capitolo 17

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Durante il tragitto verso il comune, Al ne approfitta per insegnare a Santino a parlare.
Al: <<Questa lettera si pronuncia “A”, non “Stataclunch”.>>
Elena: <<Ma sei serio? Così non imparerà mai.>>
Al: <<Sta a sentire. Santino, parla.>>
Santino: <<A volte – dorme – più – lo – sveglio – che…>>
Al: <<Ce la puoi fare.>>
Santino: <<Che – il – dormiente.>>
Al: <<Visto?>>
Elena: <<Apprezzo il fatto che sta imparando a parlare, ma quello che mi preoccupa sono le frasi che gli insegni.>>
Al: <<Frasi d’altri tempi, vecchi poeti.>>
Santino: <<Checco è talmente brutto che se fa un incidente si aggiusta un po’.>>
Al: <<Ti ho detto che questa frase non devi dirla!>>
Checco: <<Prova a dirmelo in faccia, Al.>>
Al: <<Chissà cos’avrà sentito, ha sicuramente capito male. Voleva dire che sei…>>
Santino: <<Dovrebbero portare Checco dagli scienziati, è l’anello mancante tra uomo e scimmia.>>
Al: <<Starà parlando di un altro Checco…>>
Santino: <<Di solito si dice “scusate le spalle”, Checco Poretti dovrebbe dire “scusate la faccia”.>>
Al: <<Starà parlando di un altro Checco Poretti…>>
Santino: <<L’anno scorso ho messo una foto di Checco Poretti, il mio professore, sul camino, così mio cugino di quattro anni non si avvicinava al fuoco.>>
Al: <<E’ sicuramente un altro professore di nome Checco Poretti…>>
Santino: <<Se l’intelligenza è come una pioggia caduta dal cielo, perché Checco Poretti, il mio professore di meccanica, ha dovuto aprire l’ombrello?>>
Al: <<Non ti puoi stare zitto?>>
Checco: <<Pretendo delle scuse.>>
Al: <<Non ti ha chiesto scusa Madre Natura e devo chiederti scusa io?>>
Checco: <<Cos’hai contro di me?>>
Al: <<Niente, si fa per scherzare.>>
John: <<Dopo lo scherzo che ti ha fatto Madre Natura, dovresti esserci abituato, Checco.>>
Elena: <<Ma no, Checco sei bellissimo.>>
Checco: <<Grazie, zucchero filato.>>
Elena: <<Prego, pasta zuccherata.>>


I futuri sposiWhere stories live. Discover now