why is the sky blue?

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il giovane jeon si mise immediatamente a proprio agio sotto lo sguardo del coetaneo che lo fissava palesemente da dietro le lenti degli occhiali.

-jeon-

jeongguk lo colse come un saluto, mentre versava il vino rosso nei due calici.

-buongiorno, taehyung; jeongguk andrà bene- jeongguk quasi riuscì a sentirlo roteare gli occhi.
-finalmente abbiamo tempo per scambiare due chiacchiere- continuò divertito il più piccolo, con un sentore positivo riguardo quel loro incontro.

sentì lo sguardo di taehyung bruciargli sulla pelle, ma non si diede per vinto, per cui ricambiò con la stessa moneta, ma sapeva che all'altro non sembrava dispiacere affatto.

-bel...piercing- osservò poco dopo con un tono quasi soddisfatto, sorseggiando il vino che il giovane jeon gli aveva versato.

jeongguk abbassò lo sguardo verso l'anellino che spiccava sul suo ombelico, poi sollevò lo sguardo nuovamente.

-bel tatuaggio- rispose, riuscendo a decifrare solo ora che si trattasse di un fiore di loto.
-come mai il fiore di loto?- chiese infatti.

-significa purezza-

jeongguk quasi sputò il vino a quella rivelazione.
-pensi che ti si addica?-

l'altro sbuffò.
-cosa c'è, ti diverti a prenderti gioco di me, jeon?- jeongguk sussultò, onestamente.
-pensi che solo perché mi piaccia spassarmela io sia una puttana qualsiasi e che dunque non possa farmi un cazzo di tatuaggio con un cazzo di fiore qualsiasi?-

il minore non capì se lo stesse accusando giusto per passare come la vittima o se intendesse sul serio ciò che diceva, ma in ogni caso, dio, non avrebbe mai e poi mai dato a nessuno della puttana, né tantomeno ad uno come kim taehyung.
-taehyung non penso neanche una delle cose che hai detto--

-guarda che ti vedo mentre mi guardi e ridi e-e ti prendi gioco di me-

il minore stette per aprire la bocca quando la richiuse immediatamente in un ghigno che a taehyung proprio non piaceva.
-quindi fai solo finta di ignorarmi- ed il silenzio che ne seguì, poté solo confermare quella sua intuizione.
-allora forse ti interessa anche solo un poco pochino di me, carotina? non sei bravo a nascondere il tuo interesse, taehyungie- sorrise dunque beffardo, avvicinandosi pericolosamente a lui e posando il calice a bordo piscina giusto perché potesse rimuovere gli occhiali da sole al maggiore.

-cosa diavolo è "carotina"?! e cosa ti fa pensare c-che io- i-io...quindi non solo tu pensi che io sia una puttana, ma anche uno stronzo menefreghista! tu sei pazzo, jeongguk- rispose, voltando lo sguardo altrove e sentendosi improvvisamente minuscolo sotto lo sguardo del giovane jeon, la cui mano si posò sulla sua spalla, spingendolo a voltarsi nuovamente verso di lui.

-io non penso che tu sia una puttana, taehyung. ho la sensazione che qualcun altro ti abbia inculcato questa idea, e non si chi sia ma non associarmi assolutamente con questa persona perché non sono il tipo da giudicarti in questo modo senza neanche rivolgerti mai la parola-

-allora perché non mi hai neanche rivolto la parola la prima volta che mi hai visto?- rispose a tono il rosso, un'improvvisa sicurezza traspariva dalla sua voce.

quel tipo era fottutamente strano, pensò jeongguk, curioso di conoscere a fondo quella sua singolarità.

il più piccolo incrociò le braccia al petto, separandosi dal rosso.
-inizialmente, a mia discolpa, sono molto timido. e poi, caro taehyungie, il tuo comportamento da stronzo menefreghista, come dici tu, per quanto tu non possa esserlo realmente, non aiuta; pensavo tu mi odiassi-

e be', taehyung non poteva far altro che accettare le sue colpe: lo aveva praticamente colto in flagrante, per cui non rispose neanche.

-penso ti interesserebbe sapere che vorrei scoprire cosa c'è oltre lo stronzo menefreghista e che ti reputo una delle persone più intriganti che io abbia mai conosciuto, altro che una puttana. insomma, queste cene a scopo commerciale pullulano di persone noiose e banali, avrei voluto meritarmi la tua attenzione fin dall'inizio, taehyung- jeongguk capì di averlo conquistato quando un sorrisino molto ben celato si insinuò sulle sue labbra.

-non sono ancora convinto- rispose, facendogli alzare gli occhi al cielo divertito.

-sei molto affascinante, carotina, e so cosa vuoi sentirti dire, per cui ti accontenterò: mi piaci molto- ammise poi.

allora taehyung agganciò il dito alla collana di perle che portava al collo e lo avvicinò notevolmente a sé, sorprendendolo ma non troppo.
-c'è per caso un'altra cosa che vorresti chiedermi?-

jeongguk finse un ennesimo sospiro annoiato, ma quel sorriso che proprio non voleva scollarsi dalle sue labbra lo palesava davanti agli occhi del rosso.
-ti andrebbe di venire ad un appuntamento con me?-

si guardò in giro ed annuì un paio di volte, come se fosse in attesa di un prosieguo.

questo ragazzo sarà la mia morte, pensò jeongguk, mentre si accingeva a dare la risposta che l'altro si aspettava di sentire.
-ristorante italiano. in costiera. musica dal vivo-

e finalmente lo vide vacillare.
-può andare, jeon-

book for taekook ;; oneshotsWhere stories live. Discover now