava con attenzione, accettò la sfida. "Ti va di fare una doccia?" gli dissi con sguardo più seducente possibile. Lui annui e mi seguii nel bagno. Aprii la cabina della doccia, aprii il rubinetto dell'acqua calda e mi tolsi i boxer entrandoci dentro, seguito da Maxxie. L'acqua cominciò  scivolarmi sulla pelle mentre Maxxie, da dietro, prese una spugna, ci mise un po di bagno schiuma e me lo passò per tutto il corpo. Sentivo la sua grossa erezione sul mio sedere ed ero contento al solo pensiero che ero io a fargli quell'effetto. Non resistevo più a quella sensazione, lo volevo. Ora! Mi girai di scatto e lo baciai. Adoravo le sue labbra morbide e piccole, più lo baciavo e più ne volevo ancora. Mi prese le braccia portandole in altro, senza mai staccarsi dalle mie labbra, e mi sbattè contro il muro con gesto feroce. Mi infilò un dito nel sedere e lo mosse all'interno facendomi gemere.  Chiuse il rubinetto dell'acqua, mi tirò fuori, mi mise l'accappatoio e mi prese in braccio. Mi portò in camera buttandomi nel letto, prese un preservativo e se lo mise. Mi tirò a cavalcioni su di se ed esitante mi misi comodo su di lui. Chiuse gli occhi e sollevò il bacino per venirmi incontro riempiendomi.  E' così bello farlo; lasciarmi possedere da lui. Mi afferrò i fianchi e mi appoggiai alle sue braccia. Si spinse ancora con più forza in me facendomi gridare. Misi la testa all'indietro e mi mossi in perfetta sintonia con le sue spinte. "Oh, Mirko" gridò  mentre raggiunse l'orgasmo, tenendomi stretto e lasciandosi  andare. Eravamo, sul letto, sfiniti. Stavolta, anche se  un po indolenzito, riuscii ad alzarmi. Ci vestimmo dandoci occhiate un po imbarazzanti. Quanto finimmo di vestirci mi spinse a sé  e mi diede un altro bacio casto seguito da un "Ti amo". Sussultai al sentire quelle parole che avevo sempre sognato che qualcuno mi dicesse. "Ora e meglio che vada, koala" disse dandomi un ultimo bacio, prima di accompagnarlo alla porta ed andarsene. Tornai in camera a vedere se c'era qualche messaggio sul cellulare visto che non lo controllavo da ieri pomeriggio. All'inizio non riuscii a trovarlo, ma poi lo trovai sotto il letto. Era anche scarico così lo misi a caricare e lo accesi. Trovai solo venticinque messaggi da parte di Charlotte. Pensandoci, lei non sapeva niente di tutto questo. Gli scrissi un messaggio dove le dissi di andare da qualche parte pomeriggio perchè dovevo raccontargli delle cose. Rispose con un semplice "si". Alle cinque ci incontrammo al parco, al solo pensiero che ieri era qua che dovevamo venire io e Maxxie, mi venne da ridere. Io e Charlotte ci sedemmo su una panchina e, un po imbarazzato gli dissi tutto. "Quindi...tu e... Maxxie... lo avete fatto. Due volte!" Non so se era più sconvolta o felice. "Quindi... sei felice per me?"                 "Ovvio Mirko" mi abbraccio cosi forte che non riuscivo a respirare."Quindi ora siete una coppia? State insieme?" pensandoci non abbiamo mai parlato di questo ma..."Credo proprio di si" fece uno di quei gridi da femminuccia eccitata e poi disse: "Dobbiamo festeggiare, vieni andiamo a prendere un gelato al chiosco." Mentre lo mangiavamo facemmo un giro per tutto il parco ed è lì che su una panchina, sotto degli alberi di ciliegio, c'erano Maxxie ed una ragazza bionda che si baciavano. Senza accorgermene feci cadere il gelato a terra e cominciai a correre verso casa. L'ultima cosa che sentì erano le parole di Charlotte  che gridavano il mio nome...

Un'estate indimenticabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora